"Scott?! Noah Scott l'ha invitata al ballo?!"
"E lei ha accettato"
"Io lo ammazzo quello, lo ammazzo"
Camminavo su e giù per lo spogliatoio maschile, con i pugni serrati e i muscoli tesi.
Mathew aveva aspettato che tutti se ne fossero andati per dirmelo, insomma, per far scoppiare la bomba.
"Ti avevo detto di chiederglielo il prima possibile"
"Perché deve avercela vinta su una cosa così importante?"
"Quindi era importante..."
"No"
"Ma lo hai appena detto!"
Tirai un pugno ad un armadietto, facendo sobbalzare Mathew, che proseguì.
"Scusa ma, tu hai ancora un appuntamento con lei no? Dopo il ballo sarà tua."
"Dopo il ballo starà già con Noah, è un ragazzo modello"
Ero sempre più agitato. Iniziavo a vedere tutto sfocato, e la mia temperatura corporea di stava alzando vertiginosamente.
"Senti, dopotutto cosa ti importa? Tutte le ragazze della scuola vorrebbero venire al ballo con te, invitane una."
"Non posso invitarne una a caso, devo fare in modo che colpisca Nancy"
"Invita Laila"
"No non posso... aspetta. È un'ottima idea. Invito Laila, e Nancy morirà di gelosia."
Gli appoggiai le mani sulle spalle.
"Sei un genio"
"Davvero?"
"No"Nancy
Mancavano tre giorni al ballo.
Ero in mensa a parlare con Connor quando una voce ci interruppe.
"Quindi hai accettato?"
Era Noah.
Aveva una voce così dolce e profonda...
Annuii in risposta.
"Sono contento. Posso sedermi?"
"Oh, certo"
Sorrisi facendogli spazio, cosa un po' inutile siccome c'eravamo solo io e Connor a quel tavolo.
Lui si mise a cavalcioni sulla panchina, girato verso di me, e mi chiese.
"Hai già comprato il vestito?"
Lanciai uno sguardo al mio amico e risposi.
"Una sorta"
Lui rise
"Cosa vuol dire?"
"Vuol dire che ce l'ho, ma non l'ho comprato"
"L'hai rubato?"
Scoppiai a ridere
"No, me lo hanno regalato"
"Adoro quando ridi"
Arrossii ed abbassai lo sguardo.
"Ora vado. Ti passo a prendere alle 7?"
Annuii.
Lui si alzò lasciandomi un bacio sulla guancia e tornando al suo tavolo.
Guardai Connor, che mi fissava con un sorriso inquietante stampato in faccia.
"Allora... ti piace... ?"
Lo guardai perplessa.
Lui scoppiò a ridere, e lo stesso feci io.
"Ma smettila!"Lucas
"Laila"
"Tesorooo..."
Ero in mensa, deciso ad invitare Laila al ballo. Nancy doveva vedermi mentre lo facevo.
"Senti, ti va di.."
Mi voltai un momento e vidi Noah lasciare un bacio sulla guancia a Nancy.
Mi sentii come se qualcuno mi avesse appena tirato un fortissimo pugno dritto nella stomaco.
Presi Laila per mano, la feci alzare in piedi e le chiesi ad alta voce.
"Laila Bennet, vuoi venire con me al ballo d'inverno?"
Lei squittì e mi saltò in braccio e io, assicurandomi che Nancy vedesse, la baciai.
Sentii il rumore di una sedia sbattere contro il pavimento, alzai lo sguardo e notai che Nancy non c'era più."Cosa ti è preso?!"
Una voce femminile mi rimbombò nelle orecchie mentre mettevo a posto il mio armadietto.
Nancy.
"Me lo stai davvero chiedendo?"
"Direi di si"
"Beh, mi è preso che tu vai al ballo con Noah"
"Tu ci vai con Laila"
"Si, io ci vado con lei perché tu ci vai con lui"
"Potevi chiedermelo"
"Pensavo fosse scontato"
Rimase un attimo in silenzio e mi guardò scioccata.
"Scontato? Mi prendi in giro?! Perché avrebbe dovuto esserlo?"
"Beh, perché noi siamo... insomma... lo sai..."
"No, non lo so. Cosa siamo?"
"Si... noi siamo... amici, credo..."
"Lo siamo?"Nancy
Sul serio.
Lo eravamo?
Perché gli amici non si comportano così.
Lo lasciai con quella domanda, a cui non ricevetti mai risposta.
Lo lasciai da solo, nel mezzo del corridoio, mentre mi fissava andare via.
"Ciao Connor"
Salutai il ragazzo sedendomi di fianco a lui nell'aula di francese.
"Che hai?"
Chiese subito lui, senza neanche guardarmi in faccia.
"È così evidente?"
"Non mi dici mai ciao. Quindi te lo richiedo. Che hai?"
"Lucas"
"Ok..."
"Si comporta in una maniera assurda. Pensava fosse scontato che andassimo al ballo assieme, ti rendi conto?"
Mi voltai verso di lui, che mi guardava con una strana espressione in volto.
"Si beh... lo pensavano tutti in realtà"
"Cosa?! Perché?"
"Perché voi siete... si beh... lo sai cosa siete"
"No, non lo so! Perché lo dite tutti? Cosa siamo io e lui?"
Il ragazzo stava per rispondere, ma venne interrotto dall'arrivo del prof in aula."Rispondi. Cosa siamo?"
Chiesi a Connor davanti al suo armadietto.
"Voi siete amici. Forse di più, forse di meno. Non lo sapete, ma qualcosa c'è tra di voi, qualcosa che vi permette, anzi, vi obbliga, ad andare al ballo insieme"
"No! Io non andrò al ballo con lui! Non l'ho ancora perdonato per il suo comportamento, e non ho intenzione di abbandonare Noah a tre giorni dal ballo"
"Come vuoi..."
Connor tornò a fissare il suo armadietto, e io me ne andai, salvata dalla campanella di fine lezioni.Arrivai a casa ed entrai in camera mia correndo, così in fretta che non feci quasi caso all'uomo nudo nel mezzo della cucina.
Lanciai la borsa di camoscio sul letto, mi spogliai ed entrai nella doccia.
Rimasi sotto il getto dell'acqua per almeno mezz'ora.
Le gocce mi scorrevano sulla pelle e, scivolando, si portavano dietro tutti i miei problemi.
Uscii, mi avvolsi un asciugamano intorno al busto e un altro attorno a i capelli, poi tornai in camera.
Mi rivestii, ovviamente con solo un paio di mutande e una maglietta larga, per poi mettermi al lavoro sul computer.
Scrissi per ore, ininterrottamente, mi fermavo solo per guardare la foto di mio padre e poi ricominciare a scrivere.
Mi interruppe il suono di un pugno sulla mia porta: qualcuno stava bussando.
"Entra, mamma"
Nessuna risposta.
"Entra!"
Niente. Neanche un rumore.
Mi alzai di scatto ed andai ad aprire.
"Ti ho detto di...!"
Stavo per urlare a mia madre di entrare quando davanti a me si parò qualcuno che non era chiaramente lei.
"Ciao"
Era l'uomo che avevo visto nudo in cucina.
"Almeno ora indossi le mutande"
Dissi sprezzante mentre tornavo a sedermi sulla mia sedia.
"La camera di mia madre è quella accanto"
"Lui non è un mio amante"
Mia madre spuntò da dietro le sue spalle e lo prese a braccetto.
"È tuo padre"
STAI LEGGENDO
How to build a fire
ChickLitNancy Coleman è una ragazza con una storia difficile alle spalle, ma molta determinazione e sicurezza su ciò che vuole fare e diventare. Lucas Forevin è un ragazzo cupo, senza molti amici, vestito di pelle, ma con un intelligenza molto oltre il norm...