Stanotte e tornato papà e ha detto che oggi pranzeremo insieme...
Gli ho detto che deve accontentarsi della mensa perché in questa settimana ho un esame di economia e non posso perdermi nessuna lezione.
Sono felice e da tanto che non pranziamo insieme e voglio vestirmi carina.
Indosso un vestitino bianco con dei fiorellini piccoli un cardigan nero e le dottor Martins.
Scendo in cucina do un bacio a tutti con la promessa di rivederci per pranzo.
Oggi papà e Leo passeranno la mattinata da uomini.
Arrivo in facoltà e vedo gli altri che mi salutano e li raggiungo.
"Buongiorno a tutti" "buongiorno" rispondono in coro tranne ovviamente Jacob che fa un cenno con la testa...sbruffone.
Steven mi da un bacio in fronte e mette un braccio sulle spalle "come siamo carine oggi...a cosa è dovuto queste gambette di fuori" gli do una gomitata e mi fa la linguaccia "oggi dopo un mese riesco a pranzare con papà " e sorrido, steven mi scompiglia i capelli e io lo spintono e lui mi in trappola tra le sue braccia e gira su se stesso "la smettete con queste puttanate di prima mattina...e cazzo mettila giù tra un po' posso dire il colore delle sue mutande" dire che divento rossa e dire poco...poi però mi incazzo "ma tu chi diavolo sei per ordinare a qualcuno di mettermi giù??" Mi stacco da Steve e mi avvicino allo stronzo con le mani sui fianchi...Jacob alza un sopracciglio e ghigna ,torreggia su di me per quanto è alto "parli troppo te lo ha detto mai nessuno ragazzina?" "È tu troppo poco ma quando lo fai sbagli sempre " "ti consiglio di fare meno la civetta" sussurra abbassandosi vicino al mio viso in modo tale da poterlo sentire solo io "Io? Civetta?? Ma chi ti credi di essere...e io faccio quello che voglio" "non farmi incazzare...civetta" mi beffa "come ti incazzi ti scazzi e smettila di chiamarmi così " "modera i toni...ah e belle le mutandine rosa" mi soffia in faccia e va via facendo cenno agli altri di seguirlo.
Il suo alito sa di vigorsol e tabacco...qualcosa di molto eccitante che mi fa deglutire e avvampare.
Mi giro e Mel fa facendo delle facce poco carine "Mel " "Tu e mio fratello siete molto...Umm...affiatati" "SMETTILA...Non ci meniamo solo perché siamo uomo e donna" "credo che a jac non piacciano gli atteggiamenti di Steve " "ma smettila lo fa anche con te e non dice niente" "appunto Luz...gli da fastidio con te...ci vediamo dopo" e mi lascia lì.
No a lui piace darmi il tormento non gli da fastidio come si comporta Steve.
Vado in aula. Penso al suo alito sul mio viso ,può sembrare una cosa schifosa ma il suo alito sa di buono...sa di un qualcosa che vorrei sentire sempre.
Dopo cinque ore di interminabile lezione esco dall'aula e mi squilla il telefono ...papà
"Hola...sei già qui??" "Lo Siento...mi amor(mi spiace amore) ma sono dovuto partire per Los Angeles e..." sbuffo e chiudo gli occhi "dov'è Leo?" Chiedo fredda "mi amor" "leo" sussurro "è con la tata...torno domani e poi riparto così riusciamo a fare una cena" deglutisco per non piangere e per non farmi sopraffare dal nervoso "non tornare tanto ho degli impegni o..ora devo andare" non gli lascio tempo di rispondere che butto giù.
Vedo i ragazzi e mi avvicino ,prima asciugo una lacrima solitaria...Mel la vede e mi guarda per chiedermi cosa succede ma faccio di no con la testa.
Metto il mio miglior sorriso e mi avvicino a loro ma Mel non da tempo a nessuno di salutarmi che mi trascina in mensa e parla fitto fitto "tuo padre ?" "Si è dovuto andare a Los angeles" " mi dispiace" "non devi ci sono abituata".
Prendiamo due vassoi e io prendo un po' di verdura e una mela ,mentre Mel la pizza che fa gola anche a me...ma non posso.
Ci sediamo al tavolo ma abbiamo un ospite una ragazza bionda sulle gambe di jacob.
"Allora il signor torres" chiede poule...mi mordo le labbra e Mel gli tira un calcio sotto al tavolo "è dovuto ripartire " guardo il mio piatto e inizio a giocare con il cibo.
La stronzetta prende parole "pranzi ancora con il papino?" Respira Luz...la guardo fissa negli occhi...uno sguardo freddo vuoto,poi la guardo da testa a piede ghigno e scuoto la testa senza dire niente.
Solo per fargli capire quando siano inutili questi atteggiamenti liceali e quanto inutile lei sia.
Ma ovviamente non ha letto il mio sottile avvertimento di farsi i fatti suoi "cos'è tua madre l'ha cacciato di casa perché altamente cornuta e lui è costretto a viaggiare per vederti?" Mi si gela il sangue.
Mel mette una mano sul mio braccio.
Noto che tutti sono rigidi e trattengono il respiro.
Abbasso lo sguardo perché una piccola lacrima è scappata al mio controllo.
Punto gli occhi nei suoi e poi ghigno malignamente "la tua bocca è larga come i cancelli del college...capace di fare entrare cani e porci. Prima di parlare dei miei genitori con quella boccaccia pulisci le gocce di sperma dell'ultimo cazzo che hai succhiato...puta!" E mi alzo elegantemente lasciandola a bocca aperta... "wow" sussurrano i ragazzi.
Sorrido do un bacio sulla fronte a Mel e vado via.
A me non da fastidio parlare di mia madre ,non mi fa nemmeno male ma nessuno e dico nessuno deve parlare male della mia famiglia.
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Amore Bugiardo #wattys2018 (CARTACEO)
Roman d'amour#1 storie d'amore (COMPLETA) Questo libro è stato scelto da una casa editrice,verrà presto pubblicato. Per maggiori informazioni seguite la pagina instagram: chicca._.20 Di solito descrivo molto le mie storie ma non stavolta. Questa storia vi farà...