Capitolo 1 - Occhi color oceano.

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"Eccoci, Casinò Royale" ci congeda il tassista. Lo sbarluccichio delle pareti illuminate mi arriva dritto in faccia, facendomi sbattere contro Veronica.

"Cazzo, stai attenta e pagalo" mi sussurra lei.

"Ok, quanto vuole?" chiedo al tassista aprendo la borsetta.

"Venti dollari".

"Che?" gridiamo insieme Veronica ed io.

"Vi ho accompagnato da Enterprise fino a qui, c'è poco da dire" ammette guardandoci. Gli sbatto in mano i suoi verdoni e usciamo di fretta, io e Veronica, dal taxi.

"Sembrano dei morti di fame ora!" commenta Veronica prendendomi per mano e sorpassando la fila di persone che aspetta fuori dal casinò. Per la millesima volta mi stupisco di quanto sia grande questo posto, di quanto possa essere così affascinante e irresistibile un casinò così. Il bodyguard ci fa segno di entrare e, a grandi passi, io e Veronica ci facciamo spazio in mezzo a tutta la gente che aspetta di essere riconosciuta sulla lista.

Prendo sotto braccio Veronica ed entriamo nel grande edificio. Quando oltrepasso la porta, odore di alcolici invade i miei sensi. Come sempre, al bar Jonh serve Vodka a volontà e non si dimentica di fare qualche battuta alle ragazze del posto. A destra noto Veronica poggiarsi contro la schiena di Zayn che si gira un secondo verso di lei lasciandole un bacio veloce sulla bocca. Fissa di nuovo le carte davanti a lui, prima di buttarne con riluttanza un' altra sul tavolo.

"Ehi, come proseguono le scommesse?" grido a Zayn, facendo rivoltare verso di me anche Niall.

"Ave a te, regina del casinò" mi saluta sarcasticamente lui.

"Male" sento Zayn dire "Oggi Niall mi sta dando del filo da torcere".

"Non è la prima volta" afferma il biondo, lasciando un asso sul tavolo da Poker e vincendo la partita.

"Vaffanculo coglione" ribatte il moro dandogli mille dollari.

"Lascialo stare, sei sempre il migliore" sussurra Veronica vicino all' orecchio di Zayn, facendogli un massaggio sulle spalle. Zayn la coglie di sorpresa, prendendole le coscie e facendola alzare da terra.

"Vero ha bisogno di andare in bagno, a dopo" decide lui con un sorriso.

Lei ride e, prima di parlare, si allontanano.

"Saranno sempre dei pervertiti!" grida Niall facendomi sedere su un lussuoso divanetto di pelle bianca e versandomi dello champagne in un bicchiere.

"Scusa, ma stasera preferisco del vino bianco". Fa una smorfia di disapprovazione.

"Scommetto che hai letto in una delle tue riviste da quattro soldi che ora lo champagne è out, vero?".

"Può essere" mento "Ma può anche essere che io stasera non voglia dello champagne" sottolineo la parola non. Jonh arriva poco dopo con un aperitivo su un vassoio di cristallo.

"Finalmente sei tornata, Mia! Da quant'è che non ci vediamo, un giorno?" scherza. Mi da un affettuoso abbraccio e lascia gli spuntini sul tavolo. Lascio cadere lo scialle sul divano, rivelando così il mio vestito scollato, molto scollato. Noto Niall fissarmi per un secondo e poi girarsi verso una bruna accanto a lui. Se Harry sapesse come mi ha guardato... no, non deve saperlo, non deve fare del male anche a lui.

Come se mi leggesse nel pensiero, Jonh si avvicina a me e chiede del riccio.

Poso lo sguardo verso la sala buia davanti a me, quella delle Machine, in cerca di Harry. Quello che riesco ad intravedere è solo il luccichio degli schermi delle machine e il loro suono ripetitivo. Mi alzo velocemente e attraverso la sala per andare nella stanza buia. Sguardi lussuriosi bruciano sul mio corpo. Sorrido a tutti quelli che mi fissano, mostrando loro un finto sorriso da "Pensi di potermi avere ma è perché non conosci ancora il mio ragazzo, Harry Styles ".

Entro e inizio a muovermi cauta nella stanza, fidandomi solo della luce dei macchinari. Sento voci di ubriachi e bottiglie sbattere per terra, sperando con tutto il cuore che Harry non sia uno di quelli messi in questo stato. Un grugnito viene emesso dal fondo della sala. È Harry, il suo verso è inconfondibile. Giro i tacchi e vado verso di lui, spostandomi fra l' ammasso di gente per terra.

"Di nuovo no!" esclama Harry colpendo la machine. I suoi capelli sono tirati all' indietro, come sempre, e indossa uno smoking blu. Si passa una mano fra i capelli prima di ricominciare a giocare. Eccolo, l' Harry teso è tornato.

"Ehi, piccolo" gli dico, avvolgendo le braccia intorno al suo collo. Alzo un po' il vestito e mi maledico mentalmente per non aver portato lo scialle.

"Ciao" emette ancora un grugnito. Non si gira per guardarmi e noto un cipiglio sul suo volto da angelo. Fortunatamente, sono abituata ai suoi cambi d' umore. Prendo un sorso della sua birra e lo ammiro in tutta la sua bellezza. Tiene in una mano il joystick e nell' altra la birra. So che è nervoso, lo confermo da come si muove il petto.

"Usciamo da qui, dai" gli dico, cercando di spostarlo dallo sgabello.

"Togliti" risponde rudemente e spingendomi un po' in là.

"Vaffanculo" mormoro tra me e me, sistemandomi il vestito.

Mi giro per andarmene ma mi ferma.

"Dopo ti do quello che vuoi, ma ora devo giocare" dice Harry facendomi l' occhiolino e guardando verso il suo cavallo. Inizio a innervosirmi, perchè deve sempre fare così?

"Non puoi sempre essere nervoso e non cagarmi per poi farti perdonare con una scopata" ammetto frustata, lasciando il suo braccio. Il suo sguardo si intensifica e chiude la mano in un pugno. Non mi interessa se non è abituato a questo stile di parole.

"Ho detto che dopo ti accontento. Utilizza ancora quel tono di voce e...".

"E non siamo più fidanzati, ok, capisco. A dopo" ripeto alzando gli occhi verso il cielo. Anche se non riesco a vederlo, sento il suo sguardo su di me.

I miei tacchi fin troppo alti mi portano fino ai divanetti dove Niall, Veronica e Zayn parlano allegramente. Mi butto vicino a Zayn e scolo un bicchiere di vodka alla ciliegia.

"Lascia stare, sai come è fatto" mi consola Niall.

"Non ce la faccio più, è un vero strazio". Inizio ad odiare Harry. All' inizio era amore il nostro, uno passionale, ma alla fine si è trasformato. Io lo amo, come non ho mai fatto con nessuno, ma inizio a pensare che mi stia solo utilizzando. Veronica, la mia migliore amica, mi da una pacca sulla spalla.

"Cambierà...".

"Lo ha già fatto" continuo "Come è andato in bagno?" domando soffocando una risatina.

I due arrossiscono e Zayn mi risponde "Ehm...bene".

"Certo" commenta Niall.

La musica parte, un forte rimbombo ci fa capire che è venuto il momento di ballare. Mi alzo e guido gli altri verso la pista. Sento la musica pomaparmi nelle vene, entrarmi in testa. Inizio a ballare, a sfogare tutta la rabbia. Entro in sintonia con i miei piedi che si muovono a ritmo. Mi godo il momento, ballare è la mia droga.

Una mano mi ferma: sento il respiro caldo di Harry e lo vedo sballonzolare vicino a me. Gli occhi sono rossi e il viso è pallido.

"Harry ti sei drogato di nuovo!" grido. La sua figura possente mi sovrasta. Sento le sue mani intorno alla mia vita per poi scendere sulla mia gamba.

"Ubriaco, togliti!". Non risponde ancora. Mi ribello, provo a spostarmi, ma la sua presa è troppo forte.

Qualcuno dietro di lui inizia a tirargli i riccioli. Poco dopo mi lascia e riesco a respirare. Intravedo degli occhi blu fissare quelli rossi del mio ragazzo. Il ragazzo dagli occhi color oceano rilascia un calcio ad Harry che cade a terra. Guardo la scena immobile finchè il ragazzo non si avvicina a me.

"Non dovresti uscire con tipi del genere" dice "Ci rivedremo, piccola".

Lo vedo lasciare la pista e il profumo di rose si dissolve come lui.

Chi era quello? Perché mi ha salvata?

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