Shut up and drive 2 #Wattys2018

Capitolo 7

BRYAN

"Helly, Vale siete pronte?" domando dal corridoio della sala mentre guardo il telefono. 'È notte fonda e ci stiamo preparando per partire verso Salt Lake City. Dopo averci dato la notizia della partenza, Travor ha specificato che prima partiamo e meglio è per tutti. Miguel ovviamente era d'accordo, tanto che ha chiamato subito i suoi uomini e gli ha ordinato di preparare tutto l'occorrente per la partenza; io invece penso che sia una mossa un po' azzardata, ma Travor ha poi giustificato la nostra presenza parlando del loro attacco ai nostri team  e della loro presunta convinzione di aver fatto fuori Hellen e Miguel. Il suo piano per il momento è di stabilirci momentaneamente lì per studiarli, per capire chi sono stati gli uomini coinvolti, per poi fargliela pagare vendicandoci. Nel frattempo  però lasceremo l'attività a John così che, con altri meccanici, terrà occupata l'officina. In teoria anche le ragazze, soprattutto Helly, dovevano rimanere qui, ma potevano mai mettersi da parte? Ovviamente no e le capisco. Nel caso di Helly il patto per venire con noi è che non si faccia vedere in giro, per evitare di creare confusione. Speriamo solo che riesca a resistere, anche se ho i miei dubbi...

Contrariamente a questo aspetto che mi turba, una parte di me è super elettrizzata per questa partenza; probabilmente perché stiamo andando in una delle città più importanti per le corse clandestine, dove solo i più spericolati ed impavidi si sfidano. Mica roba per pivelli e questo lo so bene...

Una volta mi è capitato di andarci, ma ero più piccolo e avevo appena iniziato a fare l'apprendista meccanico. Ricordo bene che l'atmosfera era molto diversa dalle gare che ci sono qui in città. A Salt Lake City le gare e i piloti hanno tutt'altro spirito e questo lo si nota dal loro modo di fare, dalle loro auto e dall'aria che si respira. Una caratteristica di questo posto è che le gare si svolgono nel bel mezzo del deserto; senza curve, strade trafficate, macchine da evitare, camion, senza il rischio di essere beccati dalla polizia (la maggior parte delle volte) e senza incroci pericolosi. Si potrebbe quasi pensare che sia meglio così e meno pericoloso, ma non è così. Al contrario è molto peggio. Il tutto si basa sulla velocità e sulle capacità del pilota di sentire la propria auto e di sapere quando e come agire nelle diverse circostanze. Il livello di concorrenza è molto alto e lo stesso vale per le ricompense. Più ci penso e più non vedo l'ora di partire! Certo, questo solo se quelle due si muovono...' Mi dico infine richiamando entrambe le ragazze, che però non sembrano ascoltarmi.

Entro nella mia stanza per vedere a che punto è Helly ma non c'è, stessa cosa nella stanza di Valeriè. 'Ma che fine hanno fatto?'

"HELLY! VALE!" grido per tutta casa, esco poi nel cortile dove c'è la mia macchina e me le ritrovo lì sedute che parlano e guardano i loro cellulari. 'Ma che...'

"È mezz'ora che vi aspetto, che vi chiamo, e non vi è passato per la mente di dirmi che eravate in macchina?" domando loro leggermente irritato.

"Oh alla buon'ora! Noi pensavamo che dovesi fare ancora qualcosa e così ti stavamo aspettando." Risponde Helly guardandomi e sorridendo.

"Lasciamo stare. Comunque adesso andiamo da Travor, lì ci sono anche Tony, Anne e Luke. La prossima volta avvertitemi che siete già in auto, almeno evito di aspettarvi come uno stupido. Grazie." Dico entrando in macchina ed allacciandomi la cintura. Metto poi in moto e inizio a guidare. 'Queste due mi faranno uscire pazzo...'

"Non fare l'offeso, probabilmente eri troppo preso per la partenza per accorgerti che avevamo già chiuso tutto ed eravamo già in auto. Guarda che lo so che non vedi l'ora di andare a Salt Lake City..." commenta mia sorella da dietro, mentre mi strizza una guancia.

"Lasciami la guancia!" grido sentendo un forte ed insopportabile pizzichio. Dopo averglielo detto un'altra volta, questa lascia finalmente la presa e porto la mano sulla parte che ancora mi brucia. 'La detesto quando fa così.'