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Non la presi male, la presi malissimo, dovermi trasferire e cambiare totalmente vita, ma crearne una nuova, nuovi amici, nuova scuola, nuova casa....
Un pomeriggio andai a casa di sara per dirgli che mi dovevo trasferire e andare a vivere a new York, sara è la mia migliore amica, e compagna di classe e banco, come una sorella per me, ci definiscono "sorelle diverse", lei bionda con gli occhi scuri, io capelli scuri e occhi chiari, eravamo le più belle belle della 2°D,del liceo linguistico.... Avevamo soprattutto sei soprannomi, a sara la chiamavo fagotto, e lei mi chiamava bibi (perché mi chiamo Beatrice).
Ormai erano 15 anni che ci conoscevamo, avevamo molte cose in comune... Lo sport, i gusti per i ragazzi... Il sabato sera passavamo tutto il giorno assieme, lei rimaneva a casa mia a dormire e ci guardavamo un horror, ci aiutavamo molto nei compiti e ci prestavamo sempre i vestiti.
Avevo tanta paura, non volevo dirle "mi devo trasferire", volevo dirle "usciamo"?", ma purtroppo dovevo farlo, mi sarebbe mancata tantissimo lei è sopratutto la nostra routine del sabato....
Dopo cinque minuti arrivai a casa di sara, dopo aver fatto un respiro profondo mi decisi a suonare quel campanello che avrò suonato circa 1000000000 di un volte, quella forse sarebbe stata l'ultima, dopo 5 secondi, ma apre la porta la signora henderson e con aria triste mi disse:-non le ho detto nulla, la chiamo...
Dopo poco sara scese dalle scale come un lampo e venne ad abbraciarmi dicendomi:-ciao bibi mia.
Bea:-ti devo dire Una cosa...
Sara:- cosa...? Hai un'aria triste.. Tutto bene?
Bea:-mi... Mi devo trasferire a new York, la fabbrica dove lavora mio padre chiuderà tra una settimana, e mio padre e riuscito a trovare la oro solo a new York...
Sara mi guardava incredula, aspettando forse una mia risata....
Una lacrima le scese dall'occhio sinistro, il suo sguardo cercava di dirmi "dai era uno scherzo!" di ma invece diceva "mi dispiace".
Il clacson della macchina di papà spezzò il momento di addio e io diedi l'ultimo abbraccio a sara, confortandola le dissi dai torno d'estate.

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