Capitolo 3

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Zvenya by Winterlight
Tutta la famiglia è felice, unita e forte più che mai.
La casa ha un giardino davvero grande ma piuttosto disordinato, quasi indescrivibile.
La casa è piuttosto antica ma è molto bella.
Sulla facciata frontale sono presenti dei disegni religiosi molto rovinati purtroppo.
Ha un portico con delle colonne dallo stile romano o quasi.
Il camion con i mobili è già arrivato e ha atteso che arrivasse la famiglia Liddel.
I Liddel erano Martin Liddel, Naomi Sidney e Robin Liddel.
Originariamente, era presente anche un quarto membro, il suo nome era Susan Liddel, morta all'età di 6 anni a causa di una frana durante una passeggiata di famiglia in montagna durante l'estate del 2007.
La famiglia è rimasta traumatizzata da questo evento inaspettato, ma negli ultimi mesi sembra quasi che si stiano riprendendo.
Arrivati nel cortile scendono e salutano gli uomini che hanno lavorato per il trasloco e aprono la porta principale.
Robin entra, inizia a girovagare e a fantasticare.
Mentre gli altri iniziano a portare dentro gli scatoloni e i mobili, Robin apre una porta sulla sinistra dell'entrata che pare condurre ad un corridoio con due grandi finestre colorate su ambe i lati.
Il sole entra dalle finestre sulla destra creando un insieme di riflessi colorati che vanno dal viola al rosso, con anche del giallo e del verde scuro.
In fondo, alla fine del corridoio c'è un portone in legno con del vetro attorno.
Robin raggiunge quest'ultimo e lo apre.
Dentro c'è una stanza rettangolare contenente solamente un orologio a pendolo di legno di quercia.
Attorno ci sono dieci finestre, anch'esse di forma rettangolare.
Il padre lo chiama e così chiude la porta andandosene.
La stanza tuttavia era illuminata dalla luce gialla del sole che rifletteva sul pavimento in piastrelle e per un qualche motivo sembrava misteriosamente bello quell'orologio a pendolo circondato da non altro che muri e silenzio.

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