Capitolo 4 - Amore non dimostrato.

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"Harry!" urlo sorpresa. Veronica cerca di spingermi fuori dalla stanza prima che possa succedere qualcosa, ma devo salvare Leeroy. Il riccio alza velocememte lo sguardo e molla la presa sul biondo che cade a terra. Cerco di avvicinarmi a lui, ma Vero mi precede e io vengo presa in braccio da Harry.

"Dove cazzo sei stata tutto questo tempo?! Dobbiamo risolvere un po' di cose, lo sai?" dice avvicinandosi paurosamente al mio viso. Se non fosse per il modo cattivo in cui mi sta trattando, mi scioglierei subito. La sue mani fanno pressione sui miei fianchi, facendomi capire che non dovrei parlare. Ma essendo stupida...

"Perchè sei venuto qui? Perchè hai distrutto tutto? Perchè hai fatto questo a Leeroy?" singhiozzo.

"Perchè è quello che si meritava, dato che non ha risposto alle mie domande". Continua ad avvicinarsi a me. Inizio a sentire del movimento nel corridoio e sono certa che la notizia che qualcuno ha fatto irruzione alla Vogue sta passando velocemente tra gli impiegati. Se mi va bene, entro cinque minuti dovrebbero trovarci le guardie. Il mio cuore sta impazzendo. Vedo Leeroy a terra sanguinante e Vero insieme a lui, mentre cerca di rianimarlo. Fisso Harry che mi squadra furioso.

"Perchè ieri te ne sei andata, cazzo!" urla.

"E-eri ubriaco e mi hai quasi aggredito".

"Lo so, scusa". Lo guardo sbalordita. Fa una smorfia ripensando a quello che ha appena detto.

"Comunque, non te ne saresti dovuta andare. Avremmo risolto la questione".

"E come? Il letto non può essere la soluzione a tutto" escalmo scocciata. Perché tutti i ragazzi pensano solo a quello?

"Smettila di dire così, non è quello che avrei fatto". No, certo, mi avrebbe portato solo ad uno strip club.

"Tu...". Non riesco a finire la frase che qualcuno oltrepassa la porta. Vedo cinque uomini armati avanzare verso di me e Leeroy. Harry, come se non fosse niente, mi lascia dalla sua presa facendomi cadere sul pavimento. Leeroy viene preso da due degli uomini che lo portano via e gli altri tre provvedono a rialzarmi e a prendere il riccio. Prova a ribellarsi, ma la sua forza non può essere comparata ai due bodyguard. Harry mi guarda furioso, mentre viene spinto fuori dalla stanza, lasciando sole me e Veronica.

"C-cosa è successo?" chiede stupita. Nel suo sguardo c'è ancora la faccia di Leeroy, tramortito.

"Non lo so. Non voglio pensare in questo momento".

Piange. Inizia a piangere sulla mia spalla. Il giorno più bello della nostra vita è appena stato rovinato. So che piange per questo, la conosco. Vedere il nostro menager in questo stato, Harry, le lacrime piene di disperazione. Tutto. Non so cosa fare in questo momento.

Vorrei chiamare Zayn e Niall, ma so che se sapessero cos' è successo andrebbero a picchiare a morte Harry. Vorrei chiamare Marcel, perchè è l' unico che ascolta sempre me e Vero, ma chissà dove sarà finito.

Vorrei che Harry mi amasse davvero come ho sempre fatto io, ma so che questo non potrà più esistere. Non dopo quello che ha appena fatto.

Devo lasciarlo. È l'unico modo per essere fuori da problemi. Il punto è che non voglio che poi se la prenda troppo. Stiamo insieme da due e più anni. Sono l'unica persona che l' ha sempre veramente aiutato, lo so. Ma non posso continuare a far finta di niente.

"Scusa?". I miei pensieri si interrompono. Un ragazzo dagli occhi oceano mi sventola una mano davanti al viso.

"Mi hanno detto di portarvi all' ospedale, solo per fare dei controlli veloci" dice lui. Ha un volto familiare. I suoi occhi blu, la sua carnagione chiara, la leggera barbetta sul volto... è incredibilmente bello, ma chi mi ricorda?

"Sì, ha ragione. Dobbiamo andare, Vero" l' avviso, sollevandola dalla mia spalla. È così arrossata in faccia che mi fa pena. Annuisce con la testa e usciamo insieme con il ragazzo misterioso.

Quando ci facciamo spazio tra il corridoio, sguardi curiosi ci seguono. Molte delle persone iniziano a sussurrare, mentre altre accorrono a vedere la stanza da cui siamo usciti. Quanto odio questa cosa.

Arrivati all' entrata, Vero si infila una sciarpa che copre il viso per non far vedere le lacrime.

I flash numerosi dei fotografi ci colpiscono e sfodero il sorriso finto migliore. Ormai, sono preparata a tutto.

Quando entro in macchina, il Ragazzo Misterioso si siede affianco a noi.

Guardo fuori il finestrino. Perchè Harry, perchè?

*****

HARRY POV'S

Pago fino all'ultimo centesimo la cauzione per i danni creati alla Vogue e fisso la mia carta di credito scivolare nelle mani dell'uomo dietro il bancone che, con il suo permesso, mi lascia andare. Firmo qualche foglio qua e là e infine sono di nuovo libero.

Domani sarò sulle prime pagine del New York Times, me lo sento. Irruzioni, aggredimenti e cose folli sono quello che servono ai giornalisti per un articolo da prima pagina. Che poi, è il loro lavoro.

Cammino velocemente per raggiungere la mia Range Rover. Gli sguardi dei ricconi vestiti perfettini a Brodway mi fanno incazzare. Hanno sempre un pregiudizio da dare alle persone, qualunque essa sia.

Mi ricordano tanto i bulletti che avevo sempre alle calcagne alle superiori. Ora le memorie di quei tempi sono quasi scomparsi, dissolti.

Mi ricordo per certo che mi picchiavano. E tanto. Poi arrivò Mia a salvarmi. A quel tempo portava gli occhiali, il solito apparecchio, aveva i capelli ricci e un fisico... abbastanza ingombrante. Lo ammetto, era una nerd. Come me dopo tutto.

Non so perchè mi difendeva. Forse, capiva in che stato ero. Solo che lei era ancora più presa in giro. È passato tanto tempo da quando la guardavo piangere agli angoli della mensa. È passato tanto tempo da quando ci divertivamo a scrivere "Basta compiti" sulle lavagne del liceo, credendo fosse la cosa più terribile che potessimo fare. Ed è passato tanto tempo da quando la abbandonai, come avevano fatto tutti. Quel giorno è stato il più brutto della mia vita. Non so perchè l'avevo fatto. O forse sì.

Per cinque anni lei non si fece più vedere. Inisieme a Veronica aveva cambiato scuola. Solo al primo anno di università la rincontrai.

Era diventata così bella: gli occhiali non c'erano più, come l' apparecchio che era stato sostituito da uno splendido sorriso. I capelli ricci si erano trasformati, lasciando spazio a dei capelli lisci come l' olio ed era diventata uno stecchino. Mi innamorai di lei nell' istante in cui, durante una lezione d'arte, si girò verso di me sorridendomi e salutandomi con la mano. Fu allora che decisi di lottare per averla.

Oh cazzo, quanto la amo ancora adesso. Non ho mai amato una persona così tanto in vita mia. Sì, lo esprimo un po' male questo amore. Credo che non sia una buona cosa tradirla ogni notte con un'altra, aggredirla, rovinarle le giornate o il lavoro. Ma non posso farne a meno, anche se può sembrare strano. Se non fossi così stronzo le manderei fiori ogni mattina con anche una lettera sopra, la porterei al mare, le direi 'ti amo' tutte le volte che la bacio. Ma sono così testardo da fare cose inimmaginabili. Ho paura che mi lascerà dopo oggi. Se lo facesse, credo che il mio buon senso si fotterà e andrò a spaccarle la casa. Ma vi giuro su tutto questo pianeta che io la amo.

E non deve essere di nessun'altro.
Spazio autrice
Sera belle ♡.
Cosa ne dite del capitolo?  Interessante?
Gnee. Scusate il ritardo, domani "E se io ti amassi?" verrà finalmente riaggiornata :')
Grazie di tutto ♡.
Bea.xX

Las Vegas.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora