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Mi guardavano tutti a scuola, le voci giravano e le persone più capivano male più modificavano l'accaduto, lei diceva "A" lui diceva "B" e io dicevo "caspita!!"...
Si perché alla fine le voci a scuola e in città dicevano che io lo avevo colpito con il libro di matematica e a lei l'avevo " impiccata "
<che palle> escamai!
Direi sicuramente che certa gente andrebbe applaudita in faccia con due mattoni!
Molti mi soprannominavano
"l'assassina cornuta" altri solo la "cornuta"...
In classe nessuno quel giorno si sedette  affianco a me, perché le mamme dissero alle figlie e figli di con considerarsi fino un pó o almeno finché la situazione non si sarebbe risolta, all'ora di pranzo ero sola persino al tavolo, in verità andai nel tavolo dei secchioni e Jimmy con tanto di coraggio parlò e disse " credo che lì ci sia un mio amico andiamo", lui non aveva amici pensai addirittura loro mi vogliono lontana.
Mentre mangiavo la  pasta scotta della mensa un ragazzo si stava avvicinando verso di me, era Lucas, si sedette davanti a me, mi prese la mano e mi disse:
L-senti, io ti credo lo giuro!
B- il fatto è che tutti credono che sia un'assassina cosa che non è assolutamente vera!
L- senti io per te ci sarò sempre, sai le mie amiche non credono queste cose, hanno dato solo della troia alla tua migliore amica ti da fastidio!?
B- l'unica cosa che mi infastidisce è il suo nome, ogni volta che lo sento provo sensazioni di tristezza e di rabbia, forse provo di più nervoso, ma allo stesso tempo ho il cuore pesante! Io...io...non... Non lo so...
L- calma calma! Ora prendi il tuo pranzo e vieni con me a mangiare nel mio tavolo!!

Andando nel tavolo un flashback mi risconvolse le idee, vedere ancora quei due nel letto mi fece avere un pianto isterico davanti a tutti, e così scappai dalla mensa e mi rifuggiai in bagno a piangere.
Lucas non poteva entrare nel bagno delle donne e quindi mandò la sua amica Alison.
A- toc-toc  hey, sei qua dentro??
B- (piangendo disse) chi...chi sei?
A- sono un'amica di luchi esci dai!

Con gli occhi gonfi e rossi uscii dal bagno.
A- senti ascolta! Lo so come ti senti sai ci sono passata anche io, so che sei forte lo so davvero! Ti ho visto fare cose che non mi sarò mai aspettata quindi ora asciugati queste lacrimucie che sei forte! Chiunque dovesse infastiditi ci penso io.
Andando nella mensa la troia della scuola si avvicinò a noi con il suo gruppetto di galline addomesticate e disse:
Troia-"Ohhh beaa quindi sei cornuta o vedova? Non puoi più farti il tuo ragazzo?? Oh aspetta le troie come te si fanno tutti... Ahahh niente astinenza e niente
nostalgia!!

Il nervoso mi stava salendo, ai NOH pensai stavo per rispondere!!! Tanto che lo feci!!!

B- in fondo in fondo sono troia come a te, cioè, beh io non sto dicendo che sei troia, dico solo che la porta di casa mia ha sbattuto meno di te...
Amiche galline- aiaa...
Realizzata me ne andai con Alison e la troia rimase lì a crepare e realizzare la sua troiaggine.

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