Chapter Ten

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In seguito..

Rose

In quel momento nessuno dei due pensava allo spazio circostante. Mani che toccavano punti imprecisi del corpo, bocche che si bramavano, l'aria si faceva mano a mano pesante, più armoniosa; entrambi volevamo spingersi oltre quei semplici tocchi, quei semplici baci.

Vi starete chiedendo cosa è successo? Ve lo racconto subito.
Stavamo al piano di sotto, festeggiando il matrimonio della sorella di Maggie: Selena.
Egor, il ragazzo di Sarah, ci stava provando spudoratamente con tutte, persino con me.
Ma Will constatando ciò, adirato mi ha trascinato di sopra, in una delle stanze dell'albergo.
Ed ora ci trovavamo avvinghiati in un bacio passionale, mentre le sue mani tracciavano la mia spina dorsale fino ad arrivare ad una mia natica e stringerla forte facendomi gemere sommessamente.

《 Sei mia, cazzo 》continuava a baciarmi, scendendo sul collo, succhiando avidamente fino a lasciare il segno.
Non capivo perché tutta questa possessività tutta un tratto, ma mi piaceva.

In tre anni che stavamo insieme non è mai stato possessivo, oppure geloso; anche perché non gliene ho mai dato motivo di esserlo. Non che stasera avessi dato tanta corda a quel coglione con gli ormoni a mille, ma avevo notato negli occhi Will paura e timore di perdermi.

Mi risvegliai dai mie pensieri sentendo la sua mano raggiungere la cerniera del mio vestito, calarla per poi toglierlo, lasciandomi solo gli slip a coprirmi.
Un verso di stupore esce dalle mia labbra non appena mi spinge brutalmente sul letto, presente in quella stanza, per poi avventurarsi con le labbra su uno dei miei seni, succhiando lascivamente il capezzolo che subito diventa turgido; l'altro invece viene intrappolato in una sua mano stuzzicandolo.
Inarcai la schiena per il piacere portando così a scontrare i nostri bacini. Sentivo il suo rigonfiamento pulsare contro la mia intimità ancora coperta da un singolo indumento, poi le sue mani tracciare di nuovo il mio corpo fino a toglierlo, lasciandomi completamente nuda.
Lo vedevo leccarsi le labbra alla vista del mio corpo nudo sotto di lui; mi scrutava attentamente con quei occhi pieni di lussuria che mi portarono ad arrossire e a coprirmi il viso con le mani.

《Hey, piccola. Non vergognarti, sei bellissima》
Non era la prima volta che mi vedeva nuda, così vulnerabile, ma le sensazioni erano le stesse, la voglia di sentirlo dentro di me lo stesso. Nelle mie precedenti relazioni non mi sono mai concessa a nessuno,  non perché fossi una santarella del cazzo, ma aspettavo la persona che mi prendesse sul serio e mi motivasse e l'ho finalmente trovata; non potevo chiedere di meglio.

《Sei troppo coperto per i miei gusti》prendendo coraggio ribaltai le posizioni mettendomi a cavalcioni su di lui. Tracciai il suo petto con i polpastrelli delle mie sottili dita, togliendo la sua maglia, lasciandolo a petto nudo. Il mio sguardo intenso scrutava la sua pelle olivastra a contrasto con la luce lampante della luna che filtrava dalla finestra, mentre le mie mani scendevano verso i suoi jeans sbottonandolo e abbassandolo fino a toglierlo del tutto.
Un ansito uscì dalle sue labbra quando sfiorai il suo rigonfiamento; notavo dal suo sguardo quanto fosse impaziente, quindi tolsi anche i boxer sfiorando la sua erezione pulsante.
Senza smettere di guardarlo negli occhi presi il suo membro nella mia mano ed iniziai a muoverla dapprima sulla punta fino ad arrivare ai suoi testicoli per poi ritornare su stuzzicando il suo glande.

《Cazzo Rose non voglio venire così》così dicendo tolse la mia mano dal suo membro e mi spostò di schiena sul letto. Un solo sorriso bastò per farmi andare fuori di testa e non sentire due dita penetrare il mio orifizio, iniziando poi a sborficiare dentro di me.
Inarcai la schiena istintivamente mentre altri suoni poco casti uscivano dalla mia bocca. Sentivo goccioline di sudore calare dalla mia fronte mentre le dita pemetravano sempre più in profondità, poi un mugolio di disapprovazione uscì dalla mia bocca quando non percepì più le dita dentro di me ma solo del vuoto che doveva assolutamente essere colmato.Sentii il mio ragazzo scendere dal letto e quando lo guardai lo vidi prendere un preservativo dal portafogli, togliere la bustina e avvolgerlo sulla sua intimità.
Al solo pensiero di cosa sarebbe successo da lì a poco percepì mille brividi invadere il mio corpo, cercai comunque di mantenere la calma e non agitarmi; anche se non era la mia prima volta comunque avevo paura di non essere all'altezza di questo atto, quindi l'ansia crebbe in me. Cercai comunque di non darlo a vedere e quando si rivolse a me gli sorrisi, un sorriso così tirato e falso da non crederci nemmeno un bambino.

《Amore tranquilla, posso percepire la tua ansia da qui. Pensa a noi due e basta, guardami. Sto per entrare》Mi sorrise mentre posizionava il suo membro all'entrata della mia intimità. Mi rivolse uno sguardo di permesso e ripensai alle sue parole: aveva ragione, dovevo solo stare tranquilla e pensare a noi due e al fatto che i nostri corpi si stavano unendo per commettere un atto impuro ma che segnava il nostro amore; quindi annuì per dargli il consenso e con una spinta secca lo sentì entrare dentro di me.

Per un attimo mi mancò il respiro ma  sentendo le sue mani intrecciare le mie il mio battito tornò regolare e dei versi di dolore uscirono dalla mia cavità orale.
Visto che non ero ancora abituata del tutto faceva ancora male e lo sentivo molto di più penetrare le mie pareti rispetto alla prima volta.
Ma subito dopo al dolore si affiancò il piacere così non ci feci molto caso e mi concentrai sulle mille emozioni che mi stava facendo provare il mio ragazzo.
Con l'aumentare delle sue spinte le mie unghie andavano ad infliggere la sua schiena sapendo già che il giorno dopo avrei lasciato il segno; portai le mie gambe ad allacciare la sua vita in modo da agevolarlo nelle spinte cui andavano sempre più in profondità.

Lo sentì toccare un punto che mi fece ansimare a dismisura e arrivare quasi alla sensazione estasi.
Ad ogni minima spinta c'era una reazione piacevole da parte di entrambi. Poi rigirò le situazioni, trovandomi di nuovo sopra di lui.
Occhi puntati nell'altro, respiro affannato, corpi sudati e la luce della luna che ci illuminava.

《Amore, fammi vedere come sei brava sopra.》Così dicendo con un movimento del bacino mi spronò a muovermi e non persi tempo nel compiere ciò che voleva, anche se impacciata poiché era la prima volta in quella posizione. Infatti quando mi abbassai sulla sua erezione un mio gemito di stupore rieccheggiò nella stanza, a causa dell'esperienza nuova e al contempo stesso piacevole che stavo provando.
Una volta preso il ritmo, poggiando le mani sulle sue spalle per mantenermi e agevolare i miei movimenti, mentre lui poggiava le sue sui miei fianchi, le mie spinte divennerò più intense ed in poco tempo venni con un forte orgasmo.
Will intanto mi riportò di nuovo sotto di lui e ,dopo altre tre spinte più poderose, venne riversandosi in me.
Ci guardammo intensamente, le fronti appoggiate e le labbra che in poco tempo si unirono in un bacio questa volte più dolce, senza fretta.

E quella sera ci unimmo ancora e ancora in quell'atto visto da molti così impuro ma per noi così pieno di amore, non curandoci della festa e di chi ci avrebbe potuto sentirci, ma ci godemmo quel momento fino al giorno seguente.

*scusate il ritardo .... spero vi piaccia*

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 07, 2018 ⏰

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