capitolo 4

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Col passare dei giorni i nostri compagni iniziarono ad evitare  noi "razza impura".
Un pomeriggio io e Margareth tornammo a casa insieme
-"Hellen... ti sei accorta che le altre ragazze ci evitano? A dir la verità tutti ci evitano"- disse lei preoccupata-        "Come potrei non accorgermene...quando passiamo parlottano alle nostre spalle"- risposi. Ci fu un attimo di silenzio. Pensai che era da tanto che non trascorrevo una giornata con Margareth.
-"Che ne dici se questo pomeriggio vieni a casa mia e facciamo dei biscotti??- proposi- oggi non sono di turno alla pasticceria perciò ho un po' di tempo libero... se ti va di venire..."   -"MA CERTO!!! AVEVO PROPRIO VOGLIO DI BISCOTTI"- rispose Margareth entusiasta- "Magari potrei regalarne alcuni ad Aliam"- continuò lei. -"Mmm... se la mettiamo così, dobbiamo comprare del cioccolato"- dissi- So che lui ne va matto"-
-"E come fai a saperlo?-rispose Margareth guardandomi come per dire 'uh uh non dirmi che ti stai interessando a lui'. Per evitare l'argomento cambiai discorso.
-" Ci vediamo a casa mia alle 4"-dissi-
-"SISSIGNORA"- rispose Margareth scherzando.
Continuai il tragitto da sola, stavo pensando a quale tipo di cioccolato comprare per i biscotti quando improvvisamente sentii una voce chiamarmi: mi voltai ed era Aliam.
-"HEYYYY!!! HELLEN ASPETTA"-
-"Aliam che ci fai qui? Casa tua e dall' altra parte della via-
-" Sì lo so, ma devo... devo... compare il pane"- disse imbarazzato.
-" E così devi comprare il pane? Mmm... e dimmi un po'... ti sei accorto che il forno è esattamente dietro casa tua?"- chiesi ridacchiando-
-"Ah... ehmm... chissà come mai non me ne sono mai accorto"- rispose-" Beh... ora tornare indietro servirebbe a poco quindi... ti accompagno a casa. Anche perché ormai le strade sono piene di militari, non mi fido a lasciarti sola,è pericoloso. SOPRATTUTTO per una 'Signorina sempre No' come te"-
-"Non dico sempre No a tutto"- risposi-"Fonti dicono il contrario"- disse lui- "Ti propongo una sfida: se riesco a prenderti prima che tu arrivi a casa , accetterai una mia richiesta. Vietato rifiutare"-
Ci pensai per qualche secondo-" Ci sto"-
-" Perfetto... si inizia tra 3..2.."-
-" La sfida è già iniziata!!"- dissi io iniziando a correre-
Il fatto che abbia cominciato a correre prima, non lo definirei 'BARARE' ma più... avvantaggiarmi iniziando in anticipo. Ero in vantaggio ma poco prima di arrivare a casa lui mi raggiunse. Mi afferrò per il braccio e mi portó al petto stringendomi a sé, riuscivo a sentire il suo calore oltrepassare il mio corpo, mi guardava dritta negli occhi. Il mio cuore inizió a battere forte. Eravamo così vicini. Volevo che il tempo si fermasse, volevo che quell'istante non finisse mai. -"Ti ho presa"- disse lui lasciandomi andare -" Ora dovrai accettare una mia richiesta"-
-" Ehmm... s..si... io...ehm... credo sia così"- non riuscivo ad aprire bocca.
-"Bene... la mia richiesta è.... che tu domani esca con me, ricorda, vietato rifiutare. Domani, di fronte al parco, alle 6. Ti aspetto"- corse via lasciandomi li, immobile, fissa a guardarlo andare via. Iniziai a sentire una strana sensazione allo stomaco.
Ormai ero sicura cosa causasse quegli strani sintomi: non c'erano dubbi,  il mal di stomaco, quell' ondata di calore che avevo sentito stando tra le sue braccia.... era indubbiamente influenza.

Hellen: Il Tempo Del Fiume RossoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora