E L E V E N

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"Ehi..." Sono a casa di Mattew, mi sono aperta completamente e  gli ho appena raccontato tutto ciò che è successo ieri. Avevo pensato anche di andare da Will ma so che lui non mi avrebbe dato un giudizio oggettivo; per questo sono da Matt.

La sua mano è sulla mia spalla e va su e giù, avanti e dietro, per confortarmi.

"Secondo me non dovresti dargli tutto questo peso, vedi, so che tu gli hai voluto tanto bene ed è stato il tuo compagno di vita per 12 anni, ma devi superarlo. Non serve trovare scuse e cercare di vederlo nella parte della ragione; lui non vuole evidentemente riavere il rapporto che aveva con te, e tu devi accettarlo. Ieri ti ha sicuramente fatta stare bene all'inizio e ti ha dimostrato che nei momenti di difficoltà non riesce a lasciarti sola, però ti ha anche detto a chiare lettere che tu devi lasciar perdere lui. Non perdere tempo con lui, non ti meriti una persona che prima ti aiuta e poi ti dice di allontanarti. Tu meriti stabilità, e lui non può dartela." Mi prende per le spalle e mi avvicina al suo petto, poi si lascia andare verso il bracciolo del divano con la schiena, così finiamo sdraiati insieme sul divano.

Sì, ieri Damiano ha dato il colpo di grazia, ma in questo ultimo periodo alcune cose non vanno bene sono un po' di aspetti: i miei genitori: mia mamma alla fine ieri è andata a dormire dalla nostra vicina e mi ha chiamata dicendomi di stare tranquilla, mi ha spiegato la situazione e da quello che ho capito lei e papà staranno lontani l'uno dall'altro per un po'; io ancora non ci credo, ma lui la ha tradita.
Beh, questo è un altro esempio che il vero amore non esiste. Certo, speravo di non avere la dimostrazione diretta dai miei genitori, ma è così. Ho paura per mamma, anche se non l'ho vista, l'ho sentita distrutta e non posso neanche immaginare come si senta, lei stessa però mi ha detto che voleva stare sola per un po', quindi di non andare a casa dei vicini.

"Ho bisogno di sfogarmi..." Sussurro, ma a quanto pare ciò che ho detto lo ha sentito anche Matt.

"Lo hai appena fatto."

"Be', a quanto pare non è abbastanza." Ribatto.

"Io vado in palestra quattro volte a settimana, se vuoi potresti venire anche tu con me, ci alleneremmo insieme e potresti sfogarti attraverso il lato fisico..." Mentre dice queste parole un largo sorriso prende posto sul suo volto.

"Ci sto. Potrebbe aiutarmi sul serio... quando si comincia?"

"Beh, se vuoi potremmo iniziare già da domani." Mi sorride in modo sincero.

"Non vedo l'ora." Rispondi al suo sorriso leggermente insicura.

"Matt, sarebbe un problema per te se rimanessi a dormire qui questa notte? Sai, a casa non c'è nessuno e non ho proprio voglia di rimanere da sola."

"No figurati Vic, per te ci sarà sempre posto." Mi abbraccia.

Le sue braccia mi fanno sentire al sicuro, protetta. Come se nessuno potesse mai farmi del male quando sono con lui. È una bella sensazione, e mi sta facendo passare il malumore e tutte le emozioni negative che l'incontro con Damiano mi ha causato.

"Sai cosa, Matt? Da ora in poi mi impegnerò ad andare avanti, senza avere troppi ripensamenti sul passato; sono stata male per lui, ed era giusto così, ma ora basta. Lui ha preso la sua decisione, e io devo smetterla di continuare ad illudermi che alla fine lui sceglierà me. Anche se mi distrugge ammetterlo, non lo ha fatto due anni fa e di certo non lo farà ora. Gli voglio bene, ma non lascerò che questo sentimento mi distrugga." Sono sicura di me in questo momento, niente potrà farmi cambiare idea.

"Sono con te, ti aiuterò, ti farò pensare ad altro, e non appena avrai superato questa delusione, starai meglio di quanto tu non sia mai stata!" Sorride facendo spuntare due fossette ai lati della sua bocca.

"Ti voglio bene Matt, non so come avrei fatto senza di te..." lo stringi in un abbraccio che lui ricambia prontamente.

"Anche io Vic, anche io." E mi lascia un bacio sulla fronte.

"Ora dormi, nana." Accenna una risata.

"Non ti ucciderò per avermi chiamata nana solo perché sono stanca, sappilo."

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Sono le 7:30 del mattino, e non appena mi alzo dal divano, noto l'assenza di Matt accanto a me. Decido di andare in cucina, sentendo un buonissimo odore provenire proprio da lì.

"Ehy Matt, che cucini?" Lo saluto sedendomi su uno sgabello posizionato intorno ad un tavolo.

"Nana, ben svegliata!! Ti sto cucinando velocemente dei pancakes, dopodiché però devo andare a scuola, e appena torno ti accompagno a segnarti in palestra." Mi sorride.

"Oh si la scuola, io riprendo le lezioni domani, che stress. Comunque, lei è veramente un gentiluomo signor Donovan." Soffoco una risata.

"Oh lo so bene, signorina so tutto io." Mi fa la linguaccia.

"Bene, io vado allora, mia madre dovrebbe tornare tra un'oretta dal turno di notte al lavoro, vedi di uscire di qui prima di quell'ora. Ti voglio bene nana." Riprende Matt.

"Ti giuro che se mi chiami di nuovo nan-"

"Sì lo so che mi ami." Esclama prima di chiudere definitivamente la porta alle sue spalle.

Sospiro accennando un sorriso, e vado a prendere il mio telefono per informare i miei che passati 20 minuti sarei tornata a casa. Non appena leggo un messaggio di conferma da parte di mia madre, inizio a fare colazione per poi tornare a casa mia.

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S. A.
Aiuto questo capitolo non è per niente dei migliori lo so benissimo, soprattutto per questo capitolo però, vi chiedo di commentare per farmi sapere cosa vi piace e cosa no, l'ho scritto molto velocemente quindi non so veramente se possa piacervi!!

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 22, 2020 ⏰

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