L:"allora come facciamo a catturare l'akuma?"
F:"è semplice: Ladybug, devi purificare il Miraculous"
L:"Di preciso, come si fa a purificare un Miraculous?"
F:" funziona come con le akuma, solo che purificare un Miraculous comporta l'impiego di molta più energia. Devi fare molta attenzione a incanalare l'energia in un solo punto, altrimenti potresti anche morire!" A quelle parole fu attirata l'attenzione di Chat noir, il quale era ora in piedi, appoggiato allo stipite della porta.
C:"maestro Fu, è una follia! Se Ladybug non riuscisse a... lei..."
F:"ma lei ci riuscirà, in questi mesi è diventata molto forte. Solo Ladybug può riuscirci"
Prese fiato L:"Va bene, proviamoci!"
Ladybug prese il suo yo-yo, che divenne di un bianco lucente. La supereroina cercava di concentrarsi il più possibile e quando si sentì pronta iniziò ad incanalare la sua energia verso la mano con cui teneva la spalla, come aveva detto il maestro Fu. Ladybug sentiva l'adrenalina a mille, sentiva un fuoco arderle dentro, una sensazione che non aveva mai provato. La sua forza vitale era entrata all'interno del Miraculous e proprio in quel momento la ragazza aveva avvertito la presenza di una forte energia positiva. Anzi, aveva proprio visto qualcosa, una donna molto bella, con i capelli biondi e gli occhi verdi, come quelli del suo Adrien... Adrien...no Ladybug non poteva distrarsi, ne dipendeva la sua vita e il portare a termine la missione. La donna sembrava un angelo, era vestita di bianco e le sorrideva. Il Miraculous iniziò a risplendere come una stella, una luce accecante riempì la stanza, poi il nulla...
C:"Ladybug" urlò, mentre la sua compagna cadeva a terra svenuta. Chat noir la prese in braccio e su ordine del maestro Fu la distese sul lettino per massaggi. Il maestro iniziò a fare quello che aveva fatto per guarire Tikki quando era malata. Dopo pochi minuti Ladybug fortunatamente riaprì gli occhi.
L:"che è successo?"
Chat noir si avvicinò al lettino, si inginocchiò e la abbracciò fortissimo. C:"non farmi mai più uno scherzo del genere!"
Ladybug rimase sorpresa ma si lasciò abbracciare e anzi ricambiò l'abbraccio. Poi cercò di alzarsi, anche se Chat noir glielo impediva. Alla fine si alzò e si avvicinò alla finestra, poggiandovi la mano leggermente schiusa L:"per fortuna ha smesso di piovere, anche se il cielo è ancora grigio..."
F:"mi dispiace dirlo, ma questo non è un buon segno. Vuol dire che Papillon sta diventando sempre più forte e che si sta avvicinando il momento dello scontro finale. Adesso sarà meglio che andiate a casa a riposarvi, dovete essere pronti a qualunque cosa"
Aprirono la porta finestra scorrevole, Ladybug aveva preso lo yo-yo, stava per lanciarlo e andare via.
C:"Ladybug, aspetta..."
L:"Chat noir, dimmi"
C:"visto che siamo vicini allo scontro finale e che.. beh... potremmo non tornare... io volevo dirti una cosa, e stavolta seriamente" erano l'uno di fronte all'altra, occhi verdi dentro occhi azzurri, occhi che si scrutavano dentro, fino all'anima.
C:"non mi importa chi si nasconda dietro la maschera, io-io ti..."
L:"Chat noir..."
C:"Ladybug, io ti amo..."
L:"mi...mi dispiace Chat noir, ma il mio cuore appartiene già ad un'altra persona..." lo guardò abbassando lo sguardo e lanciò lo yo-yo per andarsene.
Chat noir rimase lì, da solo, con il cuore in mille pezzi.Entrò nella sua stanza e subito si detrasformò. Era assalito dai dubbi, non solo era triste per la storia di Ladybug, ma quello che non lo lasciava in pace era il fatto che dentro la cassaforte di suo padre, oltre al libro e al Miraculous del pavone, ci fosse una guida sul Tibet... proprio il luogo in cui il maestro Fu aveva perso i Miraculous e il libro... Davvero suo padre poteva essere Papillon? E se lo fosse stato? Sarebbe riuscito a continuare a combattere contro di lui? Aveva avuto gli stessi pensieri prima che suo padre fosse akumizzato nel Collezionista e riflettendo si era accorto che molte cose in casa sua avevano la forma di una farfalla, ma poi aveva pensato che si trattasse di semplici coincidenze.
Plagg era così esausto da essersi addormentato subito, senza neanche aver mangiato il suo formaggio preferito. Ma Adrien aveva bisogno di risposte, così si alzò dal letto e accese la luce, poi, anche se intenerito, svegliò il povero Plagg, facendogli annusare un pezzo di camembert.
P:"Adrien, non so perchè tu mi abbia svegliato, ma sono contento perchè così posso gustare questa celestiale prelibatezza"
A:"Sbrigati Plagg, dobbiamo fare una cosa"
P:"ehh che vuoi fare?!?? Non sarebbe meglio avvisare anche Ladybug?"
A:"No, per adesso lasciamola fuori da questa storia...Plagg, trasformami!"Chat noir camminava verso l'ufficio del signor Agreste e prima di aprire la porta sperò con tutte le sue forze di non trovare nulla che provasse che suo padre fosse Papillon. Entrò ed effettivamente non vide nulla che non andasse, era il solito studio triste, dentro al quale Gabriel trascorreva le sue giornate. Stava per uscire quando prima di varcare la porta si girò e guardò il ritratto di sua madre. Tornò indietro e vi appoggiò la mano e la fronte, chiudendo gli occhi. In quel momento una delle tessere dipinte che formavano il vestito si abbassarono. C:"cosa.." aprì gli occhi di scatto. Poi si voltò e vide che qualcosa dietro di lui, sul pavimento, aveva iniziato a muoversi. Sul pavimento c'era come una botola. Lasciò il quadro e la botola, parzialmente aperta, si richiuse. Tirò un sospiro "Cataclisma" poi colpì il pavimento. Saltò dentro la voragine e si ritrovò in una stanza circolare, con una vetrata che aveva al centro il simbolo della farfalla. *Fa che non sia mio padre..* continuava a sperare, anche se ormai le coincidenze erano troppe. Tuttavia voleva esserne certo, voleva guardarlo in faccia senza la maschera.
Si guardò intorno era tutto buio, ma ad un tratto un fascio di luce illuminò la stanza e Chat noir si ritrovò a terra. Qualcuno o qualcosa lo aveva colpito. Si rialzò velocemente e davanti a lui si ergeva una figura oscura con un pastone da passeggio tra le mani.
Pa:"Chat noir, ma che bella sorpresa, hai deciso di rendermi il lavoro più semplice?"
C:"non riuscirai a prendere il mio Miraculous!"
Pa:"mi dispiace deluderti" schioccò le dita e una gabbia cadde su Chat noir *oh no, non posso usare il Cataclisma per liberarmi*
Pa:"bene Chat noir, finalmente il tuo Miraculous sarà mio!"
Chat noir allungò un braccio e riuscì a togliere la maschera a Papillon, che allo stesso tempo sfilò l'anello dal dito di Chat noir. Il viso di Papillon era scoperto, mentre la trasformazione di Chat noir non era svanita del tutto.
C:"No..."
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Paris sous la pluie
FanficUn fulmine colpì la Tour Eiffel. In quel momento la sua compagna e il suo nemico erano impegnati in un duello corpo a corpo, che sembrava stesse per essere vinto dalla supereroina, ma Papillon la spinse con il bastone, facendole perdere l'equilibrio...