Hinny, proposta

223 14 1
                                    

"È nella separazione che si sente e si capisce la forza con cui si ama"
Fëdor Dostoevskij

Ginevra Weasley entra a Grimmauld Place e, appena sorpassato con attenzione l'ingresso, inizia a chiamare a gran voce il fidanzato, ma di lui non c'è traccia.

In cucina, sopra a un tavolo nota un pensatoio e una serie di ampolle, al pensatoio è attaccato un semplice biglietto

Usami

La ragazza, pur leggermente stranita, prende in mano la prima ampolla e ne versa il contenuto.
Poi si immerge nei ricordi

-Lascialo in pace, non è stato lui a volere tutto questo!- disse Ginny.
Era la prima volta che parlava di fronte a Harry. Stava guardando fisso fisso Malfoy.
-Potter, ti sei fatto una ragazza!- esclamò Malfoy strascicando le parole. Ginny arrossì violentemente.

La ragazza ricorda con un sorriso quel momento, intenerita. Poi si accorge di riuscire a percepire anche le emozioni di Harry: la rabbia nei confronti di Malfoy, ma soprattutto la sorpresa, sorpresa nel sentirla parlare e nel vederla così sicura e determinata.

La ragazza si prende ancora qualche secondo poi versa il secondo ricordo

-Ciao- disse Ginny, esitante. -Abbiamo riconosciuto la voce di Harry. Che cos'hai da urlare?-
-Non sono affari tuoi- rispose brusco Harry.
Ginny alzò le sopracciglia.
-Non c'è bisogno che usi quel tono con me- replicò gelida. -Mi chiedevo solo se potevo aiutarti-
-Be', non puoi-
[...]
-Io ce l'ho, una scopa!- disse Ginny.
-Sì, ma tu rimani qui- ribatté Ron.
-Chiedo scusa, ma quello che succede a Sirius mi sta a cuore quanto a te!- esclamò lei, sporgendo la mascella in un modo che ricordò straordinariamente Fred e George.
-Tu sei troppo...- cominciò Harry, ma Ginny lo interruppe decisa -Avevi tre anni meno di me quando hai lottato contro Tu-Sai-Chi per la Pietra Filosofale, ed è grazie a me che Malfoy è bloccato nell'ufficio della Umbridge da enormi spettri volanti...-

Ricorda quel giorno, come sarebbe possibile dimenticarlo?
Ricorda la rabbia nei confronti del fratello e di Harry che cercavano di tagliare fuori lei, Luna e Neville, come se non valessero quanto loro, come se non fossero in grado di affrontare la situazione.
Ricorda la soddisfazione nel lanciare la fattura contro Malfoy e salvare i suoi amici.
Ricorda il brivido di eccitazione e tensione quando, salita sul thestral, ha pensato a cosa stavano andando incontro.

Sente la paura di Harry per Sirius, la paura per i suoi amici.
Sente che era vero che non si fidava completamente di loro, ma sa anche quanto quella sera si è ricreduto.
Sente l'urgenza del ragazzo.
Sente il terrore di perdere l'ultima parte della sua prima famiglia.
Sente nuovamente stupore e ammirazione per la sua determinazione.

Batté sulla spalla di Ginny.
-Ti va di cercare uno scompartimento?-
-Mi dispiace, Harry, ho promesso a Dean che l'avrei raggiunto- rispose lei cordiale -Ci vediamo dopo-
-Sì, certo- fece Harry. La vide allontanarsi, i lunghi capelli rossi che le danzavano sulle spalle, e provò uno strano moto d'irritazione: si era talmente abituato a lei durante l'estate che aveva quasi dimenticato che Ginny non frequentava lui, Ron e Hermione a scuola.

È vero, non li frequentava, aveva altri amici, fantastici, ma avrebbe accettato a occhi chiusi l'invito se Harry fosse stato sincero con sé stesso su quello che provava, come aveva detto lui stesso sarebbero potuti stare insieme da prima.
Sente il dispiacere di Harry, la sua delusione.

Moments Harry PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora