Stephan guardò nuovamente lo specchio ed una fitta lancinante sembrò volergli spaccare la testa in due. Si accasciò al suolo sussurrando:"Cosa mi sta succedendo? Cosa ci faccio nudo di fronte allo specchio?"Tornò a guardarsi: un dolore si nascondeva nella profondità del suo sguardo. Lo stesso che era negli occhi di Geena e di Orpheus. Il dolore della solitudine; del dubbio di avere in serbo un destino che non aveva scelto liberamente anche se si convinceva del contrario.Stephan non aveva mai conosciuto né la madre né il padre. Viveva con quell'insostenibile dolore dentro. Una parte di sé gli era stata strappata via quando ancora era in fasce, cancellando ogni traccia del legame che lo univa alla madre naturale, ad una famiglia, ad una casa. Ogni traccia tranne quello strano crocefisso antico che portava al collo e dal quale non si separava mai.In cerca dei suoi genitori era andato a Londra, e lì aveva conosciuto Geena.Era stato, fin tanto ne avesse memoria, sotto le cure di Samyaza, che però a sua volta era sempre stato molto severo nei suoi confronti. Aveva invidiato durante l'intervista, il modo con cui Samyaza guardava Geena, come l'aveva abbracciata quando avevalasciato il castello, o accolta nelle sue stanze durante il momento dedicato alla meditazione. Un confine da sempre proibito a lui. Sapeva chi era davvero Samyaza, ma nel momento in cui gli era stata posta la scelta del libero arbitrio, Stephan aveva preso l'unica decisione che era andata contro al suo mentore e la sua natura. Aveva desiderato farlo fallire per un qualche oscuro motivo.Ma se poi non era stato così? Se Samyaza sapeva già, quello che alla fine avrebbe scelto? Allora era stato tutto già scritto e deciso, ed il libero arbitrio era stato uno specchietto per allodole.Dopo che Eva era fuggita da lui, le uniche relazioni durature che aveva avuto erano state con donne più grandi, che puntualmente aveva lasciato quando avevano iniziato ad esigere di più della semplice avventura consumata fra le lenzuola di seta nera.Un'altra fitta lo colpì alla testa, seguita dalla voce di Nemoch:"Liberami adesso!"La croce che portava al collo si mosse di nuovo ed andò a puntare un'area particolare dello specchio che iniziò ad incrinarsi. Il demone stava improvvisamente cambiando tutte le carte in tavola. Un'ultima occhiata allo specchio: la sua immagine improvvisamente iniziò a frapporsi a quella di Orpheus. L'ombra di un dubbio balenò nella sua mente. E se Orpheus a sua volta aveva bevuto il sangue di Nemoch? Era forse questo il motivo per cui lo stava vedendo nello specchio?Si accasciò al suolo. In un momento di lucidità pensò che era per lui arrivata la fine. I lunghi capelli neri scesero sul suo volto. I segni della sua iniziazione stavano apparendo sui polsi, sulle braccia, sul torso, come tatuaggi di un artista sconosciuto. Non era mai successo a nessuno dei suoi compagni quello che stava accadendo a lui. Per un momento dubitò di aver preso la decisione giusta; ma non poteva più tornare indietro. Aveva ignorato tutto quello che Samyaza gli aveva insegnato fino a quel momento e adesso ne pagava il prezzo. Il suo grido disperato si levò nel castello. Lacrime color sangue iniziarono a rigargli il viso bianco mentre disperatamente segnava il proprio destino:"E che dannazione sia!"Con uno scatto improvviso, afferrò la sedia di legno massiccio e si scagliò con tutta la sua forza contro lo specchio già incrinato, che esplose in mille pezzi, colpendolo al viso. Con il respiro ancora affannato, si passò le dita sul volto, accorgendosi che alcune schegge lo avevano ferito lievemente e osservando altre schegge in terra vide che avevano iniziato a muoversi ed assumere una forma umanoide che si sdoppiò. Una parte entrò dentro di lui e l'altra scomparve nel nulla. Una risata per nulla rassicurante rimbombò all'interno di tutto il castello. La udì anche Samyaza, che si era ritirato per alcuni giorni in Tibet, per ricaricare le proprie energie e prepararsi alla battaglia. Samyaza si alzò in volo. Il volto rigato dalle lacrime."Madre. Perché?"Iniziò a piovere. Forse anche la Madre stava piangendo con lui.
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IL DEMONE DELLO SPECCHIO - The Unleashing- Orpheus saga vol.2
ParanormalÈ il secondo volume della trilogia ORPHEUS. SINOSSI Per Geena, giovane sensitiva e Orpheus, il suo amato rocker, non è semplice trovare del tempo da passare insieme.Una vacanza in Romania sembra il momento ideale per poter finalmente vivere la loro...