8)"Io e quel figo-del-mio-ragazzo mariniamo la scuola"

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La mattina successiva, quando io uscii di casa per andare a scuola con Derek, mio padre mi accompagnò nell'attraversare il vialetto di casa mia.
Aprii la portiera dell'auto di Derek prima che io potessi entrare, quindi si sporse verso il guidatore con la mano stesa ed un sorriso di circostanza sulle labbra.
Derek dal lato suo non sapeva se uccidere me o presentarsi a mio padre, ma nessuno dei due aveva intenzione di parlare. Chiedetemi pure perchè non l'ho fatto io come mio solito, ma proprio non ci riuscivo, perchè l'ansia mi stava divorando lo stomaco dall'interno.
Derek incrociò il mio sguardo e, quasi, lo supplicai, quindi alla fine si armò di uno dei suoi migliori sorrisi e strinse la mano di mio padre. Onestamente ho sempre pensato che se avesse sorriso sarebbe sembrato uno psicopatico, ma era addirittura carino, senza quell'odioso ghigno, capace di farti saltare i nervi, perennemente impiantato su suo viso.
<<Ti tengo d'occhio, ragazzo. Ma per ora sei il benvenuto.>> gli disse mio padre, uscendo subito dopo dalla sua auto. Mi guardò negli occhi e mi poggiò una mano sulla spalla lasciandomi un sorriso confortante. <<Tengo d'occhio anche te, mascalzone. Vedi di non portare Derek sulla cattiva via, come hai fatto con Scott.>> detto questo tornò in casa lasciandomi in piedi alla fine del vialetto.
<<Hai intenzione di stare lì per tutto il giorno?>> mi chiese il mio ragazzo da dentro la sua auto, io mi limitai a scuotere la testa ed a prendere posto sul sedile del passeggero. <<Prima o poi prenderemo la mia macchina?>> gli chiesi evitando di dargli contro per io tono duro che aveva usato. Immaginavo quanto fosse nervoso per quanto era appena accaduto.
Sapevo bene quanto Derek fosse riservato e quel'invito di mio padre ad entrare nella nostra famiglia lo aveva leggermente scombussolato, o peggio, infastidito.
<<Quel catorcio? Senza offesa, ma se hai voglia di guidare puoi farlo benissimo con la mia auto.>> e okay, era decisamente nervoso. Ma insultare la mia auto solo perchè era infastidito dal comportamento espansivo di mio padre?! Questo non glielo avrei concesso senza parlare.
Quella Jeep per me era davvero importante, ma poche persone riuscivano a capirlo. Quella Jeep era uno degli ultimi ricordi che mi rimanevano di mia madre. Avrei potuto mettere dei soldi da parte ed acquistare un'altra auto, si. Ma io non ne volevo un'altra.
<<Ti capisco. Capisco che sei arrabbiato, ma non è colpa mia se mio padre è preoccupato per me. Non c'è alcun bisogno di essere acido e d'insultare la mia auto, okay?!>> incrociai le bracia al petto ed abbassai lo sguardo sulle mie gambe, cercando di fargli capire quanto fossi risentito in quel momento.
<<Non voglio litigare, Stiles.>> mi disse duro, mentre accellerava come per farmi capire che dovevo stare zitto. <<Ed io non voglio andare a scuola! Cambia direzione!>> urlai tirando lo sterzo verso di me, volevo che prendesse la strada ce portava al bosco. Ma forse cercare di fargli fare un incidente non era il modo migliore che potessi trovare per dirglielo, ora che ci penso...
Derek per tutta risposta inchiodò in mezzo alla strada e mi guardò come se volesse uccidermi. In quel momento non ero più molto sicuro di aver fatto la scelta migliore in fatto di ragazzi. Poi lo guardai meglio, aveva la mascella contratta, ed era in una posa che faceva tendere tutti i suoi muscoli andando a definire la forma che il suo corpo aveva sotto quei vestiti. Era spaventoso, ma era decisamente sexy.
Mi ritrovai senza saliva nell'arco di cinque secondi da quando aveva inchiodato in mezzo alla strada e mi ritrovai ad arrossire come un perfetto cretino.
Derek sbuffò divertito e fece inversione ridacchiando leggermente. Non prese la strada del bosco, ma neanche quella della scuola, quindi non avevo idea di dove mi stesse portando. Ero sicuro che volesse commettere un omicidio.
Rimasi in silenzio a sbirciarlo per tutto il tragitto e, quando finalmente si fermò, alzai lo sguardo ritrovandomi nel parcheggio di una magnifico caffè. Derek scese dalla macchina e mi invitò a fare lo stesso aprendomi lo sportello. Quando scesi dalla macchina mi sentii attirare contro il suo petto ed alzai lo sguardo confuso verso di lui. <<Io ho fame, tu hai fame. Quindi è normale litigare, mangiamo qualcosa e poi facciamo un giro nel bosco come volevi. Okay?>> Mi chiese mentre la sua mano andava a stringere la mia. Figurarsi se non aveva fame! <<Okay, ma visto che hai insultato la mia magnifica vettura, ti toccherà pagare.>> dissi mentre ci avviavamo all'interno della struttura per poter mangiare qualcosa. << Come se non lo avessi fatto lo stesso...>> disse fra i denti mentre attraversavamo dalla porta d'ingresso.
Non appena entrammo un magnifico odore ci avvolse completamente e mi costrinse a chiudere gli occhi. Il Caffè era quasi vuoto, quindi Derek mi portò in un tavolino infondo alla sala e mi sorrise birichino. Io gli feci la linguaccia e seppellii il naso nel menù. C'erano tante cose davvero appetitose da poter ordinare e non riuscivo davvero a scegliere, quindi diedi un calcetto al piede del mio ragazzo, che stava leggendo il menù, per poter attirare la sua attenzione su di me.
Derek alzò lo sguardo e io sporsi il labbro inferiore verso di lui. <<Cosa c'è'?>> mi chiese intrecciando le nostre dita. <<Non so davvero cosa scegliere!>> mi lamentai come un bimbo facendogli roteare gli occhi. <<Allora prendi tutto ciò che t'inspira, no?>> mi disse come se fosse ovvio continuando a leggere il menù. <<Certo, come se avessi a disposizione un capitale per poter prendere tutto il menù!>> borbottai fra me e me facendolo sospirare. <<Facciamo così, prendiamo tre cose a testa e quello che non mangiamo lo portiamo via, okay?>> quindi annuii e continuai a consultare il menù.

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