Passano venti minuti e io, stufa, mi accendo una sigaretta, quando sento il mio petto urtare contro quello di qualcun'altro. Senza neanche alzare lo sguardo mi alzo e, puntando i miei occhi in quelli del ragazzo, gli urlo frasi forse un po' troppo offensive.
"HEY DEFICIENTE!! QUANDO CAMMINI GUARDA DOVE CAVOLO VAI, INVECE DI FARE L'IMBRANATO E TRASCINARE ANCHE GLI ALTRI IN FIGURE DI MERDA"
Il ragazzo mi guarda spaventato, per poi annuire leggermente e abbassare lo sguardo. Deve essere un ragazzo del primo o secondo anno, dato che non l'ho mai visto in questa scuola.
Fa per andarsene, quando una ragazza gli sussurra, un po' troppo ad alta voce, una frase che, forse, non avrei dovuto sentire.
"Eddai chiediglielo. Dai, non ti mangia mica"
"Chiedermi cosa?" Mi aggiungo alla conversazione guardando impaziente la ragazza.
"Ahm, ecco, vedi, io, noi ti volevamo chiedere se fossi tu" parlò imbarazzata.
"Se fossi io, cosa?" la guardai stranita.
"Beh, ecco, se fossi tu la ragazza di cui tutti parlano. Sei tu la migliore amica di Damiano?" partì imbarazzata, per poi proseguire con un'espressione curiosa.
"No, mi spiace, non sono io" le risposi, mandandole una leggera occhiataccia.
"Ah, ahm, scusami, perdonami, non pensavo, è che io credevo tu fossi, no niente, lascia stare" abbassò lo sguardo.
"Chi sarebbe questo Damiano? Perché tutti dovrebbero conoscere la sua migliore amica?"
"Beh, è il ragazzo più popolare della scuola, ed è il governatore di tutta Roma Sud" arrossì la ragazzina. Terribilmente infantile.
Annuii, non prestandole attenzione. Vedo che le cose non sono cambiate: c'è ancora il "governatore" delle parti di Roma. Ho sempre pensato fosse un pensiero superficiale, e che le persone elette come governatori fossero troppo sopravvalutate. Insomma, chi sei tu per governare? Era un idea infantile, stupida ed esagerata. La cosa che più mi preoccupa però, è che nessuno si sia reso conto di quanto sia idiota questa 'tradizione'.
La sigaretta è quasi finita, e se le persone che aspetto non arrivano entro cinque minuti me ne vado.
"Uh uh, non ti hanno mai detto che non si fuma?" sento una voce. La riconoscerei tra mille, nonostante sia cambiata: ora è più da uomo.
"E a te non hanno mai detto che non si abbandonano gli amici?" sorrisi falsamente, alzando lo sguardo per vederlo camminare nella mia direzione. Jeans strappati neri e maglietta del medesimo colore, occhi castani che, quando vogliono, sarebbero capaci di scaldarti il cuore. I suoi capelli sono molto più lunghi rispetto a prima, ribelli. Quel suo solito sorrisetto compiaciuto, che tanto mi snerva, è dipinto sul suo volto da uomo, ormai. La sua mascella è definita, come la è sempre stata, le sue sopracciglia leggermente aggrottate e la leggera fossetta che spunta sulla guancia destra.
"È un piacere rivederti, Vic" affermò, ormai a meno di un metro di distanza da me.
"Peccato che io non ricambi il tuo stesso piacere" sorrisi facendo la finta dispiaciuta, stringendo i denti.
"Non ci vediamo da due anni, non ti sono mancato neanche un po'?"
"Ahm, a dire il vero no, per niente" feci un piccolo sorrisetto compiaciuto.
"Acidella eh? Comunque tranquilla, neanche tu mi sei mancata. E, scusami, ma ora devo proprio raggiungere i miei veri amici, quelli a cui tengo davvero" un sorrisino beffardo spunta sulle sue labbra.
"Sappiamo entrambi che l'unica cosa a cui tieni, è solo te stesso. Sono passati due anni, ed io sono cambiata, ma tu sei sempre lo stesso" lo guardai con aria di sfida prima di girarmi, e tornare definitivamente a casa.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
"Amore mio, ci siamo preoccupati tantissimo, fortuna che stai bene!" mia madre corse verso di me prima di stringermi in un abbraccio.
"Si mamma, ti ricordo che sono stata fuori poco più di un'ora" risposi con aria annoiata.
"Tesoro, pensa, c'è una famiglia che si è trasferita qui giusto un mesetto fa. E hanno una figlia che dovrebbe avere giusto la tua età" mi sorrise felicemente.
"woow che gioia!" esclamai con finta allegria.
"Bene, vai a darti una sistemata che questa sera ci hanno invitate a cena"
'oddio' penso.
"Fantastico!" già so che ad un certo punto mi sentirò inaspettatamente male, cosicchè dovrò 'purtroppo' andare a casa, dove mi sentirò magicamente meglio e mi preparerò per andare in discoteca con Will.
***********************
S.A.Che ne pensate del capitolo? Se vi va mettete una ⭐️ e commentate!! Mi farebbe tanto piacere!!!! 💖
STAI LEGGENDO
Take Me Out (Damiano David)
Roman d'amour"Te l'avevo detto che sarebbe stato per sempre" Cosa succederà a Victoria De Angelis, una ragazza determinata e ferita dal passato, se dovesse incontrare di nuovo, dopo due anni, il suo ex migliore amico Damiano David, conosciuto all'età di tre ann...