CAPITOLO 3

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Andrea's pov

È già da una buona mezz'ora che sono appoggiato alla porta della cantina con la testa rivolta verso l'alto, non ce la faccio più a sentirlo piangere.

Stranamente mi fa pena.

"No, Andrea, non lasciarti abbindolare, non può farti pena."

Ad un certo punto il pianto comimcia a farsi debole fino a svanire del tutto.

Aspetto qualche minuto per poi rientrare aprendo lentamente la porta, non accendo neanche la luce, non mi devo sforzare minimamente per vedere al buio.

Gli vado vicino, gli slego i polsi dalla sedia e mi siedo rivolto verso di lui, sulle sue gambe, gli tolgo la felpa, ma quando rimase senza questa, si sveglia.

Forse per il freddo o forse per le mie mani gelide che lo sfiorano.

Mi guarda incredulo e disgustato, per mia sfortuna si accorge di non avere i polsi legati e si scaglia su di me urlando.

Giova<MA CHE FAI!? HAI CERCATO DI TOCCARMI MENTRE DORMIVO?!MI FAI SCHIFO STRONZO!!>

Gli afferro i polsi e lo metto contro il muro facendolo sbattere contro il pulsate dell luce che si accende a sua volta.

"Facciamogli ricordare chi comanda qui."

Andre<Cosa credi di fare? Scappare? Uccidermi?>

Ridacchio.

Andre<Che ingenuo, quello che uccide qui sono io.>

Dico facendo un ghigno.

Come risposta mi sputa in faccia, mi fece arrabbiare e non poco.

"Vuoi giocare Giovanni? E allora giochiamo."

Giovanni's pov

Andre<Bene, ho cercato di non farti troppo del male fin ora, ma facendo così mi costringi ad usare le maniere forti.>

Tira fuori dalla tasca dei pantaloni un coltellino puntandolo verso il mio collo.

Andre<Ora ti siedi e ti fai ammanettare o altrimenti te la vedrai più brutta di quanto non sia già.>

Mi siedo e metto le mani dietro la sedia tremando, lui afferra con i denti il coltellino e mi lega le mani.

Tremo di paura.

"Perché non mi ha ucciso subito?!!"

Va in un angolino buio della stanza dove c'è un'armadietto, lo apre, dentro ci sono vari piccoli strumenti di tortura, ma lui prende un semplicissimo coltello da cucina e mi si mette accanto.

Giova<M-mi ucciderai?>

Chiedo tremando e con la voce spezzata.

Andre<Oh no piccolo...>

Dice sussurrando.

Un ghigno gli si forma sul viso.

Andre<Voglio solo farti male...molto male.> (piccolissimi riferimenti a suicide squad😚)

Dice sussurrando, poi mi si siede sulle gambe poggiando il coltello sulla mia guancia e prendendomi una ciocca di capelli da dietro la testa per tirarla leggermente all'inietro, mi fa un taglio abbastanza profondo sulla guancia che mi costringe a strizzare gli occhi per il dolore, sapevo che quello era solo l'inizio, poi mi viene un'idea.

Cominciare a parlare.

Giova<N-non so neanche come ti chiami...>

Andre<Mi chiamo Andrea, ma tu puoi chiamarmi come vuoi tesoro.>

Gli si forma un sorrisetto malizioso sul viso.

Giova<Che cos...>

Mi bacia con molta prepotenza ma io riesco a respingerlo,lui si allontana da me.

Andre<Lo so che mi vuoi, si nota>

Dice guardandomi un rigonfiamento nei pantaloni, arrossisco.

Andre<Cederai.>

Disse voltandosi e uscendo dalla stanza.

Spazio autrice
Ragazzi!

Anche questo capitolo finisce qui, e penso che a qualcuno sia piaciuto più del dovuto eh?

Andre:uff...

Giova:e va bene hai vinto..

Io: SI! Finalmente! Shi!

Un amore Agghiacciante//Camperkiller//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora