Capitolo 4

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-Che è successo?- chiesi sedendomi sul tavolo, poco più dietro del divano. Calum  mi guardò negli occhi, ogni volta che mi fissava sentivo degli strani brividi, era un effetto strano, che non avevo mai provato.

-Non immagini in che guaio ti sei ficcata vero? E' tutta colpa tua e del tuo ficcare il naso in cose che non sono caz...- disse il moro  alzando la voce, Michael lo fermò.

-Per l'amor del cielo Calum , contieniti! E poi non è colpa sua se Ashton ci ha fatto amicizia- mi difese il ragazzo dai capelli azzurri. Calum stette zitto, ma continuò a fissarmi, mi irritava in una maniera incredibile.

-Hai finito di fissarmi, mi dai sui nervi?!- scoppiai, sbuffando.

-Oh, che peccato!- disse lui, facendo il labbruccio, per prendermi in giro. Mi stavo incavolando troppo. Strinsi i pugni.

-Ti conviene smetterla...- dissi a denti stretti. Lui mi guardò divertito.

-Se no che mi fai?- chiese con tono di sfida.

-Ti picchio

-Ok, io me ne vado...- disse Michael, svignandosela. Perfetto, ora non avevo la sua protezione. Calum si avviccinò lentamente a me, ma rimasi dove ero, a testa alta. Arrivò a pochi centimetri da me. Iniziai a sudare, non avevo paura, ma quel ragazzo mi faceva sentire a disagio. Sorrise, maligno.

-Non ne hai il coraggio- disse lui, con una risatina che mi diede sui nervi. Cercai di mantenermi salda.

-Scommetti?- chiesi alzando un sopracciglio. Lui rise.

-Scommetto...- aprì le braccia, mostrando di essere disarmato e dandomi il permesso di fargli del male. Lo odiavo, era insopportabile e quel sorrisetto mi urlava di sbattergli le mani in faccia. Ma scelsi la mia solita opzione di autodifesa. Azai la gamba, dalla mia posizione seduta, ma lui percepì la mia mossa e mi prese la gamba con una mano, con l'altra mi fece appiattì alla superficie del legno del tavolo. Tenendomi il mento alto, per poterlo guardare negli occhi. Maledii mentalmente Ash e il suo “Se lo conosci è buono”, si come no...

Si avvicinò al mio viso.

-Io non sono Ashton, ragazzina, io sono molto peggio...- mi sussurrò divertito, accanto all'orecchio.

-Calum, mollala- disse una voce, la riconobbi, era Ash. Il moro alzò lo sguardo sorpreso e sbuffando si staccò, non prima di avermi dato un pizzicotto alla coscia.

-Vaffanculo- sussurrai, ma sentii Ashton che rideva, seduto accanto a me. Calum si spaparanzò sul divano e accese la tv, ferma su Super, dove facevano Spongebob. “Ma che cazzo...?” pensai. Non era possibile che uno stronzo come lui guardasse il mio cartone preferito, era contro le MIE leggi.

In quel momento ci raggiunse anche Michael, che scese a razzo dalle scale, con una sigaretta serrata tra le labbra.

-Che facciamo con questa qui?- chiese Calum, indifferente, indicandomi.

-Punto 1: non sono una cosa, Punto 2: ho un nome Punto 3: non sei tu a decidere che cosa fare con me...- iniziai, ma mi stoppò.

-Infatti l'ho chiesto a loro,stronza..- disse l'ultima parola, quasi sussurrando. Gli feci il dito medio dietro le spalle, ma se ne accorse solo Michael che quasi si strozzò con il fumo.

-In che senso...- chiese Ash, riferendosi alla frase di Calum.

-E' a conoscenza di troppe cose, poi potrebbe raccontarle...- disse, guardandomi con disprezzo. Mi ribbollì la rabbia in corpo.

-Tienimi o gli spacco il culo- sussurrai ad Ash, che mi prese la mano, arrossii e gli ragalai un sorriso, che subito ricambiò.

-Ashton, non pensavo potessi puntare così in basso- disse il moro disgustato, prendendo una sigaretta dala tasca dei jeans e accendendola con l'accendiono che Michael  gli aveva appena lanciato.

Quelle parole mi colpirono, o meglio, mi fecero male. Capivo il suo odio verso di me, che non era nemmeno motivato, ma arrivare a questo punto...

-Calum...- lo rimproverò Ash, vedendo la mia reazione. Mi sentivo gli occhi pizzicare, come si permetteva, e poi in casa mia!

-Oh, la ragazzina piange, poverina!- finse il moro con una voce acuta e stupida. Stavo per scoppiare, non ce l'avrei fatta.

-Andatevene, mia madre sarà qui a minuti. Chiudete la porta quando uscite...- dissi prima di correre in camera mia e chiudere la porta a chiave. Scivolai fino al pavimento, dove mi raggomitolai e piansi in silenzio, per non farmi sentire dai tre ragazzi. Dopo poco sentii la porta d'ingresso chiudersi e lì scoppiai in un pianto incessante.

Nessuno mi aveva mai insultata in quel modo, mai. Mi aveva ferita, mi sentivo uno straccio inutile. La cosa che mi faceva sentire così male era che non capivo perchè ce l'avesse con me. Che gli avevo fatto? Perchè mi odiava?

Forse Luke  aveva ragione, dovevo stare alla larga da quei ragazzi.

Mia madre rientrò a casa dopo due ore, e io andai a letto senza cena, non uscii nemmeno a salutarla. Ero distrutta. Mi raggomitolai sotto le coperte e cercai di calmarmi, ormai avevo smesso di piangere, ma avevo ancora un peso sul cuore.

Stavo per addormentarmi, quando un rumore atttirò la mia attenzione. Lasciai correre. Un altro, non ci feci caso. Poi un tonfo più forte che mi fece svegliare definitivamente. I colpetti si fecero sempre più numerosi e acuti. Venivano dal balcone. Andai ad aprire la porta finestra e proprio quando aprii l'anta destra, mi arrivò un piccolo sassolino sulla fronte.

-AHIA!- urlai, massaggiandomi la parte colpito. Sentii qualcuno ridere.

-Certo che sei proprio una stupida...- disse QUELLA voce. Spalancai gli occhi e mi fiondai sulla ringhiera, con la testa sporgente ad osservare la figura illuminata dalla luce della luina, che in quel momento mi salutò con la mano. Trattenni un urlo.

-Tu che cazzo ci fai qua??

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ANGOLO AUTRICE

Secondo voi chi è ?????? fatemi sapere cosa ne pensate e passate a leggere "HAI SCOMBINATO LA MIA VITA(LUKE HEMMINGS)- SEI TUTTO CIO CHE NON POSSO AVERE " di MrsHemmingsHoran69

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bye....Madda

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