I Sogni che diventano realtà, forse...

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Quando ti immagini una cosa e poi questa non si avvera, ti senti come un bambino a cui hanno rubato il gioco preferito,  ed è così che io mi sento ora, dopo aver capito che, lui non verrà qui da me per capire .. per chiarire.
Dentro di me credevo anzi, ne ero quasi certo che lui sarebbe sceso da me a Ischia dopo il mio bigliettino freddo,  distaccato ma,  purtroppo per me, come molto spesso con lui mi sono illuso, un illusione solo mia. Avevo percezioni positive ma ultimamente, tutto va diversamente da quello che penso e spero.
Eccomi arrivato a Roma, sto nero ... "Alessandro come stai?oggi entrerai dopo, prima facciamo vedere l'altra esterna e poi dopo entri tu."
È Chiara della redazione che mi parla,  "si va bene tranquilla, se fosse per me non entrerei neppure ma, non posso comportarmi da coglione quindi tranquilla entrerò".
Da dietro le quinte vedo l'esterna tra loro e, l'atmosfera che si è creata è molto bella ma, non è l'esterna in se a farmi male ma il modo in cui Alex la riguarda.
I suoi occhi,  i suoi occhi che guardano Claudio in quel modo, il modo in cui fino ad ora lui ha sempre e solo  guardato me.
Quei momenti solo nostri, quegli sguardi, li sta condividendo con lui, e percepire che, se non ci fosse stato  quel nastro  a dividerli lui lo avrebbe  baciato lui che, fino ad ora dai miei baci è sempre fuggito mi fa capire che, forse ormai la sua scelta l'ha fatta e non sono io, vorrei andarmene  via ora ma, ormai  è troppo tardi.
"Toc toc" , "Alex, Alessandro ha deciso di non venire in esterna" , stanno facendo vedere il momento in cui Alex riceve il mio rifiuto all'esterna, mamma che faccia incazzata.
"Sono deluso capisco che possa esserci rimasto male ma, addirittura non presentarsi, così facendo sconferma tutto quello che dice, dice che ci tiene a me, che sente che noi due siamo fatti per stare insieme e poi che fa non si presenta?sono deluso veramente troppo deluso" .
Si gira e chiude la porta, niente lacrime, sembra più ferito nell'orgoglio per un rifiuto, che dispiaciuto del fatto che io non mi sia  presentato.
Il fatto che, poi non abbia fatto nulla per capire, non mi abbia cercato, e che sia stato così bene con Claudio mi porta a una  sola conclusione. .. forse con questo mio atteggiamento l'ho portato tra le sue braccia e questo non posso perdonarmelo...
"Alessandro",Maria mi chiama,  entro saluto Alex solo per correttezza con un bacio fugace, sono nero e purtroppo quando sto incavolato si vede,si nota non so fingere .
"Che dici ?"è scontato che ora Maria voglia parlare con me, "scocciato, deluso Maria, ho passato una settimana d'inferno, perché settimana scorsa in puntata ho sbottato ma dopo tutto quello che ho fatto per lui,  vederlo avvicinarsi a lui vederli di nuovo complici mi ha destabilizzato". "Per me era arrivata una sorta di fine , dopo aver conosciuto la mamma io immaginavo un finale diverso , io già pensavo alle sedie rosse, io e lui è invece beh lo sappiamo tutti no?".
"Io la scorsa puntata sono uscito e lui manco mi ha calcolato , se era Claudio lo aveva già rincorso ma con me non lo fa per paura della sua reazione,  io gli ho dato troppe certezze e ho sbagliato , non ha portato a nulla anzi lo ha allontanato da me".
"Per me, possiamo anche solo semplicemente vederci in puntata e basta sono stufo.. tu a me mi hai capito quindi altro non serve, pensa, deciditi e io ti aspetto qui".
Credo che,le mie parole un pochino lo abbiamo smosso, mi fa male vederlo piangere però ormai, non saprei cosa dire, e come  comportarmi.
Sono stronzo lo so ma, se voglio mettere la parola fine a tutto questo nel benne o nel male,  con o senza di lui devo tirare la corda, metterlo alle strette e così farò....
"Sandro Sandro"ma io questa voce la conosco, no non è possibile, allora il non essermi presentato per la seconda volta ha funzionato è qui,  finalmente è qui con me, per me.
Mi affaccio, "scendi?"lui mi dice col nasino all'insù, "no mo stai li e aspetti" , sono talmente fermo sulle  mie intenzioni che, dopo neppure due secondi  già sto correndo giù per le  scale, "ma guarda te cosa mi tocca fare" mentre scendo sento Alex dire sta cosa a si?se non fosse perché mi è mancato come l' aria gli tirerei un pugno su quel bel musetto.
Ci incamminiamo,  "cosa ci fai qua?"che domanda idiota ma oramai quando sto con lui non ragiono più..
"Mi mancavi, è due settimane che non ti vedo" , poi semplicemente come fosse la cosa più logica e naturale del mondo mi prende per mano e, un brivido mi invade tutto il corpo,  dio mio quanto mi è mancato in queste settimane. 
Mi sembra di essere solamente ora tornato a respirare dopo giorni infernali in apnea.
"Qual'è il motivo principale per cui sei qui?"silenzio un silenzio che fa troppo rumore e poi... La sua risposta.." tu e .. io".
Per me è come se le ore, i minuti si fossero fermati in questo momento, le sue parole,  per me significano solo  ed esclusivamente una cosa <noi> e mi abbraccia, e in quell'abbraccio risento tutto coi che ho provato a Verona, il mio amore per lui e la sua voglia di me , di noi.
Camminiamo un po' per il centro e,  poi andiamo a sederci sugli scogli con il rumore del mare in sottofondo niente di più romantico che, il rumore delle onde che si infrangono.
Lui mi chiede "a cosa hai pensato sta settimana?".
"Te lo dico,  sono rimasto un po' deluso, non posso far altro che aspettare e sperare, a volte credo di aver fatto troppo , di averti sempre giustificato e quindi forse a causa di questo ho rischiato di diventare per te un po' scontato". "Questo mio comportamento è dettato dal fatto che, io ho una paura fottuta del rifiuto e quindi  trovavo nel mio modo di giustificarti  sempre,  forse un appiglio per non crollare io,  per non cedere e arrendermi" .
Mi sento nudo , privato di quella corazza che da troppo tempo mi porto appresso ..  lui mi sta mettendo in difficoltà,  mi sta leggendo dentro con foga, desiderio come quando si vuole arrivare alla fine di un libro saltando la storia per sapere il finale.
Lui vuole sapere tutto di me, e io non posso far altro che concederglielo perché,  ormai lui è un pezzetto di me.
"Menomale che ti sei aperto con me, perché così mi dai modo di capire un po' di più chi sei, come sei, senza   farmi vedere solo la parte bella ma anche quella più fragile, più dolce." Non so che dire e, decido  di essere sincero.
"Così mi metti in difficoltà"perché si lui mi legge dentro mi deruba di tutta la forza, la determinazione che,  di solito mi appartiene con lui  a volte mi sento un piccolo gattino indifeso, bisognoso di cure e amore, si tanto, troppo amore.
Per smorzare la tensione che ormai si è creata ci spostiamo sotto un gazebo a guardare il tramonto....
Qualche tempo fa ho scritto per lui una cosa, semplice, banale che però per me significa tutto , significa l'inizio di quello che provo con lui e la speranza di un finale felice.
Non ho mai avuto il coraggio di darglielo e lo custodisco nel posto più giusto li vicino al mio cuore.
"Ho una cosa per te" mi guarda e abbassa lo sguardo e mi dice in semplice e flebile "si?" Più un  sussurro che una domanda.
Gli porgo la catenina che porto al collo e quando legge il mio <aspettavo te> i nostri occhi diventano un tutt'uno e tutto si ferma.
Mi abbraccia, quasi mi stritola, i suoi occhi sono colmi di lacrime ma in quelle lacrime per la prima volta vedo solo gioia, felicità e desiderio.. si lo  sento, percepisco che mi desidera tanto quanto io desidero lui e allora questa volta non accetto un rifiuto e,  con forza,una forza quasi bruta lo tiro verso di  me e lo bacio.
All'inizio è un bacio dolce, delicato ma, forte come una bomba poi, piano piano mi faccio forza e, mi spingo oltre, cerco di farmi spazio in lui con la mia lingua per assaporarlo, con titubanza,  remore ma, quando lui cede e le nostre lingue si incontrano io mi perdo.
Non posso  staccarmi da lui, le nostre bocche, le nostre lingue sembrano state create per unirsi per essere un tutt'uno e io mi sento morire ma di una morte felice.
Mi sento in paradiso, un paradiso fatto solo di me,  lui e il nostro amore perché lo sento sento che lui per me  prova qualcosa di forte, il suo corpo me lo sta urlando.
Non so quanto il nostro bacio sia durato forse minuti o ore ma, per me è stato eterno e indimenticabile.. è stato il bacio più bello e sentito della mia vita.
Quando ci stacchiamo io non posso far altro che appoggiarmi in quel posto che per me è casa, il mio porto sicuro il suo abbraccio e sentire finalmente il suo cuore battere fortissimo per me solo per me.

Questo capitolo è per me speciale , alla fine avevo le lacrime agli occhi spero di suscitare lo stesso in voi.

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