Ero sicuro di quel che stavamo facendo, ero così felice.
Stavamo guardando un horror seduti sul divano, eravamo talmente vicini che potevo sentire il suo respiro, ero cotto a puntino.
Sobbalzò a causa di una scena che evidentemente lo aveva spaventato e si aggrappò al mio braccio, stringeva forte, era la mia occasione per fargli capire che con me poteva sentirsi al sicuro, così lo strinsi forte contro il mio petto e nel contempo accarezzavo i suoi ricci che tanto mi mandavano fuori di testa.
Bollevo.
W:< Jaeden>
J:< si?>
W:< non lasciarmi andare>
non afferai cosa volesse dirmi, ma non avevo la minima intenzione di lasciarmelo scappare.
Avvicinai ancora di più il mio corpo al suo. Io non volevo perderlo.
Prima che il film finisse si era addormentato sulla mia spalla, era la sensazione più bella del mondo, non avrei potuto spostarmi. Così rimasi in quel modo, in quella posizione, tutta la notte, tutta la notte per non disturbare il sonno del mio amico.
Eravamo ancora amici?
Cosa eravamo esattamente?
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Mi svegliai da solo sul divano, pensai di aver sognato tutto e la cosa mi rattristì.
Avevo fame, così mi diressi verso la cucina ancora un po' stravolto.
W:< ah ti sei svegliato bell'addormentato!>
Non era stato un sogno.
J:< B-buongiorno>
W:< Ti ho preparato i pancakes>
J:< non dovevi> dissi strofinandomi l'occhio e sorridendogli.
W:< e tu non dovevi farmi questo> si avvicinò a me
J:< c-cosa?>
W:< Mi hai sorriso, appena sveglio, con i capelli scompigliati e gli occhi dolci, mi fai impazzire>
J:< tu lo fai sempre>
si stava avvicinando sempre di più e io avevo unpiccolo problemino nei pantaloni. Ormai mi aspettavo un bacio, ma proprio sul più bello si voltò e tornò a cucinare.
J:< Cazzo>
W:< mangia, tra un po' arrivano le uova>
J:< certo mamma>
Abbiamo fatto colazione insieme e riso tutto il tempo. Mentre parlava non riuscivo a togliergli gli occhi di dosso, quelle labbra, quanto avrei voluto baciarle ancora.
