Capitolo 3 - Sorprese aspettate e inaspettate.

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"Fanculo" impreco contro la sveglia. Sento una voce femminile gridare la mia stessa parola dall' altra parte del muro. Veronica. Siamo identiche.

Mi stiracchio per poi rimettermi a letto. Inizio a sentire mal di testa, la sbornia sta salendo. Non ho voglia di andare a lavoro oggi, Leeroy mi sta facendo impazzire in questi giorni. La porta si spalanca, facendo entrare la figura di Vero che inizia a tirarmi un cuscino addosso.

"Esci dal letto Mia, dobbiamo essere a mezzogiorno verso gli uffici della Vogue" grida sferrandomi un altro colpo sulla testa. La colgo di sorpresa prendendole il cuscino dalle mani e buttandolo per terra.

"Stanno impazzendo? Dov' è finita la regola del dormi dodici ore perchè se no ti vengono le rughe?" dico in risposta. Scoppiamo tutte due in una risata, ricordando le parole di Marcel.

Vero si avvicina a me e mi sistema i capelli "Ora, alzati da questo letto e vai a cambiarti, io corro a preparare una tazza di thè".

"Per forza?" le chiedo mettendomi sotto le coperte.

"Sì, muovi il culo". Si alza e va via mentre io rido alle sue paroli volgari.

Cerco tra il guardaroba il vestito rosso che amo tanto, per poi trovarlo perfettamente pulito. Appena lo indosso mi guardo allo specchio. La gonna mi sembra troppo corta.

Stai scherzando? Lo metti praticamente ogni mattina e ora la gonna è troppo corta.

Il mio subconscio dice la verità. Cosa mi succede?

Mi do una truccatina veloce e vado in cucina, accendendo la televisione.

"Ultime notizie del giorno" parla la signora del telegiornale "Il premio Oscar per attori emergenti è stato consegnato al nuovo protagonista del film 'Stelle Cadenti', Louis Tomlinson, un attore che diventerà presto la nuova stella di Hollywood" afferma la signora. Veronica versa il thè nella mia tazza e vedo il ragazzo di cui parlava la giornalista sullo schermo. La leggera barbetta gli ricopre il viso e un sorriso si fa spazio. Rimango colpita dai suoi occhi: sono blu oceano... come quelli del ragazzo che mi ha salvato ieri. Nah, non può essere lui.

" Oh cazzo, che figone da paura! Quasi quasi..." sussurra Vero.

"Ehi, frena. Ti sei già dimenticata Zayn?".

"Stavo scherzando, mi conosci!" ride.

Ripenso al ragazzo dagli occhi blu e mi prometto di cercare qualcosa su Internet riguardo a quel Louis. Poso la tazza nel lavandino e trascino Vero fuori dalla cucina, verso l' auto che ci porterà in aereoporto.

[Dopo cinque ore]

"Finalmente siamo arrivate, non ce la facevo più a stare sul jet!" esclamo.

"Io ho dormito tutto il tempo... le cose che ho sognato" dice Vero passandosi la lingua sulle labbra.

"Smetti di fare la pervertita, non voglio che la guardia ti riprenda come l' altra volta" ripeto a lei ridendo.

"Ok, ok, ora andiamo, devo assolutamente mangiare!" dice trascinandomi fuori dall' aereoporto. Sento l' aria inquinata di New York entrarmi nelle vene. Guardo meravigliata i grattacieli e infine poso lo sguardo sul traffico in espansione della città.

Una limousine si ferma davanti a noi e, dopo aver salutato la guardia Jim, ci sediamo sui sedili. L' autista corre in mezzo alle macchine e si ferma davanti al palazzo con la scritta Vogue. Passiamo davanti alla fila di fotografi che cerca di farci qualche domanda e infine entriamo.

La piccola segretaria ci fa strada verso l' ascensore e saliamo al piano 12.

"Eccole!" esclama un uomo appena usciamo dall' ascensore. Vedo il nostro capo, Harvey, seduto su una sedia mentre sventola la mano per salutarci. Io e Vero ci scambiamo uno sguardo e andiamo verso di lui. La mia pancia continua a brontolare per la fame e sono felice di vedere due piatti di pasta sul tavolo appena ci mettiamo accanto ad Harvey.

"Mangiate, sono per voi" dice fiero lui. Mi avvento sul piatto e il capo inizia a parlare "Qualcuno di voi due sa perché vi ho chiamate?. Veronica scuote il capo e posa la forchetta.

"Bene" continua "Speravo che non lo sapeste, volevo fosse una sorpresa".

"Che cosa ha in serbo per noi, signor Harvey?" domando. Il suo sorriso si allarga.

"L' ultimo articolo pubblicato è stato un successo. La vostra fama tra poco si espanderà fino all' Europa. Avete iniziato solo da otto mesi questo lavoro e i giornalisti vi considerano già delle Top Model. La rivista Vogue per la Settimana della Moda vuole organizzare una sfilata e voi sarete le protagoniste. Ci state?". Quando finisce il suo discorso sgrano gli occhi e Vero fa lo stesso.

"P-protagoniste? Noi?" chiedo. Harvey annuisce.

"OH CAZZO MA È UN SÌ!" urla Veronica alzandosi dalla sedia. Menomale che siamo da soli...

"Calma Vero, calma! Non ho ancora finito!". A quel punto mi alzo anche io, presa dalla gioia. Ho sognato così tanto questo momento.

"La sfilata sarà accompagnata da uno dei nuovi vincitori degli Oscar. Non si sa ancora chi, ma ve lo confermeremo presto. Ora andate, Leeroy vi aspetta". Harvey sorride mentre io e Vero saltiamo per ogni angolo della stanza. Lo ringraziamo ancora mille volte prima di congedarci. Chiudio la porta dietro me e mi giro verso la mia migliore amica. Tiene una mano davanti alla bocca per non urlare e con l' altra si sta aggrappando a me. Mi abbraccia fortissimo, bloccandomi per un secondo il respiro. Io e lei fin da piccole abbiamo aspettato questo momento. Finalmente siamo arrivate a realizzare il nostro sogno, insieme. Come due sorelle.

"Ci siamo riuscite" sussurra, convincendosi. La abbraccio più forte e infine ci allontaniamo verso l' ascensore. La giornata è ancora lunga, devo posare per Gucci con Veronica e sento già gli schiamazzi di Leeroy dal fondo del corridoio. Lui è il nostro menager e aiutante, non so cosa farei senza di lui. È solo un po' isterico e credo sia omosessuale, ma è perfetto comunque.

Ci avvicinammo ridendo alla sala del fotografo per vedere il nostro menager. Sento delle urla provenire da dentro. Inizio a sentire un brutto presentimento.

"Non è niente, sarà Leeroy che sta sclerando dietro Marcel" dice Vero, provando a rispondere alle mie domande mentali.

Apro la porta della stanza del fotografo e rimango spiazzata da quello che vedo: i macchinari fotografici sono tutti rotti, come i fogli che sono sparsi in giro per la sala. Dentro non c'è nessuno, ma intravedo i capelli a caschetto biondi Leeroy. È alzato contro il muro, qualcuno lo tiene per il collo. Il mio cuore inizia a battere forte appena capisco chi è che lo sta maltrattando in quel modo: è Harry.

Spazio autrice
¡Hola!
Scusate il ritardo, sono al mare e volevo aspettare che il capitolo precedente venisse un po' votato.
Spero vi piaccia anche questo capitolo.
Beuzzacapruzza.xX

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