Capitolo 1

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Da secoli la nostra ossessione era diventata l'universo, nelle sue infinità poteva nasconderci tutto e la mia gente non riusciva ad accettare questa supremazia, questa vanità di una cosa talmente grande da potersi quasi definirsi astratto. O perlomeno per me lo era e come. Mi faceva paura. Molte volte me lo immaginavo come un uomo alto e immensamente bello, capelli scuri ma dai riflessi che potevano far impallidire qualsiasi arcobaleno. Da un carattere tremendamente complesso con cui vedeva tutto dal suo occhio onnisciente, ma ricoperto da una vanità tale da nascondere tutto e poter così assumere una posizione che sta al di sopra del tempo e dello spazio. Proprio per questo ne avevo troppa paura. E' vero che le cose che non conosciamo ci fanno paura senza conoscerle o dare loro il tempo per dimostrare la loro vera natura, ma il fatto di inoltrarsi in uno spazio così immenso non poteva che farmi venire i brividi.Certo si troveranno bellezze di ogni tipo, ma si deve tener conto anche delle mille mostruosità che ci possono essere là fuori.

Sì questo è quello che mi dovevo ripetere in testa ogni minuto per evirare a me stessa di pensare con la mia testa. I miei veri desideri erano rivolti al cielo e all'universo, volevo viaggiarci dentro,tuffarmi dentro quelle onde di colori e suoni, di energia che ogni giorno mi faceva andare avanti. Volevo con tutta me stessa partire come tutti i miei compagni, per andare ad studiare nell'Accademia Spaziale.

Tutti penserebbero che questa forzatura del tutto priva di senso e logica,non lo è. Sarebbe un vero onore anche solo dire, da genitore che la propria figlia viaggia tra le stelle, ma sfortunatamente non era proprio così per i miei genitori.

Mio fratello era un primo ufficiale e serviva con onore il nostro intero pianeta. Era a un passo dal diventare capitano e avere un suo equipaggio, delle rotte tutte sue. Lo era fino a quando una delle specie più temute da questa parte di universo l'ha strappato a me e alla mia famiglia. Era il mio mentore, il mio punto di riferimento,il mio migliore amico, il mio tutto. Ho un buon rapporto con i miei genitori ma niente si può confrontare al nostro. E' stato lui a far crescere in me l'amore per le stelle, e in un certo senso è stato anche lui ad ucciderlo, o meglio sono stati i suoi assassini. Avevo poco più di tredici anni quando il capitano in persona bussò alla nostra porta per avvertirci della sua morte. Da quel momento sono passati otto anni ma nei miei genitori c'è ancora quel senso di disprezzo con tutto ciò che ha a che fare con il mondo là fuori.Piuttosto io mi sono armata senza dire nulla e il mio più vicino amico in tutti questi anni ha studiato in Accademia e praticamente ogni pomeriggio andavamo i spiaggia a parlare degli argomenti che trattavano in classe, facevo dei corsi privati all'insaputa dei miei genitori. Nel frattempo mi sono specializzata nel settore delle lingue, e dato che piuttosto che sentire la parola Accademia i miei avrebbero fatto di tutto mi hanno iscritto in una scuola privata. Il mio amico si chiama Noxs e grazie a lui è come se avessi a tutti gli effetti frequentato tutti i corsi necessari per inoltrare la mia carriera nelle stelle. Il nostro amore per questi argomenti era davvero forte e nessuno si sarebbe mai messo contro di noi. Una volta un suo compagno di corso ci aveva scoperto e stava per dire tutto ma non appena ha visto con quanta forza ci siamo opposti a lui non ha più parlato e credo che abbia anche dimenticato l'accaduto. Noxs è ormai diventato uno degli ufficiali più importanti del pianeta e sarà presto capitano e sarei davvero onorata di lavorare al suo fianco. Ma ultimamente i miei impegni non si spingono oltre il passare più di mezza giornata in biblioteca e stare a casa. Continuo ad approfondire le mie conoscenze per potermi sottoporre all'esame. Ogni anno l'Accademia propone un test esterno in cui se si dimostra di avere abbastanza capacità pratiche e teoriche, nonostante l'assenza di un loro diploma, si può avere un'opportunità per continuare i propri studi esercitando una qualunque attività ed occupazione a bordo di una nave. Passare quell'esame è davvero complicato, non solo per le domande stesse ma per il ristretto numero di persone ammesse. Ho una possibilità di farcela e quest'anno a differenza degli altri mi sono presa di coraggio e voglio ad ogni costo seguire il percorso di mio fratello. Sarebbe una era fortuna se valutando le mie competenze notino il mio talento e mi prendano direttamente come primo ufficiale, non è un sogno troppo lontano, un ragazzo ha superato tutti i test con punteggi molto alti e ha solo aspettato due mesi di ulteriore pratica per diventare primo ufficiale. Lo vorrei soprattutto per riabbracciare Noxs...

La vendetta delle originiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora