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Era sabato sera, il giorno dell'uscita prestabilita ed Alena stava uscendo di casa per andare alla fermata del pullman.

L'autobus arrivò dopo cinque minuti.

La ragazza salì e si spaventò quando Michael entrò nel suo campo visivo.

《Ciao, rospo》la salutò incrociando le braccia e appoggiandosi al finestrino.

《Cosa diavolo ci fai qui?》

《Mi faccio i cazzi miei》

《Stronzo》

《E tu dove vai?》

《Cazzi miei》

《Starai andando da quello scemo di Benson.
Ma tanto non ti dimenticherai di me così facilmente.
Nessuno si dimentica di me.
Quando mi vedi non capisci più un cazzo. Non è così?》domandò.

《Esatto.
E tu ovviamente vuoi fare il bastardo e continuare a rompere le palle》rispose lei e Roov in risposa si avvicinò pericolosamente alla castana.

《Io potrei farti fare quello che mi pare, se solo volessi》sussurrò avvicinando le sue labbra a quelle di Alena, la quale era schiacciata contro la parete.

《Non ti azzardare...》sussurrò cercando di spingerlo via debolmente.

La baciò e si allontanò.

《Potevi spingermi via senza alcun problema.
Ma non volevi.》.

L'autobus si fermò per far salire altra gente e Alena si catapultò in strada correndo.

La gola le bruciava.
Piangeva perché era stata stupida, avrebbe dovuto tirargli un calcio nelle palle.
Piangeva perché Michael aveva ragione: sarebbe stato difficile dimenticarlo.

Era davanti a Starbucks e Clay era a pochi metri da lei, intento a guardare il telefono.

Si girò nella sua direzione e la vide.
Sgranò gli occhi, mise via il cellulare e camminò velocemente verso di lei.

《Alena, cosa ti è successo?》domandò inginocchiandosi e prendendole i polsi per vedere il volto che copriva.

《Alena...》

《Mi ha baciata》

《Chi lo ha fatto?》

《Michael. Sul pullman.
Ha ragione. Non lo dimenticherò mai.》

《Sole, prometto che lo farai un giorno, quando sarai pronta》disse con un sorriso amaro sul viso, prima di abbracciarla.

La ragazza lo strinse a sé più forte e gli passò una mano tra i capelli.

《Entriamo. Ti offro qualcosa》.

I due si sedettero in fondo al locale e Clay offrì un frappuccino alla ragazza.

《Comunque ti ho riportato il cappello》commentò lei, togliendoselo e porgendoglielo.

《Puoi tenerlo》rispose, sorridendole.

《Senti, mi dispiace per quello che è successo. Non volevo venire qui e buttare giù di morale tutti》ribattè lei, giocando con il bicchiere.

《Alena, tu in generale illumini le giornate di tutti.
Un...incidente di percorso(?) Ci sta'》

《Grazie, Clay》

《Figurati, Sole》sorrisero.

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Claybenson: şëī bĕłłã đå țøğłïəŕê îł fıāťø ♡ @Alenabbennet.

@Michaelroov: pff.

@Claybenson: giuro che se ti piglio ti apro in due @Michaelroov.

@Michaelroov: cosa vuoi fare, sfigato.

@Claybenson: è già tanto se non ti sputtano pubblicamente @Michaelroov.

@Claybenson: vedi di starle alla larga.

《Clay, che cosa stai facendo?》

《Oh... ehm... niente, stavo controllando l'ora... ma non entrare su instagram!》

《CLAY! SCEMO. ADESSO MI VENDICO》

[Instagram, @Alenabbennet]

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@Alenabbennet: cucciolo di foca ♡♤♡ @Claybenson

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@Alenabbennet: cucciolo di foca ♡♤♡ @Claybenson.

@Michaelroov: schifosi.

@Alenabbennet: non hai ancora trovato nessuno che ti dica di farti un pacchetto di cavoli tuoi? @Michaelroov.

@Michaelroov: io faccio quello che voglio.

@Claybenson:

@Claybenson: fin quando qualcuno non ti picchi MALISSIMO @Michaelroov.

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