4) "Il Gran Pezzo di Figo È un Lupo Mannaro"

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Se già mi ero cagato sotto quando la macchina aveva cominciato a tremare e si era fermata di colpo, quando vidi Scott sotto di essa morii di paura.
E se ero morto di paura quando lo avevo visto sotto la macchina, beh, immaginate in che condizioni ero quando lo vidi rialzarsi mentre si sistemava i capelli!
Ma procediamo con calma, okay?
Quando scesi dalla macchina e vidi la scena, non ero l'unico ad essere morto di paura, infatti sia Allison che il signor Argent, suo padre, erano corsi a vedere cosa fosse successo ed avevano già il cellulare in mano per chiamare i paramedici.
Derek in tutto questo era calmissimo, insomma chi non rimane calmo vedendo morire una persona?!
Quando poi Scott si rialzò in piedi le reazioni furono tutte diverse e forse, prese in un contesto diverso e viste da fuori, anche esilaranti.
Derek che, non so per quale assurdo motivo, mi teneva per la vita esibì un sorrisetto soddisfatto, Allison diventò la bella copia dell'urlo di Munch, il signor Argent divenne parecchio silenzioso, tuttavia non sembrava né sorpreso, né soddisfatto, e poi c'ero io che avevo decisamente gli occhi fuori dalle orbite e dentro la mia testa bestemmiavo tutti i santi compresi anche gli dei Pagani dell'olimpo e di Asgard.
<<Sto bene, tranquilli!>> detto questo, Scott cominciò a correre verso la foresta con Allison alle calcagna e Argent che cercava di trattenerla.
Cercai di seguirli, ma non appena mi distaccai dal corpo muscoloso di Derek rovinai a terra e fui incapace di alzarmi per via dello shock appena subito.
In quel momento realizzai che Derek mi aveva preso non appena avevo cominciato a vacillare e gliene fui silenziosamente grato, anche perché se non lo avesse fatto, molto probabilmente i paramedici sarebbero venuti a prendere me.
Quando ormai fu ovvio che proprio non riuscivo a tirarmi su da solo, Derek mi prese in braccio in stile sposa, facendomi avvampare e mi fece sedere nel sedile del passeggero nella mia auto.
Stavo per protestare, ma lui si sedette al posto di guida e mi mise la cintura così da non farmi cadere.
Se lo avessi conosciuto meglio, forse avrei notato che il cipiglio che aveva stampato in volto era abbastanza preoccupato e, se avesse fatto due più due forse mi sarei reso conto che non era preoccupato per Scott, ma per me.
Mise in moto e partí ed io semplicemente lo lasciai fare rimanendo in silenzio e guardando fuori dal finestrino.
Avevo investito il mio migliore amico e questo si era rialzato da sotto la macchina come se niente fosse ed era scappato nel bosco seguito dalla sua ragazza e da suo padre. ASSURDO.
Quando finalmente riuscì a liberare le lacrime non ero più neanche in macchina con Derek, ero su un letto in una stanza sconosciuta da solo.
Poco dopo mi addormentai e non ci capii più nulla fino alla mattina dopo.
Il mio cervello aveva decisamente bisogno di staccare e riattaccare la spina per potermi permettere di ragionare.

Quando al mattino dopo mi svegliai mi resi conto che c'erano diverse cose che non andavano.
1) Non conoscevo la stanza in cui mi trovavo.
2) Indossavo solo i boxer.
3) Il braccio muscoloso di qualcuno mi cingeva la vita.
4) QUEL QUALCUNO ERA DEREK HALE!
5) DEREK HALE ERA COMPLETAMENTE COME MAMMA LO AVEVA FATTO.
6) Avevo investito Scott.
7) NON AVREI DOVUTO METTERE SCOTT SOTTO DEREK NUDO!
L' ultimo punto suonava decisamente strano anche nella mia testa, quindi forse era meglio non urlare e stare calmo. Ero abbastanza sicuro che non avessimo fatto nulla.
A MENO CHE NON MI AVESSE VIOLENTATO NEL SONNO!
Che indecente... POTEVA ALMENO ASPETTARE CHE MI SVEGLIASSI OH!
Mi voltai verso di lui e mi resi conto che era decisamente più bello con un'espressione rilassata in faccia.
I capelli scuri erano sparsi sul cuscino, gli occhi chiusi e la fronte rilassata, le labbra leggermente aperte e... forse non avrei dovuto trovare attraente quel filo di bava che scendeva lungo il suo mento!
Lo sentii muoversi leggermente e stringermi maggiormente la vita, a quel punto aprì gli occhi e ghignò non appena mi mise a fuoco. <<Se fai una foto dura di più, sai?>> ed ecco, signori e signori, che mi ritrovai a d arrossire come un perfetto idiota!
Comunque non fu decisamente il massimo quello che Dissi successivamente.
Potevo rispondergli con una frecciatina acida, potevo dirgli che sicuramente gli era piaciuto spogliarmi la notte prima, potevo buttarlo giù dal letto a pedate, ma invece scelsi di dire la cosa più inopportuna per quel momento così imbarazzante.
<<Ti va se ti preparo la colazione?>>
Appena finii di dirlo desiderai sotterrarmi con le mie stesse mani, ma ormai era fatta. <<Grazie.>>
Cominciai a sbattere gli occhi confuso, tuttavia mi alzai dal letto indossando sui boxer la prima maglia che trovai sul pavimento. Poteva umiliarmi in qualsiasi modo, invece aveva deciso di ringraziarmi e basta. Forse di mattina il tizio era più trattabile.
Raggiunsi la cucina e cominciai a cercare gli ingredienti nel frigorifero. Non volevo fare nulla di esagerato, delle uova strapazzate sarebbero andate benissimo.
Mi misi a lavoro e dopo qualche minuto sentii una sedia strisciare sul pavimento e mi voltai, aveva indossato solo i pantaloni ed era a petto nudo. Cazzo. Cazzo. Cazzo.
<<Potresti metterci della salsiccia dentro? Mi piacciono davvero le uova con la salsiccia.>> annuii alla sua richiesta ed oltre alla salsiccia decisi di mettere anche un po' di formaggio.
In pochi minuti le uova erano pronte e divise in due piatti, mentre sul tavolo apparivano anche pane tostato, burro, marmellata e il succo di frutta.
Cominciammo a mangiare in silenzio guardandoci di tanto in tanto, avevamo entrambi paura di entrare in un campo minato, non avevamo davvero bisogno di litigare in quel momento.
L'imbarazzo era davvero palpabile, comunque. Avevamo dormito insieme nello stesso letto e abbracciati per tutta la notte e forse anche per gran parte del pomeriggio precedente.
Avrei dovuto dare di matto e non preparargli la colazione! Avrei dovuto chiedermi come stava Scott! Avrei dovuto avvisare mio padre che stavo bene!
<<CAZZO!>> mi alzai velocemente dalla sedia e cominciai a cercare il mio cellulare sotto lo sguardo incuriosito del figone seduto comodamente a tavola. <<Cosa stai cercando?>> mi Chiese raggiungendomi. <<Il mio telefono... mio padre.. sarà preoccupato!>> Dissi portandomi le mani ai capelli. Derek afferrò il mio telefono dal tavolino davanti al divano e me lo consegnò in mano. <<L'ho chiamato io ieri sera e gli ho spiegato la situazione, penso che adesso creda che fra di noi ci sia qualcosa, comunque.>> scrollò le spalle e tornò alla sua colazione lasciandomi a bocca aperta in mezzo al soggiorno come un completo idiota.
<<LUI COSA?!>> lo seguì sconcertato ed incrociai le braccia al petto sperando che si soffocasse con le uova che stava mangiando. Alzò un sopracciglio e mi guardò stranito. <<Cosa?>>
Non so quale santo mi impedì di sbatterlo con la testa al muro, ma sbuffai e mi lasciai cadere sulla sedia difronte a lui.
<<Mio padre adesso potrebbe pensare che stiamo insieme!>> Dissi come se fosse ovvio. <<Si, quindi?>> le opzioni erano due a quel punto. O era coglione, o era coglione.
<<Ma noi non stiamo insieme!>> Dissi come un bambino arrabbiato. <<Ma ti piacerebbe.>> mi disse con calma dopo aver scrollato le spalle facendomi avvampare e gonfiare le guance come un criceto che vuole sembrare più grande. <<Non è assolutamente vero!>> urlai incrociando nuovamente le braccia al petto ed incrociando le gambe sulla sedia. <<Mi hai stretto per tutta la notte.>> Disse con il ghigno di chi la sapeva lunga. <<Anche tu.>> Dissi cercando di calmarmi. <<Io non indosso la tua roba.>> mi disse costringendo a guardare giù per constatare che la maglia fosse sua. <<Io non ti ho portato a casa mia!>> Derek roteò gli occhi e finì ciò che aveva nel piatto, quindi mi guardò incrociando le braccia. <<Primo: complimenti per le uova, erano ottime.>> mi ritrovai ad arrossire come un idiota ed a rivolgergli un piccolo sorriso. <<Secondo: come ti ho detto più volte, mi servi. Scott sarà qui a breve.>> il mio cuore si sgonfiò e cercai di non fargli capire che ci ero rimasto male. Mi morso il labbro e cercai di non replicare. Come mai doveva essere così brutale ogni volta?!
<<Non essere triste, zuccherino!>> oltre il danno anche la beffa! <<se ti può consolare adoro vederti indossare i miei vestiti.>> alzai gli occhi e lo vidi ghignare. Un piccolo sorriso s'impadronì delle mie labbra, ma a quel punto non mi importava perché sapevo di piacergli.
<<Quindi non le mangi quelle?>> mi chiese cercando di sembrare sensuale. <<Col cazzo! Tu hai già avuto le tue!>> detto questo mi fiondai sul piatto cominciando a mangiare e lui cercò di tirarmelo via. <<Andiamo, tu puoi mangiarle sempre, io no!>> Disse cercando di strapparmi via il piatto dalle mani. <<Non è una scusa abbastanza ragionevole, zuccherino mio, non stiamo insieme?!>> detto questo gli feci una linguaccia.
Se vi dico che non mangiò le uova dal mio piatto non credetemi, perché starei mentendo.

Adorai stare da solo con Derek per gran parte del giorno, alla fine riuscì a convincermi anche a cucinare il pranzo.
Purtroppo non avevo via di fuga da quegli occhi chiari e seri. Provavo decisamente qualcosa di forte per lui e, nonostante gli dichiarassi i miei sentimenti in modo scherzoso e gli proponessi di metterci insieme in tono scherzoso, io volevo davvero conoscerlo. Volevo davvero poter dormire nel suo letto abbracciato a lui ancora una notte, volevo davvero potergli preparare più spesso la colazione.
Stavamo pranzando quando bussarono alla porta e Derek andò ad aprire.
Scott entrò e rivolse uno sguardo velenoso a Derek, prima di correre da me per vedere in che condizioni mi trovassi.
<<Stiles, mio Dio, ho letto ora il messaggio, ho passato la notte a scappare da Allison e suo padre! Mi dispiace!>> io non riuscii davvero a guardarlo negli occhi perché non avevo dimenticato come mi aveva abbandonato in camera sua e come mi aveva evitato. Forse ero un po' immaturo, ma il suo atteggiamento mi aveva fatto male.
<<Ti ricordi che esisto, allora.>> gli risposi in tono scortese mentre continuavo a mangiare gli straccetti di pollo con rucola che avevo preparato.
Derek mi sollevò il mento con due dita e mi guardò negli occhi senza la minima traccia di ironia o di malizia, era serio. <<Ascoltalo.>>
Io annuii e mi alzai seguendo Scott in soggiorno. <<Comincia a spiegare prima che cambi idea.>> Scott si lasciò cadere sul divano, ed anche io mi sedetti su di esso. <<Ricordi la notte in cui siamo andati a cercare il cadavere nel bosco?>> io annuii spingendolo a continuare e lui sospirò. In quel momento mi sembrò più vecchio di quanto in realtà non fosse. <<Lasciami finire okay? Non interrompermi.>> Al mio cenno affermativo cominciò a raccontare.
<<Quando ci siamo divisi sono caduto giù da un pendio e mi sono ritrovato davanti ad un animale così grosso che pensavo fosse un orso. Appena mi vide ululò e non poteva essere un coyote!>> mi guardò dritto negli occhi, poi sospirò e proseguì. <<Io cominciai a correre e mi morse, non ci ho fatto molto caso al momento, ma il giorno dopo il morso non c'era più ed io giocavo bene a lacrosse e... sono un lupo mannaro.>> il silenzio cadde su di noi cominciai a pensare che Scott fosse pazzo, come poteva credere che mi bevessi quella storia?! Cercai davvero di calmarmi, ma fallii nella mia impresa. <<Certo, Scott! Allora visto che tu saresti Jacob io sarò il fottuto edward-scintillo-al-sole-cullen! Il pezzo di figo sarebbe bella? Beh... avrebbe senso, visto che io sono Edward... MA NON È QUESTO IL PUNTO! Pensi che io sia scemo?!>> forse non avrei dovuto chiamare Derek in quel modo, né tantomeno fargli capire che volevo che fra di noi ci fosse seriamente qualcosa, ma quando mai la mia bocca mi obbediva?! <<Se tu sei il fottuto vampiro io non posso essere Bella, ma quello che si fotte il vampiro!>> urlò Derek dalla cucina. Mi uscì una risata isterica e mi portai una mano fra i capelli. <<Ora posso avere la verità?>> chiesi riuscendo a calmarmi e guardandolo seriamente negli occhi scuri. Non volevo più giocare.
<<È questa! Anche Derek è un Lupo!>> urlò poco virilmente Scott facendomi sospirare ed incrociare le braccia. <<Va bene, amico. Quando sarai abbastanza maturo da darmi una versione seria, magari ne riparl->> Scott snudò le zanne e gli artigli, il pelo crebbe su gran parte del suo corpo ed i suoi occhi divennero gialli, mentre il suo volto prendeva la forma di un muso di lupo. Ero sicuro che stesse per attaccarmi da quanto era arrabbiato, Ma Derek balzò fra di noi ringhiando contro di lui e facendogli tornare la ragione.
Io rimasi impalato dietro di Derek con la bocca spalancata e quando lui si voltò verso di me nella sua vera forma, beh, qualcosa nei miei pantaloni decisamente si mosse.
<<Controlla i tuoi istinti, ragazzino!>> lo rimproverò Derek, dopo di che se ne tornò in cucina lasciandoci nuovamente soli.
<<Non volevo davvero attaccarti, è per questo che mi sono allontanato, Stiles il pensiero di farti del male mi uccide...>> Disse con aria sofferente ed io mi ritrovai a guardarlo con uno sguardo comprensivo. Gli volevo troppo bene per non comprenderlo. <<Avrei preferito saperlo subito, ora sono più tranquillo... scusa se ti ho investito.>> lui mi sorrise e mi tirò in un abbraccio che non gli negai. <<Scuse accettate.>> Quando ci staccammo gli sorrisi e mi allontanai, imbarazzato. Con la coda dell'occhio vidi Derek avventarsi sul mio piatto e sbuffai correndo verso di lui. <<EH NO, zuccherino! Questo è il mio piatto!>> detto questo gli saltai sulle spalle mentre lui si divincolava per poter mangiare in pace. <<Ma, tesoro, tu puoi mangiarlo sempre io no!>> e ricominciammo a litigare sotto lo sguardo sconvolto di Scott.

*SALVE A TUTTI*
Ed eccoci alla fine di un nuovo capitolo hahaha.
Spero che vi sia piaciuto e che continuerete a leggere la mia storia!
Per qualsiasi domanda non esistete a contattarmi e se non vi è chiaro qualcosa lo metterò per iscritto nel prossimo capitolo se mi farete sapere cosa,
Un bacione a tutti
M💚

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