"Ma non è possibile! Un altro semaforo rosso?"
La giovane donna scuote il capo esasperata , per poi pigiare con energia il dito sulla levetta del clacson.
" BEEP , BEEP"
" Ma insomma! Ti serve un caffè? Stai ancora dormendo ?" sbotta infastidita.
Guarda l'orologio sul cruscotto, ore 8:49 .
" Potrei ancora farcela se questo imbranato si muovesse e trovassi subito parcheggio, eccolo!"
Frena bruscamente e lo stridio di gomme sull'asfalto fa sobbalzare un'anziana signora che passeggia tranquillamente sul marciapiede accanto con un cagnolino di piccola taglia, che, irritato, inizia ad abbaiare con voce stridula.
Ingrana la retro ed effettua un parcheggio da manuale, spegne il motore e raccoglie velocemente la borsa per scendere dall'auto.
Dalla parte opposta della strada un adolescente che sopraggiunge con passo molleggiato e cuffie nelle orecchie, jeans troppo larghi, cappellino con visiera e una t-shirt di un complesso dal nome impronunciabile si volta per osservarla dalla testa ai piedi , sembra che voglia farle una radiografia.
Lunghi capelli scuri dal taglio scalato ricadono in morbidi boccoli fino a metà schiena, occhi scuri messi in evidenza da una riga nera ben delineata con l' ayleiner , naso piccolo e labbra carnose ma non eccessive ricoperte da un leggero strato di gloss trasparente.
La pelle è abbronzata e il fisico tonico è valorizzato da un abito corto Desigual nero con inserti colorati, il tutto completato da una borsa rossa , e da un paio di sandali neri dal tacco vertiginoso.
Si dirige con passo sicuro verso la libreria storica del quartiere.
Ha quasi raggiunto la porta d'ingresso quando si avverte una melodia meccanica a volume altissimo, la ragazza si blocca, assume un'espressione contrariata ed inizia a cercare febbrilmente all' interno della borsa sbuffando.
Dopo qualche secondo di strazio per i timpani dei passanti, riesce finalmente ad agguantare il telefono, trascina l'icona per rispondere e lo poggia nell' incavo della spalla , inclinando la testa di lato per mantenerlo in equilibrio mentre cerca di richiudere la borsa
< Pronto! >
risponde con tono infastidito.
< Si mamma, ok. Si, sono appena arrivata >
pausa
< Si mamma, possiamo parlarne più tardi? >
Altra pausa mentre alza lo sguardo al cielo e sospira rumorosamente
< Mamma, va bene. Sono in ritardo per il colloquio, devo andare ti richiamo dopo! >
Ma non riaggancia, si limita ad ascoltare con un'espressione esasperata, poi, con un tono di voce molto alto scandisce
< T I C H I A M O D O P O!>
E riaggancia, per poi riporre velocemente il cellulare, agguantare la maniglia della porta e fare forza per spingerla.
L'uscio non accenna ad aprirsi e lo sguardo da esasperato ed annoiato diventa dubbioso, sino a quando non nota un cartello esposto.
" PP Library – Suonare il campanello alla vostra destra . Grazie "
Segue le istruzioni ed un fastidioso ronzio annuncia l'apertura meccanica dell'uscio e si avventura finalmente all'interno.
Il ragazzo sul marciapiede opposto, si concentra nuovamente sulla musica e riprende il suo cammino.
SPAZIO AUTORE
Come promesso , ecco a voi la prima puntata.
Attendo commenti e/o stelline e vi ricordo che la storia è pubblicata anche sul blog www.ourfreetime.it
Gli aggiornamenti previsti sono il giovedì qui e il venerdì sul blog.
Questo racconto è un'opera di fantasia.
Personaggi , eventi e luoghi citati sono invenzioni dell'autore e hanno lo scopo di conferire veridicità alla narrazione.
Qualsiasi analogia con fatti, luoghi e persone,è assolutamente casuale
STAI LEGGENDO
Le avventure di Mimì , Cocò e Bubù
HumorBreve racconto leggero ed umoristico a puntate settimanali . Seguite le piccole disavventure quotidiane di tre giovani donne alle prese con clienti e datori di lavoro un pò sopra le righe!! Per strapparvi un sorriso !