A volte un palloncino scoppia

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A volte un palloncino scoppia,

La vita rallenta e inizio a ricordare

Che in hotel ho preso una doppia,


Ed è difficile da soli camminare

Senza che nessun altro sappia

Se arrivo a un bivio che non so aggirare:


Lame ghiacciate che spezzano gli sguardi,

Della mia giacca non so che fare,

La lezione imparo quando ormai fa tardi.


Altro non resta che buttarmi

Nel vuoto boato dei miliardi

Di coltelli con cui curarmi,


Fuggire dalla mia prigione

Con quegli occhi a torturarmi

Mentre abbraccio un'illusione


Sono uno spaventapasseri abbandonato

In ormai arida piantagione

Come un bambino a cui cade il gelato


Ai gusti di come e perché.

Dal mio mondo avvelenato.

Raccolgo ciò che resta di me.


Poi tu appari all'improvviso

"Ti va di prendere un caffè?"

Già impresso è quel sorriso,


Di nuovo la strada si sdoppia...

E stavolta tutti avviso:

A volte un palloncino scoppia.

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