Capitolo 2

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Capitolo 2: La protezione del signore degli inferi

Iax dormì per tre lunghi giorni, aveva perso molto sangue e si riprendeva molto lentamente, il Demone gli era rimasto a lungo vegliando il suo sonno notte e giorno, ma alla fine la stanchezza aveva preso il possesso del suo corpo e si era addormentato. Quando quella mattina Iax si svegliò trovò Damien addormentato al suo fianco, lentamente senza svegliarlo si mise seduto poggiando la schiena alla testiera del letto, non era ancora sicuro di reggersi in piedi da solo e non voleva che la ferita riprendesse a sanguinare.

«Damien...» immerse la mano nei capelli corvini del ragazzo al suo fianco cercando di svegliarlo.

«Ti sei svegliato. Come stai?» Iax lo osservò sorridendo.

«Ho fame, ma per il resto sto meglio»

«Posso immaginarlo, non mangi niente da tre giorni... vado a prenderti qualcosa torno subito» Iax annuì e lo osservò uscire dalla stanza, Damien era davvero bellissimo sia con il suo aspetto demoniaco, sia con l'aspetto umano. A quel pensiero non riuscì al trattenersi dall'arrossire.

La prima volta che lo aveva visto ne era rimasto colpito, i suoi poteri erano immensi, il fuoco era il suo elemento; in quello stesso momento aveva deciso inconsciamente che nemmeno volendolo avrebbe potuto dimenticare i suoi movimenti sensuali mentre il fuoco gli accarezzava il corpo in una danza arcaica e eccitante allo stesso tempo. Una ventina di minuti dopo Damien tornò con un vassoio pieno di cibo per sé e per Iax alle sue spalle, però, c'era un altro ragazzo che osservava la scena in silenzio.

«Eccomi qui piccolo. Lucifero ti unisci a noi?»

«No grazie. Ho già fatto colazione, quindi lui è il piccolo Iax l'Arcangelo del quale ti sei innamorato e se è qui... devo dedurre che anche lui sia innamorato di te e che per questo lo abbiano cacciato dal cielo?»

«Si è lui. Volevo chiederti se poteva restare sotto la tua protezione, tu sei il Demone Superiore e padrone degli Inferi» Lucifero li osservò per un po' poi sorrise, stavano davvero bene insieme quei due ragazzi. Non ci volle molto perché prendesse la sua decisione, avrebbe proprio voluto vedere chi era così pazzo da provare a separarli.

«Sì, starà sotto la mia protezione, come te Damien. Se magari se la sentirà potrà unirsi a te come capo delle mie guardie personali, anche perché mi sorge il dubbio che non si allontanerà da te nemmeno un secondo.» osservò Iax sorridendo, sapeva bene quello che stava pensando glielo leggeva negli occhi.

«Non è un obbligo questo è chiaro? Non costringo nessuno a fare quello che non vuole» l'Arcangelo Decaduto ci pensò su solo un attimo prima di dare la sua risposta.

«Per me va bene. Non ho niente da spartire con gli Arcangeli. Grazie a Michele, mi ritrovo con un fianco perforato e per poco non sono morto»

«Tsk... mio fratello è sempre il solito idiota leccapiedi del superiore. Posso vedere la tua ferita?» Iax si tolse la maglia e le bende mostrando la ferita a Lucifero.

«Ti farà male, ma posso curarti velocemente, anche Damien è stato ferito da Michele. Se solo quell'Arcangelo da strapazzo capisse che io posso curate tutte le ferite che lui infligge forse smetterebbe di fare brutte figure, come le fa di solito» una luce argentata avvolse la ferita di Iax che si morse il labbro per non lasciarsi scappare un gemito di dolore, sentiva i poteri curativi di Lucifero invadergli il corpo come lava incandescente. Quella sensazione, però, durò poco perchè alcuni minuti dopo Lucifero terminò il suo lavoro e la ferita era sparita dal suo corpo.

«Grazie Lucifero» la voce di Iax era un sussurro, non immaginava che fosse così doloroso chiudere una ferita inferta da un Arcangelo, ma si domandava anche perché lui fosse stato cacciato molto prima della sua nascita dal Paradiso, aveva quasi intenzione di chiederglielo, però aveva molto tempo per farlo. Prima o poi si sarebbero rivisti e allora avrebbe potuto chiedergli cosa era successo.

«Di niente piccolo Iax, vi lascio da soli divertitevi » una luce maliziosa apparve nei suoi occhi facendoli arrossire imbarazzati.

Quando furono da soli Damien e Iax mangiarono tranquillamente e solo in quel momento l'ex – Arcangelo ebbe un idea, così si avvicinò a Damien e lo baciò mettendoci tutto l'amore che provava per lui.

«Perché questo bacio?»

«Per ringraziarti di avermi accolto in casa tua e aver chiesto a Lucifero di tenermi sotto la sua protezione» Damien arrossì imbarazzato, non sapeva bene cosa dire così annullò le distanze e lo baciò di nuovo.

«Ti amo, Iax»

«Ti amo, Damien... ti amo moltissimo. In questo periodo lontano da te mi sono sentito quasi morire, volevo starti vicino, volevo toccarti e baciarti, ma non potevo poi hanno scoperto tutto e adesso sono libero. Cacciato dal cielo si è vero, ma non importa perché adesso potrò amarti liberamente» con quelle ultime parole Iax si addormentò accoccolato sul petto di Damien che lo abbracciò stringendolo a se dolcemente. Un giorno il Demone gli avrebbe chiesto come fosse veramente il Paradiso, anche se sapeva da Lucifero che c'erano così tante regole del quali alcune molto stupide da tenere a mente che per via del suo carattere che odia le catene le avrebbe infrante già dal primo giorno senza pensarci un momento, meno male però che era nato demone. 

The love story of the Archangel Ian and Damien DemonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora