Capitolo 2

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Capitolo 2.

Ritornato a casa Derek si ritrovò davanti Peter: «Come si sente Stiles?»

«Per ora sta bene, ma non so per quanto durerà» rispose lui.

Peter ci pensò su per un attimo, ma poi disse: «Alla fine dovrai trasformarlo»

«Perché?» gli domandò lui.

Peter sorrise e rispose: «Perchè al termine di tutto questo sarai tu a dover scegliere»

Derek rimase in silenzio per diversi minuti, ma disse semplicemente: «Lo proteggerò e se lui vorrà diventare come me lo farò» detto questo lasciò da solo l'uomo e varcata la soglia di un altra stanza si lasciò cadere sul letto pensando al giorno in cui lui e Stiles avevano fatto l'amore, pensando a come risolvere tutta quella situazione anche se era certo che il ragazzo non avrebbe accettato di rinunciare a quel bambino.

Solo alle prime luci dell'alba riuscì ad addormentarsi.

Stiles si svegliò alle otto con la nausea ad infastidirlo per questo motivo si mise seduto sul letto stringendo le braccia attorno al petto. Derek non c'era mai in quei momenti per questo anche se con riluttanza lentamente si alzò dal letto e scese in cucina per mangiare qualcosa, ma appena aprì lo sportello del frigo la nausea si fece più forte che fu costretto a correre in bagno.

Rimase diversi minuti in quella stanza a vomitare. Rialzò il volto solo quando sentì qualcuno bussare alla porta: «Stiles, stai bene?»

«Sì, papà. È solo un po' di nausea» rispose lui.

L'uomo rimase un po' perplesso e disse: «Vuoi che chiami, Scott?»

«No, non importa...» rispose lui, ma pensava: Non è di Scott che ho bisogno, ma di Derek...

L'uomo sospirò e gli disse: «Vado a lavoro. Se hai bisogno di qualcosa chiama» detto questo lasciò il figlio da solo.

Stiles sospirò e dopo essersi ripreso si fece una doccia rinfrescante ed entrato in camera, con indosso un accappatoio, cercò dei vestiti puliti e si cambiò.

Sceso al piano inferiore prese le chiavi della jeep e uscì di casa chiudendosi la porta alle spalle, salì sul mezzo e lo mise in moto.

Durante il tragitto verso la destinazione che aveva scelto si fermò in un negozio e comprò una bottiglietta di thè.

Dopo aver pagato il conto risalì sul mezzo e raggiunse il luogo dove ormai viveva Derek, ovvero, un vecchio fabbricato abbandonato.

Stiles sceso nuovamente dal mezzo ed entrato nell'edificio fu accolto da Peter che senza dire mezza parola e senza permettergli di dire qualcosa lo condusse fino alla stanza del nipote che ancora dormiva.

Peter fece per andarsene, ma il ragazzo lo prese per il polso attirando la sua attenzione.

«Grazie...» disse lui sussurrando.

L'uomo sorrise per un attimo e lasciò la stanza.

Intanto Stiles preso coraggio si avvicinò al letto dove Derek dormiva ancora e gli sfiorò il braccio: «Sono io...»

Derek si mosse mettendosi su un fianco e lui sfilandosi le scarpe gli si distese vicino, nascondendo il volto contro il suo petto.

Quando mezz'ora più tardi Derek si svegliò del tutto, trovandosi Stiles tra le braccia ne rimase sorpreso.

Non immaginava che potesse essere sul serio lì, notando che stava dormendo decise di lasciarlo riposare ancora un po', ma aveva nascosto a Scott e a lui qualcosa d'importante.

That's ImpossibleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora