Capitolo 4

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Capitolo 4.

Poco dopo Vegeta preparò quello che gli sarebbe servito per partecipare agli allenamenti con Goku. Quando furono pronti e il piccolo ebbe salutato i genitori, uscirono dalla Capsule Corp. proprio in quel momento una vecchietta stava camminando per il vialetto e si voltò a guardare Goku, ne rimase per un attimo sorpresa prima di sorridere ed esclamare: «Nonno Goku!» per un attimo solo l'uomo ne rimase sorpreso: «Pan?» la vecchietta annuì e Goku sorrise aveva bisogno di risposte e lei era l'unica a potergli dire la verità che stava cercando, così le chiese: «Sai come sono morti gli altri?» la donna abbassò il volto quello era il suo senso di colpa più grande non aveva fatto niente per aiutare gli amici: «Mi dispiace moltissimo, non ho potuto fare niente. Vegeta, mi ha protetto... Il nemico era troppo forte, ma alla fine sono riusciti a batterlo sacrificandosi...» Vegeta vedendo la tristezza negli occhi di Goku lo prese per mano, poteva fare solo quello per aiutarlo al momento: «Goku, hanno salvato la terra. Era una giusta causa...» l'uomo sorrise per un attimo il piccolo vicino a lui aveva ragione: «Grazie Vegeta...» quelle parole gli fecero davvero piacere.

Il piccolo però era impaziente di iniziare ad allenarsi con quell'uomo, più grande e forte di lui: «Possiamo andare ad allenarci Goku?»

Goku annuì prima di rispondere al bambino: «Certo, andiamo. Pan mi dispiace non poter restare, ma ho trovato un combattente che ha bisogno di allenarsi» Pan annuì e lasciò andare i due ad allenarsi. Appena raggiunsero il luogo di allenamento Vegeta ne rimase sorpreso, non sapeva dove Goku lo avesse condotto, ma dal suo sguardo capì che era un luogo importante così gli chiese: «Dove ci troviamo Goku?» l'uomo sorrise divertito: «Questo è il luogo dove mi sono scontrato la prima volta con il principe dei Saiyan...» Vegeta annuì e posò la borsa che si era portato dietro su una sporgenza rocciosa: «Iniziamo?» l'uomo annuì e poco dopo il loro scontro iniziò.

Goku si trovò subito in difficoltà, Vegeta era forte nonostante all'inizio si fosse trattenuto capì subito che il piccolo faceva sul serio anche lui fece lo stesso, ma quando il suo colpo prese in pieno il bambino si preoccupò e vedendolo cadere lo sorresse: «Stai bene?» era preoccupato per la sua salute, ma il piccolo sorrise: «Sto bene è solo un graffio» il suo braccio sanguinava copiosamente,

Goku sorrise e recuperando delle bende dalla borsa del piccolo gli medicò la ferita: «Forse ho esagerato...» Vegeta scosse la testa: «Mi piace un allenamento come questo...» sorrise sereno, la ferita al braccio gli faceva male, ma non più di tanto.

Il Saiyan disse: «Per ora ci fermiamo un po' Vegeta...» il bambino lo guardò sorpreso prima di rispondergli: «Non voglio fermarmi adesso...» Goku sorrise, il piccolo era davvero uguale al suo Vegeta in tutti i modi e i gesti che compiva e gli disse: «Continuiamo, ma se il braccio ti fa molto male, me lo dici e ci fermiamo» Vegeta sorrise e annuì e ripresero ad allenarsi.

Solo nel tardo pomeriggio il loro scontro terminò, Goku aveva memorizzato i punti deboli della difesa e degli attacchi del piccolo Vegeta, il giorno dopo si sarebbero dedicati al perfezionamento di quei punti. «Goku ho fame...» l'uomo sorrise e disse: «Allora possiamo andare a casa mia» Vegeta annuì e riprese il borsone, poco dopo Goku lo prese in braccio e si teletrasporto nella vecchia casa ormai si poteva dire vecchio rudere dove aveva vissuto moltissimi anni prima con la moglie Chichi e i suoi figli Goten e Gohan.

Il bambino notando l'abitazione fatiscente disse: «Credo che avrà bisogno di essere ristrutturata» Goku sorrise e entrò in casa dicendo: «Sì, va rimessa a nuovo sembra esserci passato un tornado sopra...» quello non era importante al momento, il piccolo Vegeta aveva bisogno di un bagno caldo e di mangiare poi doveva andare a letto e dormire un po'. Goku preparò tutto l'occorrente per far si che Vegeta potesse farsi un bagno caldo e mentre il piccolo si lavava lui andò fino al fiume dove in pochi minuti catturò un pesce enorme.

Tornato alla casetta, il piccolo Vegeta guardava il cielo stellato avvolto in un enorme asciugamano bianco e Goku non resistendo gli domandò: «Ti piace il cielo stellato?» il piccino si voltò a guardarlo, non si era accorto che era tornato: «Sì è bellissimo... quella è la cena?» domandò il piccolo sorpreso. «Sì, è la cena. Ti piace il pesce vero?» Vegeta arrossì leggermente imbarazzato e rispose sommessamente: «Sì mi piace» Goku sorrise e gli accarezzò i capelli prima di sistemare il pesce sul fuoco e lasciarlo cucinare. Si mise tranquillamente seduto e Vegeta avvolto nel suo asciugamano andò a sedersi tra le sue gambe poggiando la testa contro il suo petto, per un attimo solo Goku ne rimase sorpreso, ma poi lo strinse a sé in un caldo abbraccio: «Non hai freddo Vegeta? Forse è il caso che ti vesti...» Goku si sentiva un po' in imbarazzo, era la prima volta che si ritrovava in una situazione del genere, era come se Vegeta fosse diventato un po' più romantico. Il piccino però sentiva davvero il bisogno di restare tra quelle forti braccia per un po' così sommessamente gli chiese: «Posso restare ancora un po' qui?» Goku sorrise e disse: «Va bene. Adesso mangiamo qualcosa e poi andiamo a dormire, sarai stanco» il piccolo annuì e dopo aver cenato si addormentò tra le braccia di Goku. L'uomo tenendolo stretto lo portò dentro casa e lo distese sul letto, il piccolo però non aveva allentato la presa sui suoi vestiti, così senza svegliarlo si liberò da quella presa e gli mise il pigiama prima di togliersi i vestiti che aveva usato per l'allenamento del giorno e mettersi così sotto le coperte stringendolo in un caldo abbraccio. Questa volta non si sorprese quando il piccolo Vegeta si avvicinò di più a lui nascondendo il volto contro il suo petto sospirando nel sonno soddisfatto dal sentire quel calore vicino a lui, che gli trasmetteva amore e protezione.       

Sono solo se tu non sei con meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora