Chapter 2.

362 17 3
                                    

Ero come in uno stato di trance.Ora sapeva della mia protesi.Ma la cosa che mi scombussolò di più fu la sua frase,che si ripete nella mia mente all'infinito.Il suono della campanella mi risvegliò dalla mia trance.Mi affrettai a sistemare la protesi.Arrivata in classe mi subii una ramanzina dalla prof per il mio ritardo.Non mi importava molto,non era lei quella che al posto della gamba destra ha un pezzo di plastica.

Andaii a sedermi vicino Bianca.

"Dove sei stata?Pensavo fossi andata a prendere una cioccolata" mi sussurrò per non farsi sentire dalla professoressa che aveva iniziato la lezione.

"Dopo ti spiego"risposi secca.

Lanciaii uno sguardo a Thomas e mi accorsi che  aveva già lo sguardo su di me.Mi mimò con le labbra un "Stai bene?"

Io gli alzai il pollice sorridendogli.

A sua volta lui mi guardò per la migliardesima volta negli occhi ed annuì.

Le ore successive passarono lente.Finalmente alle 13:30 la campanella suonò.Uscimmo tutti dalla classe e ci ritrovammo in cortile.

Ci salutammo e mentre andavo via sentii qualcuno toccarmi il braccio.Sapevo già chi era.Il suo tocco mi fece venire dei brividi che mi percossero la schiena.Mi giraii.I suoi occhi incontrarono i miei con una familiarità inaspettata.

"Em...oggi io e i ragazzi suonamo in Via der Corso,stavo a pensà,magari te e Bianca potete venì a sentirce.."

"Oh beh credo di sí.Anche se non so dove sia Via del Corso" balbettai imbarazzata.

"Bianca lo sa.Chiamame"

Mi porse un biglietto dove c'era scritto il suo numero.

Avvicinò la mano alla mia guancia,col l'indice spostò qualcosa dalla mia faccia e poi si posò il dito sulle labbra.Notai che portava lo smalto nero,era particolare gli donava.

"Avevi un ciglio" disse fermo.

"Oh."riuscii a dire solo questo.

Mi teneva ancora il braccio tra la sua mano.

Sentii un trillo.Mi arrivò un messaggio da mio padre diceva che non poteva venirmi a prendere.

"Cazzo!" esclamai senza preoccuparmi di Thomas.

"Non voglio farmi gli affari tuoi,ma cosa succede?"mi chiese divertito

"È solo che mio padre non può venirmi a prendere"sbuffo con misto tra seccatura e divertimento.

Vidii una luce passare negli occhi di Thomas.

"Se voi,te posso accompagna' io.."disse con un sorriso imbarazzato.

"Oh sì certo!"esclamai forse con troppo entusiasmo.

Ci incamminammo e parlammo del più e del meno.Mi chiese come mai mi ero trasferita,della mia famiglia,della nostra passione per gli animali,di tutto.Mi trovavo così bene con lui.Da quando avevo la protesi non mi piaceva camminare,ma quella,fu la più bella della mia vita.

"Tu...em...Da quanto ce l'hai? balbettò.

Non mi aspettavo mi facesse questa domanda,ma non mi diede fastidio.

"1 anno."gli sorrisi.

"Ti ho messo a disagio?Perché se sì me dispiace,ceh non volevo"
mi disse agitato.

"È tutto okay.È normale chiedere."gli sorrisi comprensiva.

Poggiò la sua mano sulla mia e fece intrecciare le nostre dita alla perfezione.

Sorridemmo entrambi.Poco dopo arrivammo davanti casa mia.

"Arrivati sani e salvi" scherzai.

Lui rise.Dio aveva una risata bellissima.

"Vuoi em...entrare,ceh vuoi pranzare con noi?"

Lui sembrò così sorpreso.

"Non voglio essere di intralcio" si passò una mano nei capelli.

"Se fossi stato d'intralcio non te l'avrei chiesto" gli sorrisi rassicurante.

"Okay,scommetto che la tua famiglia è forte" mi diede il pugno.

"Piu o meno" risi.



Spazio autrice||

Eccomi people,sto facendo uscire questi 2 capitoli di seguito per farmi perdonare dell'assenza.Amatemi lmao✌

Nad✨

Noi veniamo dalla luna||Thomas RaggiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora