Non tolgo mai il cappello. Esso mi rassicura dal vento che spettina i miei capelli pronti a svolazzare per sempre nell'impeto gesto della dimenticanza, della follia ormai vicina e pronta ad azzannare la mia mente. E se dovessi svegliarmi un giorno, nel vuoto più totale e nell'oscurità che prevale? I miei capelli, allora, si agiteranno al vento, senza nome, senza corpo, senza anima.
Ogni notte i miei sogni rivelano il lato più oscuro del mio subconscio. Mostrano con chiarezza e sollecitudine il proprio avvenire, sebbene molto lontano e irraggiungibile. Una mente razionale, forse, possiede questa carcassa che sdraiata resta a contemplare il tempo? Quella vana attesa che riduce minuti e secondi senza mai giustificare il retrocedere delle lancette dell'orologio appeso alla parete.
Allora ascolto il suono dei ricordi perduti, oltre il semplice sguardo disinteressato o curioso. Ascolto i lamenti di quelle povere anime intrappolate in chissà quale astratta dimensione. Nemmeno tappando le orecchie riuscirei a far tacere il mondo circostante. Sono oppresso dal richiamo della morte che stretta mi tiene a se, giorno dopo giorno, attimo dopo attimo.
Vorrei tanto poter piangere, urlare a squarciagola, ma la voce profonda del mio spirito più oscuro tace dinanzi a semplici richieste di comune sfogo.
Prendo il cappello e lo stringo forte tra le mie mani avvicinandolo alla mia intima verità, portandolo con me nella stanza dei segreti.
E così, ogni sera contemplo lo specchio prima di distendermi sul letto, sperando che il viaggio mi porti in un mondo ricco d'amore e di speranza, in una storia dalle molteplici virtù benevole dell'animo umano. Ma il pensiero, seppur adornato da buone intenzioni, scivola nel veleno del mondo che incombe sull'umanità, come una nuvola di gas denso e grigiastro che al solo respiro pietrifica l'organismo. È questo il giardino della misericordia, la speranza che tutto si trasformi, che tutto svanisca, pronto a rinascere nella purezza e nella gioia.
Le candele illuminano il mio volto nel buio, nella rotondità perfetta e materiale della costruzione. Le fiamme ondeggiano in segno di responso ...
Il viaggio inizia nell'incubo della chimera.
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Il Minotauro
ParanormalUn viaggio in un futuro onirico ossessiona il protagonista. Il male onnipresente si traveste di una figura mitologica, annientando la razionalità che tenta di erompere disperatamente. Una lotta tra bene e male, una lotta contro se stessi. Una lotta...