capitolo 3

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Il giorno dopo lo vidi entrare in classe prima di me, gli passai a fianco per andare a sedermi.
-"Buongiorno Hellen"- disse lui-"Buongiorno Liam"- "Liam??? Da quando mi chiami in questo modo?"-"Da oggi"- risposi. Misi la mano nella tasca della mia cartella e ne estrassi dei soldi. -"Tieni... è il tuo resto ... insomma... quello di ieri"-dissi-"Non...  dovevi.... ehmm... Grazie"-rispose.
In quel momento entrò il maestro assieme al preside della scuola, parlottavano guardando me ed altri miei compagni. A fianco a loro c'erano delle spille raffiguranti una stella a 6 punte.
-"Da oggi - inizió il preside- Gli alunni Hellen, Margareth, Alex, Heinzi e Anton, dovranno indossare assieme alla propria divisa, queste spille. Che stanno ad indicare di quale razza impura fate parte. Dovrete portala sempre, fuori e dentro l'istituto. Sarà un modo per riconoscervi"-
-"E a quale 'razza impura' apparteniamo?" Chiesi io con il mio solito modo arrogante-
-"Signorina si controlli"- disse il maestro
-"Hai anche il coraggio di chiederlo?-disse il preside- Coloro che sono stati nominati, fanno parte della razza ebrea... voi schifosi ebrei, VENITE SUBITO QUI ED INDOSSATE LA SPILLA"- urlò-
-" Non mi abbasseró mai a tanto... sono solo ebrea, non un animale. Inoltre, l'unica persona "schifosa" qui è lei. Signor preside"- alla mia risposta egli cambiò espressione alzò un pugno e urlò:-" LURIDA EBREA"-
Stava per colpirmi ma Liam si alzò di scatto e fermó il suo braccio.
-"Non le sembra di esagerare. Preside??"-disse Aliam- "non ammetteró un altro comportamento simile,se succederà di nuovo avvertiró mio padre dell'accaduto. Le rinfresco la memoria: è mio padre che mantiene questa struttura donando soldi per migliorarla... ed è mio padre colui che da a voi insegnanti aumenti ed incentivi vari... Non vorrete mica... finire per strada?"- alle sue parole il preside si ricompose e se ne andò tirando un occhiata sinistra a tutti noi.
Il padre di Aliam era un nobile rispettato da tutti, era un uomo degno del suo nome. Non discriminava nessuno, ricchi o poveri a lui non interessava. Per lui gli uomini erano tutti uguali
-" Hellen, ora ti prego di indossare la stella. È la legge che lo ordina"- disse con gentilezza il maestro.

Hellen: Il Tempo Del Fiume RossoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora