I nostri Occhi Che si Incontrano

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È dall'inizio della puntata che lo cerco con lo sguardo, che lo osservo in ogni suo piccolo movimento in ogni suo atteggiamento con sabrina, si sono accorti di me lo so, lo sento.
Ecco, sabrina fa riferimento a me.. È il mio momento devo essere in grado di colpirlo, "ciao sono Alessandro ci siamo già visti prima su witty volevo chiederti un paio di cose per capire che tipo di uomo ti piace chi cerchi?" mi osserva mi scruta ma non parla. Eccolo dopo qualche titubanza dice quello che speravo di sentir dire: "ciao Alessandro, cerco un uomo sicuro di se che sa quello che vuole e sa come ottenerlo".
La puntata è finita ma io non riesco a smettere di pensare al fatto che questo ragazzo mi intriga molto ho voglia di conoscerlo, di scoprirlo.
lo ammetto sono un po' titubante sul fatto  che è piccolino ha 22 anni  io 28 è vero non cambia molto ma essendo io abituato a stare con persone molto più grandi di me questa cosa mi spaventa.
Vediamo, vediamo cosa accadrà non so neppure se alla fine deciderà di portarmi in esterna con lui ma se così fosse ho già una mezza idea di dove portarlo e di come colpirlo.
Voglio farmi conoscere per quello che sono senza nascondermi.

Mi suona il telefono guardo e vedo il numero della redazione, non so cosa aspettarmi ho l'ansia ora so che tutto sta per diventare più reale.
"Pronto", "Alessandro, alex ha deciso di voler portarti in esterna ma non ci ha dato indicazioni su cosa voler fare quindi tocca a te decidere".
"Ok va bene mi basta una palestra e ditegli di portare un cambio".

Eccomi pronto per la nostra prima esterna sono qui che lo aspetto seduto in questa palestra con l'ansia che comincia a farsi sentire.
Eccolo, "ciao dato che io faccio cros fit  oggi ci divertiamo un pochino così", lo vedo teso e molto intimidito da me speriamo si sciolga un pochino.
Tra una risata e l'altra facciamo un po' di esercizi e quando arriviamo  al cubo lo vedo in difficoltà, allora allungo la mia mano per aiutarlo a saltare, quando le nostre mani si sfiorano sento l'adrenalina salire, e non posso far altro che osservare quelle mani che lui tanto odia ma che io trovo assolutamente adorabili.

Decidiamo di sederci e raccontarci un po' di noi dopotutto siamo qui per questo, non so il come ma, ad un certo punto mi domanda di mia mamma e nonostante lo conosco da poche ore mi viene spontaneo parlargliene "non c'è l'ho la mamma l'ho persa quando avevo 21 anni e il mio cruccio più grande è non sapere cosa lei potesse pensare del fatto che io sia gay e che consigli mi avrebbe dato".
Un ora è volata in frettissima ma sono stato molto bene con lui, lo saluto con due baci sulla guancia e con quel nomignolo che tanto gli si addice "ciao topino alla prossima".

Ora, qui nella mia stanza di  hotel non faccio altro che pensare al fatto che non immaginavo di poter star così bene con una persona che praticamente non conosco e che già non vedo l ora di rivederlo.

Spero che vi possa piacere, io mi sto divertendo molto a scrivere immaginando cosa possa aver provato lui. Fatemi sapere cosa ne pensate

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