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<Ferma!!>dice subito il ragazzo che solo ora nota il tatuaggio che la ragazza ha sulla mano.
<Perché?>chiede lei perplessa.
<Come fai ad avere quella runa?!>dice Nath, che si trova affianco al biondo.
<Cos'è una runa, e poi io non ho rune!!>dice la ragazza che sta sulla difensiva.
<È una specie di tatuaggio, è, diciamo, un tatuaggio speciale che hanno persone speciali.>dice Nath.
<E tu ce l'hai sulla mano destra.>dice il ragazzo dagli occhi verdi.
<Speciali in che senso?!>chiede lei titubante.
<Lascia perdere, è troppo complicato per dirlo in due parole, devi venire con noi e parlare con il capo dell'istituto.>dice Will.
<Io non vengo con voi a "parlare con il capo dell'Istituto". Ho di meglio da fare!>dice la ragazza voltandosi e andandosene portandosi il fratellino che precedentemente ha poggiato a terra.

...

Dopo aver lasciato Lorcan a casa, Nisia decide di andare a fare una passeggiata.
<Fermati!!>dice una ragazza rincorrendola.
È molto bella, ha luminosi occhi verdi e capelli marroni lunghi e mossi. Ha un fisico slanciato e magro, un viso appuntito ed una carnagione chiara come il latte.
<Chi sei? Perché mi hai fermata?>chiede Nisia.
<Tu sei Nisia Bennet, giusto?? Sei quella nuova?>chiede con un sorriso che diventa più grande nel momento in cui Nisia annuisce.
<Ti volevo invitare alla festa che ci sarà stasera nel parco che si trova nel centro della città. Porta anche tuo fratello, ci sarà da divertirsi.>dice per poi prendere dalla borsa un foglietto.
<Questo è il parco.>continua porgendole il pezzo di carta.
<Non mi hai ancora detto come ti chiami.>dice la ragazza cercando di scoprire almeno il nome della persona davanti a sé.
<Io sono Cho, sono nella maggior parte dei tuoi corsi.>dice per poi cominciare ad andarmene lasciando Nisia ancora più confusa di prima.

<Sei sicura che sia qui la festa?? Non vedo nessuno.>chiede Liam
<Si, sono sicura. Questo dovrebbe essere il parco di cui parlava: Hyde Park. E poi, non senti la musica in sottofondo??>dice la ragazza leggendo il foglietto.
<Nisia!! Venite, la festa è di qua.>dice Cho spuntando dagli alberi.
<Eccoci.>dice la ragazza, mentre raggiunge l'altra, seguita dal fratello.
<Piacere, io sono Cho, tu dovresti essere Liam, giusto??>chiede la castana.
<Esatto.>risponde Liam.
<Seguitemi, la festa è di qua, appena dietro quegli alberi.>dice Cho sorridendo.
<Wow!>dice Liam vedendo la quantità di persone presenti oltre che alla ottima musica ed un gigantesco tavolo pieno di bevande, probabilmente alcoliche.
<Divertitevi.>dice Cho allontanandosi.

<Ciao.>dice Cho.<Volevamo andare a fare un gioco, io tu, tuo fratello e altri ristretti amici. Ti va?>chiede la ragazza facendole gli occhioni dolci.
<Io veramente...>cerca di rifiutare la ragazza.
<Dai sorellina, di cosa hai paura, vieni con noi.>dice il fratello con l'intervento di convincerla.
<Innanzitutto non ho paura, in secondo luogo vengo, ma solo per tenerti d'occhio.>dice puntando un dito verso il fratello e facendolo sorridere.
<Andiamo allora!!>dice Cho entusiasta portando i ragazzi in un luogo separato dalla festa.
È molto bello, è silenzioso, c'è un prato d'erba illuminato dalla luna piena. Accanto al prato c'è un ruscello che scorre veloce. Alla ragazza sembra un angolo di paradiso.
<Sapete, c'è una filastrocca che mi hanno insegnato i miei genitori che fa così:

Se vedi un membro delle Fate

in una distesa d'erba
Tieni il passo molto leggero
lì intorno
E passa camminando
E' facile, dunque, che le creature del "piccolo mondo" si stiano aggirando proprio nei paraggi, tra erba, campanule(il fiore preferito) e un rivolo d'acqua.  Da lì al loro mondo puoi accedere,

<Ma attenzione...il ritorno non devi chiedere.>termina una voce alla spalle della ragazza. Will.
<Che ci fai tu qui?! Mi segui per caso??>domanda Nisia scocciata.
<Cosa ci fate tu e tuo fratello in compagnia delle fate??>domanda il ragazzo appena comparso dal nulla.
<Fate?? Mi stai prendendo in giro.>domanda perplessa la ragazza.
<Shadowhunter questo è il nostro territorio.>dice Cho improvvisamente seria avvicinandosi al ragazzo biondo.
<Ma è di giurisdizione degli Shadowhunter.>dice Will avvicinandosi. <Perché delle fate portano nel loro regno due mondani che potrebbero avere il sangue dei Nephlim??>chiede lui.
<Non sono mondani, la mia signora li vuole vedere e parlare con loro. Perché dici che potrebbero avere il sangue dell'angelo nelle vene?>dice Cho.
<Sulla mano destra, Nisia e probabilmente anche il gemello, ha una runa degli Shadowhunters anche se, non ne so il motivo, non la vedono.>termina lui.
<Nemmeno io la vedo, magari a tua visita sta perdendo colpi, piccolo Nephlim.>dice Cho deridendolo.
<Il tempo stringe.>dice una ragazza dai capelli neri e gli occhi marroni.
<Dobbiamo andare.>dice Cho voltandosi verso i due ragazzi, Liam e Nisia, che come se fossero ipnotizzati la seguono.
<Fata, non puoi portarli nel tuo regno.>dice Will mentre l'intero gruppo entra coi piedi nel ruscello.
<Si che posso, dopotutto sono ospiti della Regina.>dice lei in risposta prima di sparire insieme a tutto il gruppo ricomparendo in una sala circolare.
<Voi, preparate i due principi, devono incontrare la Regina.>dice Cho dando ordini al resto delle persone del gruppo che portano i due ragazzi in diverse stanze dove verranno preparati per l'incontro con la Regina della Corte Seelie.

...

<Gwyn, benvenuto. Avrei bisogno che mi mettessi a disposizione alcuni tuoi cavalieri. È possibile?>chiede la donna dai lunghi capelli rossi.
<È fattibile mia signora, dimmi di chi hai bisogno e vedrò cosa fare. Ma in cambio un favore chiedo, durante la notte di halloween alla Caccia è permesso prendere un mortale, chiedo di poterne prendere tre, per essere addestrati ed entrare a far parte delle mie truppe che sono ancora molto scarne.>chiede Gwyn.
<Fai pure ciò che hai detto. Il cavaliere che mi aiuterà è il principe Kieran, cavaliere della Caccia Selvaggia.>dice la Regina.
<Di un valido cavaliere tu mi privi, mia signora, ma se ciò che chiedi è ciò che vuoi acconsentirò a donarlo a te.>dice Gwyn.
<Allora siamo d'accordo, tre mortali per te ed un cavaliere al mio servizio per un tempo però non infinito. Quando i suoi compiti avrà eseguito sarà libero di scegliere se restare a far parte della mia corte o se tornare da te, nella Caccia Selvaggia.>dice terminando la Regina.
<Regina, sono qui.>dice Cho, fedele servitrice della bella dama.
<Falli entrare, sono pronta a riceverli. E tu Gwyn, fa chiamare il principe Kieran.>dice la Regina congedando il comandante della Caccia Selvaggia ed accogliendo i ragazzi.
<Benvenuti miei cari nella vostra dimora. Io sono la regina della Corte Seelie e vi do il benvenuto principi.>dice lei facendoli accomodare.
<Principi??>chiede Liam.
<Ciò che credete esser vero non lo è del tutto. Voi siete due dei numerosi principi della mia corte.>dice la Regina.
<I nostri genitori non sono reali quindi nemmeno noi lo siamo.>dice in tono freddo Nisia.
<Dolce Nisia, assomigli tanto a tuo padre, così fiera e affascinante. Voi in realtà siete figli di reali, siete i figli di una regina sciocca che commise l'errore di innamorarsi di uno Shadowhunter in cerca di vendetta. Voi siete i miei figli e come tali siete principi.>dice la donna.
<Se nostro padre non è Louis Bennet, chi è?!>chiede ancora Nisia cercando risposte. Non è mai stata molto paziente, come il fratello, ma comunque è sempre stata in possesso di un forte autocontrollo che però a volte non bastava.
<Hai il carattere di tuo padre dal quale non soltanto hai preso il carattere, ma anche i capelli bianchi come la neve e gli occhi neri come la notte. Tuo padre era un uomo odiato dai suoi simili, odiato perché diverso e, per colpa loro, degli Shadowhunters, ha dovuto compiere diverse azioni non molto nobili ma necessarie. Il suo nome era Sebastian Morgenstern, mezzo demone e mezzo angelo, fratello di Clarissa Morgenstern.>dice con amarezza.
<È morto?!>chiede Liam.
<Si miei principi, il vostro caro padre è da tempo ormai deceduto, ma ora non ve ne preoccupate, in voi vedo lui e finché lo penserete lui sarà con voi.>termina per poi alzare la testa.
Nella stanza è entrato un cavaliere con l'armatura bianca e con i capelli blu.
<Regina, sono al tuo servizio.>dice inchinandosi.
<Principe Kieran, loro sono il principe Liam e la principessa Nisia. Confido che sarete voi a illustrargli il regno.>dice la Regina.
<Come vuoi, mia Regina.>risponde Kieran.
<

Andate, domattina vedrete il regno, per ora riposatevi.>dice parlando ai due ragazzi.
Nisia aspetta che Liam esca e comincia a parlare alla regina.
<Vorrei sapere perché, dato che siamo i tuoi figli, non ci hai cresciuti.>chiede diretta Nisia.
La regina sorride e risponde. <Sei diretta come tuo padre e immagino anche furba. Voi non siete cresciuti qui perché nessuno, tranne le fate, sa e sapeva che Sebastian, tuo padre, aveva figli. Avrebbero cercato di uccidervi ed io non avrei mai potuto permetterlo. Le fate hanno un solo modo di amare, lo fanno con tutte se stesse, per il vostro bene ho voluto nascondervi, ma ora che siete qui il mio amore per voi sarà totale.>dice regalando un sorriso bellissimo alla figlia.
<Ho un'altra domanda. Come fai ad essere così giovane, potresti sembrare mia sorella!>dice con un sorriso.
<È una caratteristica delle fate e del loro regno, qui il tempo passa in maniera differente e poi, noi fate siamo immortali.>dice accompagnando la ragazza nella sua stanza.

Il sentiero delle fateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora