Nico dormiva sullo scomodo divano blu dell'infermeria, rannicchiato su se stesso ci entrava alla perfezione ma i cuscini erano ruvidi e duri e non garantivano un sonno confortevole. Si era addormentato lì aspettando che Will finisse con l'ultimo paziente ma non era riuscito a rimanere sveglio e si era lasciato andare.
Dopo un po' però, iniziarono gli incubi. Non erano solite profezie o visioni, solo brutti sogni. C'erano sua madre e sua sorella che lo guardavano, tendevano una mano verso di lui e poi con un sorriso e le lacrime agli occhi scappavano via, allontanandosi sempre di più.
Nico iniziò a piangere,cercò di urlare ma il fiato si bloccava in gola, provò a rincorrerle ma le sue gambe diventarono molli. Provò ancora una volta a raggiungerle e cadde in ginocchio, le mani erano poggiate a terra e il capo era chinato, l'unico rumore percepibile erano le lacrime che toccavano il pavimento e un mormorio confuso.
Dalla bocca di Nico uscivano dei soffi, che si trasformarono poi in parole dette a voce leggermente più alta.Tornate indietro, non sono nulla senza di voi.
Tornate indietro.
Tornate indietro.
Un respiro.
La testa di Nico scattò verso l'alto e guardò il buio davanti a sé.
Un' altro respiro.
Si girò più volte ma non vide nessuno, poi però sentì una melodia e una strana sensazione alla mano.
La voce si era fatta più forte, era maschile e melodiosa e stava cantando la ninna nanna di Bianca.Close your eyes
I know what you see
The darkness is high
And you're in ten feet deep
But we've survived
More terrible monster than sleep
And you know i will be here, to tell you to breathe.Nico era immobile, ancora in ginocchio e ancora in lacrime, ma era silenzioso, perfino il suo respiro era calmo, come se avesse paura di spaventare la voce misteriosa. Ricordava la prima volta che Bianca aveva cantato quelle parole per lui che per l'ennesima volta aveva richiamato il suo spirito.
La sorella mentre cantava gli accarezzava la guancia e piangeva ma questa volta la persona che cantava voleva mandare un messaggio diverso.Tu sei il mio soldatino
La ragione per cui vivo.
Non ti scordar di me
Io veglierò su di te.Dopo quelle parole il calore alla mano divenne più vivido e davanti a lui iniziò ad apparire una figura.
Una mano poggiata sulla sua, la bocca che cantava, labbra rosee e denti bianchi, occhi dolci e chiari con molta malinconia nelle lacrime di cui erano pieni, i capelli biondi in risalto con la pelle abbronzata.
Nico aprì gli occhi umidi e guardò Will, chino su di lui, che smise subito di cantare.
Si guardarono, entrambi con le lacrime agli occhi, Will con un sorriso triste e Nico con un'espressione confusa, per lunghi attimi prima di abbandonarsi in un abbraccio silenzioso.
Non servivano parole quando i loro cuori, silenziosi, riuscivano a sfiorarsi.
STAI LEGGENDO
Percy Jackson One Shots
FanfictionRaccolta di One Shot sulle varie ship della saga Percy Jackson