Capitolo 6: La vera identità p2

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C:"No..." la  sua trasformazione svanì del tutto. Dall'altra parte la reazione non fu per niente diversa.
G:"Adrien, non è possibile, tu non puoi essere Chat noir!"
A:"Papà, come hai potuto diventare un mostro del genere?"
G:"io lo ho fatto per noi, lo ho fatto per tua madre"
A:"la mamma non avrebbe voluto che tu ti comportassi in questo modo! Hai fatto del male a molte persone"
G:"possibile che tu non voglia comprendere? Solo unendo il tuo Miraculous e quello di Ladybug tua madre potrà tornare indietro! Aiutami a prendere il Miraculous di Ladybug e saremo di nuovo una famiglia"
A:"Papà ti prego non farlo, non sai cosa può succede ottenendo il potere assoluto, metti fine a questa follia!"
G:"mi dispiace Adrien, non mi lasci altra scelta!"
A:"Papà, NO!" E si rimise la maschera.
Visto che Adrien aveva rifiutato la sua offerta, Papillon decise di farlo passare dalla sua parte con le cattive. Di nascosto fece entrare un'akuma nell'anello di Chat noir, ma non una akuma come le altre, una akuma speciale. Si trattava infatti di un bozzolo. Poi fece scomparire la gabbia e porse l'anello al figlio.
A:"che significa questo?"
Pa:"sei pur sempre mio figlio, anche se siamo nemici, voglio che lo scontro avvenga lealmente. Domattina, alla Torre Eiffel"
Adrien uscì dalla stanza e andò in camera sua. Si rimise l'anello e comparve Plagg.
P:"mi vuoi dire che cosa è successo? Mi gira un po' la testa"
A:" Plagg avevo ragione... mio padre è Papillon.."
P:"cosa? Ma questo è terribile, dobbiamo contattare Ladybug!"
A:"domani mattina ci sarà lo scontro finale, adesso ho bisogno di schiarirmi le idee. Plagg, trasformami!"
E uscì.

C:"Ladybug io ti amo"
L:"Chat noir... io amo un altro ragazzo..."
C:"detrasformazione"'
L:"no, non è possibile..."
M:"Adrien!" Si svegliò di soprassalto e si rese conto che era solo un sogno. Si alzò dal letto per accertarsi di non aver svegliato Tikki e andò alla finestra poggiando la mano sul vetro gelido. Chiuse gli occhi ma li riaprì a causa del bussare di qualcuno sul vetro. Subito si trovò davanti gli occhi grandi e verdi di Chat noir e arrossì. Poi aprì la finestra.
M:"Chat noir, che ci fai qui?"
C:"avevo bisogno di qualcuno... e mi sei venuta in mente tu"
M:"entra" lo vide rabbrividire "sei congelato, aspetta" gli porse una coperta.
C:"grazie.."
M:"è successo qualcosa?"
C:"veramente si, ma preferisco non parlarne"
M:"parlare a volte fa bene"
C:"Ho avuto problemi con mio padre diciamo e... la ragazza che amo mi ha detto che ama un altro..." a quel punto Marinette si sentì tremendamente in colpa e senza pensarci molto lo abbracciò. Chat noir non se lo aspettava, così in un primo momento restò fermo; il cuore aveva iniziato a martellargli nel petto ma non capiva perchè. Senza rifletterci su ricambiò l'abbraccio e chiuse gli occhi.
C:"posso... posso dormire qui stanotte?"
M:"c-cosa" sollevò la testa per guardarlo negli occhi. Quei maledetti occhi! "Ma certo che puoi, basta che non dormi insieme a me nel mio letto"
C:"non mi tentare" disse con tono malizioso.
M:"buonanotte Chat noir" e la ragazza si rimise a letto, riaddormentandosi subito.
Chat noir si guardò attorno, era già stato in quella stanza, il giorno in cui Marinette gli aveva regalato il braccialetto. Gli cadde l'occhio su un muro pieno di foto sue, o meglio, foto di Adrien. Le sfiorò con la mano, poi si voltò verso la ragazza che già dormiva e sorrise "buonanotte, principessa"

Il giorno giunse velocemente, troppo velocemente.
Tikki uscì dal cassetto del comodino, assonnata. Quando si rese conto che sulla chaise lounge dormiva Chat noir svegliò Marinette.
T:"mi spieghi che ci fa qui Chat noir?"
M:"è venuto stanotte e mi ha chiesto di dormire qui. Era il minimo che potessi fare, sembrava molto triste... ed è solo colpa mia"
T:"non dire così Marinette, non è colpa tua se ami Adrien. Anche se... potresti dare una possibilità anche a Chat noir"
M:"Tikki presto nasconditi, si sta svegliando"
Chat noir si stiracchiò sulla chaise lounge.
M:"dormito bene gattino?"
C:"si molto, grazie. Adesso che mi sono riposato posso contattare Ladybug"
M:"perchè, è successo qualcosa?"
C:"Ho solo scoperto l'identità del nostro nemico"
M:"Chat noir, adesso dovrei andare a scuola, ti dispiacerebbe uscire, devo cambiarmi..." Chat noir diventò rosso come un pomodoro, anche se in fondo non gli sarebbe dispiaciuto dare una sbirciatina... tuttavia, siccome era un gentleman uscì dalla finestra.
M:"hai sentito Tikki?"
T:"si, dobbiamo muoverci subito"
M:"Tikki, trasformami!"
Il suo yo-yo squillò come un cellulare. "Chat noir, dove sei?"
C:" "Sono sul tetto della casa di un'amica, puoi raggiungermi?"
L:"arrivo". Di certo Ladybug non poteva uscire da casa di Marinette come se nulla fosse. Allora uscì dalla pasticceria e lanciò lo yo-yo sul palazzo di fianco al suo. Raggiunse il collega e lo trovò seduto sul tetto. Chat noir si alzò, la guardò negli occhi e il cuore iniziò a battergli a mille, anche se dopo divenne subito malinconico.
L:"allora, c'è qualcosa che devi dirmi?"
C:"ho scoperto chi è Papillon"
L:"cosa? Come?"
C:"ieri notte, non riuscivo a dormire e sono andato a casa del signor Agreste, perchè pensavo a quello che aveva detto il maestro Fu. Sono entrato nel suo studio e ho trovato il suo nascondiglio. Avevi ragione, è lui Papillon!"
L:"ti ha fatto qualcosa?"
C:"no no, mi aveva catturato, ma poi mi ha lasciato andare"
L:"cosa, ti ha lasciato andare? Senza prenderti il Miraculous?"
C:"già... ha detto che vuole battersi lealmente"
L:"e tu ti fidi!?"
C:"lo scopriremo se sta mentendo"
L:"dove è l'appuntamento?"
C:"alla Torre Eiffel"
L:"che stiamo aspettando? Andiamo!"

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