A volte un palloncino scoppia,
La vita rallenta e inizio a ricordare
Che in hotel ho preso una doppia,
Ed è difficile da soli camminare
Senza che nessun altro sappia
Se arrivo a un bivio che non so aggirare:
Lame ghiacciate che spezzano gli sguardi,
Della mia giacca non so che fare,
La lezione imparo quando ormai fa tardi.
Altro non resta che buttarmi
Nel vuoto boato dei miliardi
Di coltelli con cui curarmi,
Fuggire dalla mia prigione
Con quegli occhi a torturarmi
Mentre abbraccio un'illusione
Sono uno spaventapasseri abbandonato
In ormai arida piantagione
Come un bambino a cui cade il gelato
Ai gusti di come e perché.
Dal mio mondo avvelenato.
Raccolgo ciò che resta di me.
Poi tu appari all'improvviso
"Ti va di prendere un caffè?"
Già impresso è quel sorriso,
Di nuovo la strada si sdoppia...
E stavolta tutti avviso:
A volte un palloncino scoppia.
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Criptopoetica
PoetryPoesie dai mille significati in un viaggio alla scoperta dell'ambiguità del messaggio. È giusto definire la casualità come tale? Il nonsenso, da una soggettività esterna, potrebbe essere un messaggio di grande significato. Un totale abbandono di r...