13. La piccola crisi di Andrea

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L'ospedale del paese non era il massimo. Le sale d'attesa erano piene mentre le sale da visita erano poche e occupate per vario tempo, il ciò però non mi sorprendeva dato che non eravamo in posti molto abitati.
Mia madre era molto anzi troppo agitata:
"Calmati sto bene" gli dico prendendogli di mano il caffè preso dalle macchinette affianco:
"Lo spero tesoro" rivolge uno sguardo ad Andrea che stava a testa bassa nell'ultima sedia in fondo alla saletta:
"Non te la prendere con lui. Non l'ha fatto apposta"
"Sarà pure come dici tu ma si beccherà comunque una sgridata da sua madre non appena torneremo" la sgridata l'avrebbe presa comunque dato che non aveva chiamato casa neanche una volta. Il fatto che mi preoccupava era che mia madre spiegasse "l'accaduto" ai genitori di Andrea, esagera sempre:
"Ci muoviamo!?" Urla ad un certo punto:
"Mamma fai silenzio" gli indico il cartello del Be Quiet:
"Che disorganizzazione!" Si alza in piedi, raccoglie la borsa e mi prende per un braccio:
"Andiamo"
"Dove?"
"A Milano"
"Hai voglia di fare shopping proprio ora?" Domanda papà ridendo:
"A Milano c'è il miglior dottore in questo ambito quindi dobbiamo andare"
"E quanto ci costerà? " Domanda papà:
"Non molto. Niente è mai troppo per il mio piccolino" mi pizzica una guancia e chiama Andrea.
"Mamma ma ragioni?" Domando strappando via il braccio sano dalla sua forte stretta:
"Siamo in Sicilia e tu vuoi andare a Milano?!" Questa volta fui io ad urlare:
"Tesoro" si mette in ginocchio davanti a me: "vuoi rimanere tutto il tempo con un braccio rotto?" Sorrise  per poi tirarmi un dolce schiaffetto sulla guancia:
"Dai andiamo" prende la borsa e si avvia verso l'uscita, ma io rimango fermo:
"Giovanni? Andiamo"
"No mamma io resto qui" mi siedo sulla sedia vicino ad Andrea ed aspetto il mio turno, papà fece lo stesso:
"Avanti tesoro siediti anche tu"  consiglia mio padre:
"Va bene" rassegnata torna a sedersi.

...
Dopo venti minuti fui accettato per un controllo, la dottoressa disse ai miei genitori di lasciarmi entrare solo con Andrea
....
"Vediamo un po'" tira fuori dal suo taschino del camice una piccola torcia:
"Che cosa è successo di preciso?" Ci domanda mentre, dolcemente, ci sorride:
"Ecco io"
"Li ho rotto il braccio!" Esclama Andrea interrompendomi:
"Doveva essere uno scherzo ma è finito tutto male!" Stava urlando:
"Volevo solo buttarlo in acqua ma senza volere il suo braccio è andato a sbattere contro il bordo della piscina" Andrea divenne rosso:
"Ok, va tutto bene. Non è successo niente di grave" sussurra la dottoressa per calmarlo:
"Niente!?" Ribadisce Andrea:
"Ho ucciso il mio amico!" Beh ucciso è un parolone Andrea, ma capisco cosa intendi. Rido:
"Cosa ridi anche tu!" Scese dal lettino:
"Io-io-io" il suo respiro era diventato veloce, era in affanno:
"Andre rilassati"
"Ora farò solo un prelievo al tuo amico" dice la dottoressa:
"Gli farà male?" Domanda. Lei non risponde. C'è chi alle punture non reagisce mentre c'è chi si caga sotto dalla paura (questa dovrei essere io ma shhh)
L'ago raggiunse la mia vena ed in meno di un secondo il sangue iniziò a riempire la siringa:
"Ecco fatto" mostra la boccetta ad Andrea:
"Qu-quello è sangue?" Domanda balbettando:
"Esatto" Andrea fa una piccola risata e cade a terra. Perfetto era svenuto

Hey persone belle guardate chi è tornato? Dopo chissà quanto. Ho fatto un po' un Andrea fifone in questo capitolo e so che lui non è così maaaa facciamo finta di niente.

Che dire? Dopo tutti questo tempo sono tornata """"""""attiva"""""""""

Lasciate una stellina se vi è piaciuto è un commento se volete spiegarmi del perché ho reso Andrea pauroso del sangue, perché io non lo so💕

Into The Darkness// Spawn || Inoobchannel Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora