Se c'è odio c'è amore

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È da una settimana ormai che abito nella stessa casa di Dave, quando ci incontriamo,ci salutiamo o, (nella maggior parte dei casi) ci stuzzichiamo a vicenda.

Oggi è lunedì,e Candice è malata,mi tocca andare a scuola da sola, così mi metto la mia maglia con le palme e i pantaloni neri strappati,mi faccio una treccia e sono pronta per uscire.

"Dove vai così di fretta?" Mi chiede Dave con voce assonnata, aggiungendo uno sbadiglio alla fine della frase.

"Vado a scuola, dovresti farlo anche tu" rispondo io alludendo al suo petto scoperto e ai suoi boxer, è sempre la stessa storia. "Oh, aspettami,mi vesto e poi ti accompagno" dice non dandomi il tempo di replicare.

Dopo un paio di minuti esce dalla porta con i capelli spettinati e le mani nelle tasche dei pantaloni,si infila un giubbotto di pelle poi mi fa il suo solito sorriso e inizia a scendere le scale.

Siamo in macchina,con il vento tra i capelli e,una me terrorizzata dalla velocità con cui stiamo andando.

"Senti Mc Clark, potresti andare un po' più piano" lui sbuffa e rallenta "come desidera,piccoletta" "ti ho già detto mille volte di non chiamarmi piccoletta!" Esclamo arrabbiata "è per questo che lo faccio" ribatte facendo la sua espressione da conquistatore o,come la chiamo io,da scimmione.

Arriviamo davanti a scuola e vedo Britt avvicinarsi insieme alle sue solite amichette con un sorriso malizioso e compiaciuto.

"Ciao Dave,sempre con la novellina eh" dice guardandomi disgustata "già, perché non ci lasci in pace e non ci lasci andare" risponde seccato il ragazzo davanti a me "con calma" risponde Britt fingendosi addolorata dal comportamento di Dave. "Tiffany tiene una festa domani sera,e volevo avvisarti che,anche tu sei invitato" "grazie mille Britt ci sarò"risponde prendendo il mio braccio e portandomi in salvo prima che quella potesse farmi qualsiasi cosa.

"Ehi Violet!" Sento la voce ben nota di Candice alle mie spalle,"ciao Dave" prosegue la mia migliore amica, "ciao!ma non avevi la febbre?" Le chiedo io "infatti,ma mi è passata, è l'effetto della festa di Tiffany!" Dice entusiasta "non avrai intenzione di andarci?" Le chiedo preoccupata "perché no?" Dice il ragazzo dietro di me,Candice gli punta il dito contro e annuisce come per dargli ragione,io faccio una faccia spaventata e faccio per scappare al mio triste destino,ma,la mia amica mi blocca in tempo sotto lo sguardo compiaciuto di Dave.

"No" dico io subito,lei fa gli occhi dolci e annuisce lentamente "che ci sarebbe di male sentiamo?" Mi chiede Dave cercando di convincermi, "prima di tutto odio le feste,e,poi è la festa della amica della ragazza più odiosa che io conosca!" Rispondo secca "dai, rimaniamo poco, e,se succede qualcosa,ce ne andiamo" prosegue Candice con un sorriso a trentadue denti.

"Mettiamola così,io vengo,solo se viene pure Charlotte" "certo che viene!"esclama lei "l'hai convinta?" Chiediamo in coro io e Dave che ormai conosciamo bene come è fatta la piccola di casa Piper,la chiamiamo così visto che è la più piccola di quattro sorelle. "No, ma ci sto lavorando" risponde lei,la campanella suona e salutiamo Dave mentre entriamo in classe,ci sediamo nei soliti banchi e,dopo poco entra Charlotte,che,tenta invano di evitare Candice.

Il tempo trascorre velocemente,ed è ora di tornare a casa, purtroppo per me,Candice è riuscita a convincere pure Charlotte e,domani sera dobbiamo andare a casa sua per poi andare insieme alla festa.

Entro in casa stanca morta e mi butto subito sul letto,"sono a casa" urlo, oggi non ho compiti, quindi posso tranquillamente guardarmi un film,e così faccio.

All'ora di cena mangio tutto velocemente,i tortelloni ripieni della mamma sono un capolavoro,dopo essermi messa la camicia da notte bianca,essermi lavata i denti e la faccia, vado a letto,ma mia madre mi chiama dalla cucina.

"Violet potresti andare a buttare la spazzatura?" "Ma non mi vedi?" Dico indicando la mia camicia da notte e le pantofole a forma di coniglio "dai su,chi vuoi incontrare!" Continua lei "ha paura di incontrare il bel vicino" dice Margaret mettendosi in mezzo, io le faccio il dito medio,prendo la spazzatura e scendo.

Della serie mai na gioia,vedo davanti ai bidoni Dave a petto nudo come al solito,mi avvicino nella speranza che non si accorga della mia presenza,in fondo si fa in fretta a buttare via un paio di sacchi.

"Ma che bella camicia da notte che hai,e le pantofole,sono veramente uno spettacolo!" Dice ridendo,il mio piano non ha funzionato, "molto spiritoso,poi,tu sei l'ultima persona che mi può dire qualcosa!" Esclamo arrabbiata, imbarazzata e rossa come un pomodoro.

"E perché?" Mi chiede con il sorriso ammaliatore, "perché esci a petto nudo,nella speranza di incontrare qualche ragazzina indifesa pronta a dartela" rispondo io mordendomi il labbro,"come te quindi?" Chiede facendo una risatina amara,lo guardo ad occhi sbarrati e faccio per andarmene,ma lui mia afferra il polso sinistro.

"Non ribatti perché sai che è vero"continua,io spalanco la bocca e digrigna i denti facendolo ridere,poi torno alla normalità e al mio solito autocontrollo,"penso che mi fai schifo" dico incrociando le braccia, "penso che ti farò impazzire" dice prendendomi il mento e dandomi un leggero bacio sulla guancia.

Lo guardo andare via,non posso smettere di guardare i suoi addominali,mi tocco la guancia ripetutamente e,sorrido spontaneamente, "ti ho visto!" Urla lui,che,a quanto pare è rimasto a spiarmi, "puoi farti gli affari tuoi qualche volta?!" Lui ride e io lo raggiungo,saliamo le scale e apriamo la porta, "buonanotte piccoletta" mi dice sorridendo,lo faccio anche io "buonanotte scimmione" poi entriamo.

Vado in camera e mi lancio sul letto,ma invece di sentire il morbido del materasso, sento le ossa di qualcuno,mi alzo e vedo Margaret spiaccicata,mi scappa da ridere e lei fa una faccia incazzata ma poi le passa.

"Che ci fai tu qui?" Le chiedo riprendendo il respiro, "ti aspettavo" risponde con una strana faccia, "perché?" "Non credo che a buttare la spazzatura ci si possa mettere così tanto" "dove vuoi arrivare?" Le chiedo,sto per perdere la pazienza, "con la lingua spero!" Esclama alla fine la mia pazza sorella, "ma sei matta?!" "Mi rispondi?" Chiede lei con nonchalance, "non è successo niente a parte una delle solide litigate" le rispondo, "ok,ma quando vi decidere a farlo?!" "Esci subito!" Le ordino io, mantenendo comunque la calma,"se c'è odio c'è amore" dice lei chiudendo la porta,rifletto un attimo sulla frase appena detta da Margaret,dopo poco però la metto tra le frasi senza senso, eppure, perché continuo a ripeterla nella mia testa? Fortunatamente mi addormento e non ci penso più,domani ci sarà la festa e sono estremamente in ansia.

Ehi, è da un po' che non scrivo, questo capitolo è abbastanza semplice,ma poi ci sarà la festa! Secondo voi andrà bene? Dove c'è Violet ci sono comunque guai!
Lisatoschi

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