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«Perché ci state mettendo tanto?»
La domanda di Mannor aveva un tono volutamente calmo, ma Terfer sapeva che era tutta una finta.
«Mio signore, è un'operazione che dobbiamo svolgere con grande cautela...cominciano ad esserci sguardi indiscreti e come può ben immaginare, ci sono molti che oppongono strenua resistenza... e non parlo dei soli utilizzatori. Altri non vedono di buon occhio le nostre azioni...anzi...»
«Anzi cosa?» lo intimò Mannor
«Anzi...farebbero di tutto per contrastarci. Al momento questo status quo, favorisce una stabilità ai più e la cosa è vista molto di buon occhio. Quello che stiamo facendo può modificare l'ago della bilancia e questo...»
La puzza che si respirava in quella cella era indicibile. Perché l'aveva portato in quel posto così nascosto nel castello?
«Mio fedele Terfer...» cominciò il Lord «sono una persona relativamente ragionevole.» l'uomo si avvicinò ad un calderone dove stava arroventandosi una spada di ferro.
«Ma pretendo che si faccia esattamente quello che dico. Quando lo dico.»
«Sì, mio lord.» la voce dell'uomo era ormai un sussurro.
La lama emetteva una girandola informe di rossi, di gialli e di bianchi. La punta era un susseguirsi di colori pulsanti. L'uomo la alzò per osservarla meglio.
«Avete avuto qualche impedimento eccessivamente fastidioso?»
«Solo qualcuno un po' troppo curioso.»
«E? L'avete tolto di mezzo?»
Un'altra domanda che colpiva direttamente il bersaglio. Il silenzio che seguì fu carico di terrore.
«È...è fuggito mio lord.»
«Questa è una cosa spiacevole...» l'uomo si spostò verso un angolo della cella. La punta della spada emetteva una tenue luce che permetteva di avere un po' più di visibilità rispetto alle deboli torce che ardevano svogliate.
«Vedi Terfer» Mannor si abbassò e permise al suo ospite di scorgere una figura accasciata a terra.
«Non ci possono essere impedimenti di alcun tipo nel nostro piano. Questo vi è chiaro?»
«Certo mio lord»
«Nessuno si deve intromettere. So che capite l'importanza della velocità e della segretezza. Sono molto fiducioso delle vostre abilità.»
«Grazie mio lord.»
«Che non ci siano altri intoppi. Stiamo muovendoci troppo lentamente.»
«Mio lord...»
«Non cercate scuse Terfer. Vi pago più che profumatamente. Dovete solo trovarli. Tutti. E portarli da me.»
«Certo mio lord.»
«Potete andare.»
«Grazie mio lord.»
«Terfer...»
«Sì mio lord?»
«Non fallite, Terfer.»
«Certo, mio lord.»
L'uomo girò i tacchi e si diresse velocemente all'uscita.
«Allora...eccoci qui...perché non mi aiuti a scrivere quello che ti ho chiesto....» le parole di Mannor si attutirono quando Terfer richiuse la porta dietro di sé, quello che non si attutì minimamente fu l'urlo che ne seguì pochi istanti dopo. Percorse velocemente la scala che riportava in superficie. Odiava tutto questo, ma la paga era eccezionale e ormai non avrebbe più potuto tirarsi indietro.
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Magia
FantasyCarr è un garzone, un ragazzo come tanti. Dopo essere sopravvissuto ad uno strano incidente legato ad un misterioso libro che il suo maestro custodiva gelosamente, scoprirà che il mondo che lo circonda nasconde un'incredibile realtà a cui lui stesso...