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Urtai, di nuovo, contro un essere magnifico. Non lo vidi inizialmente, ma la sua voce nasale e profonda con una nota marmorea non poteva che appartenere ad un uomo di grande cultura.
Alzai gli occhi bovini verso l'ottava meraviglia terrestre. "Ehm scusa ma ti è caduto lo zaino di pelle di leopardo! Lo trovo molto misterioso, proprio come te, bella straniera." Non ci potevo credere, lui era... era... il Maury! Il ragazzo più figo della scuola mi aveva appena complimentato la borsa, comprata al mercatino dell'usato a soli 0,03 centesimi. "Non ti ho mai vista, pulcra giovinetta, che fai da queste parti?". Mentre le sue parole sgorgavano dalle labbra carnose e violacee, io non rispondevo. Lo sguardo scendeva lentamente sul suo petto, poi sulle mani venose e poi sulla borsa che portava tra esse: un magnifico sacchetto di plastica della Coop, annata 2012. Era così dannatamente dannato. Era un Dio latino, grande e magno in tutto il suo fascino misterioso. "Alora? Sto parlando con te, ci senti?!". Mi riscossi dalla mia trance momentanea e gli risposi ansimando:"Sc-sc-scusa. Sai io sono una st-studentessa... s-s-sai sei molto attraente... oddio scusa, io.. io..". Mi appoggiò delicatamente il suo indice sulle labbra e avvicinandosi piano al mio orecchio, scostandomi i capelli scompigliati, mi sussurrò:"Shh zitta piccola, domani pomeriggio alle 16.03, davanti a casa mia." La tensione erotica era palpabile. Con passo spedito e il rimbombo delle sue scarpe anni '40 sul pavimento, si allontanò lungo il corridoio. Dio, quanto era bello.

~Amore eterno ~ Carlo Conti ffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora