CAPITOLO 26

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Skye's pov

E solo ora mi rendo conto che mi sto perdutamente innamorando del mio coinquilino...

Sean chiude la porta dietro di lui e mi dedica uno sguardo intensissimo che non interpreto per non rimanere delusa.

Spaventata dalla situazione venutasi a creare, mi rannicchio il più possibile fra le braccia di Sean, il quale inizia a tracciare dei piccoli cerchi con il suo pollice sulla mia gamba, procurandomi dei brividi.

Con l'altra mano, intanto, mi accarezza i capelli, il tutto senza staccare gli occhi dai miei.

"Skye..." sussurra, compiendo dei piccoli passi in avanti e cullandomi dolcemente, immagine contraddittoria rispetto al solito atteggiamento da duro che assume.

"Sean... Sean, io devo dirti una-" mormoro, ma la mia voce va via via ad abbassarsi di tono fino a diventare un flebile sussurro dato che lo splendido viso di Sean si avvicina pericolosamente al mio.

Vedo le sue labbra carnose avvicinarsi ad un lentezza stremante, tanto che mi passa per la mente la folle idea di prenderlo per la camicia e di far aderire subito la mia bocca alla sua. Ma non lo faccio.
Mi perdo nei suoi occhi scuri e, come se ormai il mio corpo fosse dotato di una mente propria, le mie labbra si schiudono impazienti del contatto imminente.

Ma proprio quando il mio desiderio sta per essere soddisfatto, ecco che Sean si ferma. Mancano pochi centimetri tra i nostri visi e di nuovo mi assale la voglia di spingerlo a baciarmi. Ma anche questa volta mi trattengo.

Mi intriga il senso di attesa: acuisce tutte le sensazioni, tutti i brividi, tutte le scariche elettriche che percorrono il mio corpo, facendomi provare sensazioni fino ad ora a me sconosciute.

Sento il respiro caldo del mio coinquilino in corrispondenza della mia bocca, e questo mi porta ai limiti della pazienza.

"Cosa aspetti a baciarmi?" sussurro puntando il mio sguardo nel suo.

"Te"

"Me?"

"Te"

Frustrata dall'attesa, lo sfido:

"Baciami, Sean. Baciami e fammi sognare"

Come se avessi detto la parolina magica, lui si avventa famelico sulle mie labbra.

I nostri respiri si fondono.

Le nostre bocche si cercano.

Sembriamo due assetati che, dopo aver vagato giorni senza acqua, l'hanno appena trovata e si dissetano.

Infilo le mie mani nei suoi capelli corvini e, in risposta, sento un flebile sospiro di piacere. Ci gioco un pochino, poi scendo verso la camicia e inizio a sbottonarla, lentamente, desiderosa di sentire il calore del corpo di Sean.

A quanto pare, però, Sean non è un tipo paziente, almeno non quanto me, infatti mi aiuta, probabilmente stanco di avere un ostacolo fra i nostri corpi.

Quando la camicia vola lontano dai nostri corpi allacciati, le mie mani si avventano sul petto di Sean.

Una sola parola mi viene in mente per descrivere il suo fisico.

Perfetto.

Quei tatuaggi gli donano un'aria decisamente pericolosa che, invece di spaventarmi, mi eccita di più.

Il piercing sul sopracciglio lo rende, se possibile, ancora più sexy e dannato.

Vago con lo sguardo sul corpo muscoloso, ma non troppo, di Sean, soffermandomi sulla V che porta in territori decisamente pericolosi.

Un sogno a occhi apertiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora