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La giornata proseguiva con una certa lentezza. Non riuscivo ad aspettare il momento in cui mi sarei incontrata con il Maury: sarei dovuta andare? O avrei dovuto fare la stronza e non presentarmi? Lo deve sapere. Deve rendersi conto che sono una cazzo di stronza, prima che sia troppo tardi e che si faccia un' idea errata di me. Mentre tornavo a casa, questa volta da sola, senza le mie amiche, mi rimembrai di quell'uomo, l'unico che ha sempre occupato una parte fondamentale del mio cuore: Carlo. Ormai mancavano solo pochi giorni al tour e la mia eccitazione era tale da non accorgermi delle insidie poste sul marciapiede: inciampai di nuovo in un cane selvatico che stava correndo e caddi in una pozzanghera di fango. Sebbene mi fossi graffiata l'altro ginocchio, ero contenta: infatti non avrei dovuto usare l'auto abbronzante. Questa volta però non c'era nessuno a porgermi una mano possente sulla quale aggrapparmi: qualcosa mancava e ne sentivo la mancanza.
Zia Carmela mi accolse sulla soglia di casa, stretta in un aderente vestito zebrato che si intonava con la mia borsetta animalier, sfortunatamente sferzata dal fango. Un rotolino della sua pancia si notava attraverso la leggera trasparenza dell'abito e il peli sui suoi piedi venivano accentuati dai sandali con tacco 12.
-Ciao Camu! Va tutto bene oppure no?- zia Carmela sembra di ottimo umore, erano giorni che non la vedevo così entusiasta.
-Zia, ho un appuntamento con Maury, il ragazzo più bello e desiderato della scuola! Non puoi capire quanto io sia felice ed estasiata.-
Ma in fondo, pensai tra me e me, la felicità non è solo una percezione che fa dimenticare a noi esseri infimi, per un solo istante, le difficoltà che affliggono l'uomo? La felicità non è l'adempimento della giustizia in uno stato ideale dove tutti gli uomini insieme collaborano al fine di creare una società produttiva e stabile? O forse, alla fin fine, non sono semplicemente gli addominali scolpiti di un bel manzo come il Maury, che tra poco mi si presenterà, e degli occhi profondi come i suoi, color Nutella? Ho un fremito. Come posso dimenticare così velocemente Carlo? Ma quel ciuffo di capelli neri, tra il quale ama passare le sua dita affusolate, che sogno ogni giorno che sfiorino le mie labbra, mi fa impazzire.
Il mio flusso di coscienza è interrotto da una singolare figura che come un'ombra incorporea appare e si dilegua velocemente dietro l'imponente e sexy corpo di mia zia: mi fu visibile per un istante attraverso l'uscio dove mi trovavo in quel momento, essendo in procinto di entrare in casa. Non riuscii a distinguere nulla, ma non me ne stupii, visti i numerosi uomini che mia zia frequentava: abbozzai un sorriso malizioso, prima di entrare in casa e mi fiondai in camera mia. In quel momento un solo pensiero era radicato all'interno della mia mente: come diavolo mi sarei dovuta vestire, per quel dannato appuntamento con il Maury?!

~Amore eterno ~ Carlo Conti ffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora