Come ogni mattina, il mio ritrovo prediletto è una collocazione usuale, sperimentata, almeno una volta, da ogni studente che si rispetti: il cancello di entrata del famigerato edificio scolastico. In quel locus poco amoenus mi ritrovavo abitualmente con le mie piú grandi amiche, Eracla e Venusta. Avvicinandomi, quella dannata mattina, le sentii parlare con fare piuttosto eccitato. Questo voleva dire solo una cosa: stavano parlando di Carlo! Mi ritrovai in uno stato di trance, le membra confuse che mi trascinavano sempre più velocemente verso il centro del vortice.
- Certo che Carlo me lo sbatterei forte!- sentii dire da Eracla.
- Sí, lo cavalcherei come un pony!- disse con occhi sognanti e voce suadente Venusta.Loro lo sapevano. Sapevano che lo amavo. Perché a me? Le mie due migliori amiche mi avevano tradita. Passando di fianco a loro non riuscii a trattenere le lacrime che cominciarono a sgorgarmi lungo il viso. Mi misi a correre, lasciando alle mie spalle le loro grida che mi imploravano di restare: ma non potevo. Non ci riuscivo, non dopo quello che mi avevano fatto. A volte sono le persone a noi più vicine che ci fanno maggiormente soffrire. Cominciai a salire la gradinata d'ingresso della scuola come un daino che salta tra le pietre appuntite della montagna. Il mio cuore era paragonabile a quelle pietre: duro, freddo e calpestato. Ci sarà mai qualcuno in grado di colmare questo vuoto immenso? Il mio piè veloce si fermò di colpo, quasi bloccato da una forza invisibile: inciampai. Sudata e piangente e con un piccolo graffio sul ginocchio scoperto dalla gonna di paillettes oro, riafferrai la mia borsa con un urlo inumano, e mi rialzai, proprio come Lazzaro, dopo il miracolo di Gesù, mi pare. Piena di energie corsi ancora, superai la porta d'entrata e continuai a percorrere l'infinito dedalo di corridoi. Con gli occhi annebbiati dalle lacrime, la fronte imperlata di sudore e le guance arrossate in modo particolarmente attraente, successe l'inaspettabile...
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~Amore eterno ~ Carlo Conti ff
RomansaCarlo è da sempre il mio idolo. Vederlo alla TV non mi bastava. Ho fatto tutto pur di incontrarlo e finalmente, dopo dure lotte e sacrifici il mio desiderio si è avverato.