Proprio per iniziare una nuova storia, quell'indomani sarebbe stato la presentazioni di storie come la mia. Ebbi così l'opportunità di conoscere nuove persone che sapevano cosa stavo provando. Era confortante.
Molti erano miei coetanei, altri potevano essere i miei genitori. Mi colpì particolarmente la presenza anche di bambini in quella stanza. Era incredibile come che per un fine si è disposti a rischiare e a sua volta a dimenticare ogni principio di moralità. Era ovvio che in sé quella "missione"non aveva scusanti, ma poteva ancora, molto in fondo, riservare un briciolo di sensibilità.
Erano tutte persone fantastiche,sincere e affidabili; magari non volevano cadere nella falsità in cui erano cresciuti.
In realtà non ci fu tanto tempo a disposizione per poter conoscere meglio il loro passato e vedere in loro nuovi amici.
Per fortuna io avevo la mia famiglia ad aspettarmi, come Alexidris aveva i suoi bellissimi due bambini.
Li avevo visti solo in foto, ma erano entrambi meravigliosi. Avevano sette e otto anni e vivevano perla maggior parte del tempo con loro nonna. Alexidris odiava questa condizione, ma amava il suo lavoro e amava i suoi figli. Vorrei anche solo un piccola parte del suo coraggio e della sua forza. Lei era talmente impegnata con il suo lavoro che non ha mai trovato una dolce metà, ma in realtà una volte mi confessò che non era tra i suoi propositi trovarne uno. Ma non fu un problema: aveva sua madre.Viveva con lei, era insomma una madre, un padre e un marito per sua figlia. Non aveva mai avuto un padre ma non ne aveva neanche mai avuto bisogno. Sua madre per lei era anche la sua fonte d'ispirazione, grazie a lei adottò quelle fantastiche fonti di vita. Ogni tanto vedevo che parlavano in video chiamata. Erano così felici.
<<Devo ammettere che mi sento in colpa quando ti strappo via ai tuoi figli.>>
<<Non devi, credimi sono in compagnia migliore, adorano davvero mia madre. A me importa solo che siano tutti e tre felici, solo questo. Io posso vederli solo poche volte, ma è un prezzo che sono disposta a pagare volentieri,voglio che non gli manchi nulla, che possano andare a scuola tranquillamente, mangiare, crescere e scherzare come se io fossi lì.>>
<<E' per questo che ti adoro così tanto!>>
Con lei mi dimenticavo pure di avere un lavoro, il che a volte era una cosa positiva, altre altamente negativa; ma sono sempre stata brava a cavarmela nelle situazioni difficili, almeno credo.
Tutti i criminali erano stati catturati dai rispettivi pianeti e tutto sembrava filare liscio.Alcuni di loro erano difficili da prendere, si creavano alibi incredibilmente inespugnabili e si nascondevano sui pianeti più dimenticati. Erano i più difficili ma anche i più particolari.Potevano sembrare pazzi ma anche loro avevano una coscienza e una mente, dunque le loro azioni, per quanto illegali, dovevano avere avuto la loro logica e movente. Molte volte erano facevano dubitare tutti su tutto. Non so se chiamarla persuasione o una qualche forma di telepatia, ma riuscivano ad aggirare te e la tua mente. Erano però tremendamente bravi a farti cambiare idea e prospettiva.
Magari lavorare con dei criminali non era la cosa più sicura ma molte volte mi facevano dubitare.
E se fosse semplicemente la nostra prospettiva sbagliata? Se noi stessimo fraintendendo i Rossiani? Se fossero loro ad avere ragione?
Ultimamente questi dubbi assalivano i miei pensieri e non potevo farne cenno a nessuno, se non ad Alexidris. La mia famiglia era un po' troppo patriota.
Alla fine erano solo punti di vista, potevamo tutti sbagliarci in quella situazione.
Non vedevo l'ora di tornare a casa, tornare coi piedi per terra per poi ripartire. Erano passati alcuni mesi, era stata una missione davvero piccola ma molto ricca.Dal mio punto di vista molti furfanti adesso erano in un posto in cui non avrebbero potuto più dar fastidio in alcun modo, da un punto di vista generico, molte persone erano state salvate dai farmaci che portavamo con noi, molte altre per curarsi sono salite a bordo per curarsi in altri pianeti. Intere famiglie disastrate da malattie complicate e mortali che cercavano di seguire anche il più lieve luccichio di speranza. Erano persone che non potevano affrontare viaggi con delle semplici navette passeggere senza l'adeguato supporto medico, così Metra si era offerto di occuparsene personalmente. Erano le classiche situazione che mettevano di buonumore, che miravano al positivo.
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La vendetta delle origini
Science FictionSono una ragazza come tutte le altre. Ho perso mio fratello tanti anni fa, e ora volevo intraprendere la sua strada, anche se senza il consenso dei miei genitori. Ero pronta ad affrontare il mio destino, a fare un passo importante. Poi proprio il de...