La grammatica dei sentimenti

Puzzle.

I puzzle sono strani. Ogni pezzo è unico, ogni pezzo è destinato a unirsi con altri pochi pezzi. Non c'è da meravigliarsi se pensiamo che molti ragazzini, molte coppie utilizzano il puzzle come simbolo, come unione. Come unione di una cosa che neanche loro riescono a descrivere.

Chi è adesso il tuo puzzle?

Anche tu l'hai usato, anche tu eri innamorata e anche tu volevi essere solamente il suo pezzo. È una cosa bellissima questa, ma per mia fortuna non è così. Per mia fortuna tu adesso sei mia, e lo sarai per sempre. Si, sono egoista, mi piace esserlo, soprattutto con te.

So che ti vuoi staccare completamente dalla tua storia passata, come se non ti toccasse più ma sappiamo entrambi, e anche bene che ti toccherà sempre.

Non devi dimenticarla, fa parte di te, fa parte di quello che sei oggi ed è importante tanto. So bene che non eri felice con l'altro ma nonostante ciò con lui hai condiviso una parte di te, una parte importante di te. So bene che se tornassi indietro molte cose non le faresti e ammetto che molte cose vorrei che io fossi il primo. Molto spesso ti chiedo dove sei stata tutto questo tempo, ma so benissimo dov'eri. Eri in un posto a me sconosciuto, nell'anima di un'altra persona. Ma l'importate è il presente, l'importante e che adesso tu sei immersa nella mia anima, immersa nei miei occhi che finalmente brillano. Mi ricordo un aneddoto tuo e di tua mamma riguardanti i tuoi occhi, i tuoi occhi spenti. Mi è difficile pensare ai tuoi occhi in questo modo. Sono strani i tuoi sai? Cambiano colore e non in base alla luce, ma in base alle persone.

Se guardi una persone che non ti sta simpatica, che odi, i tuoi occhi sono scuri, ma se guardi una cosa che rientra nel tuo cuore, iniziano a brillare.

Ecco tu mi fai sentire spendente ogni volta che mi guardi.

Non so come ho fatto tutto questo tempo senza guardarti, senza essere fissato.

Gli occhi, in particolare i tuoi, sono come i puzzle.

I miei combaciano solo con i tuoi.