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Erano settimane buie per tutti noi, eravamo sul filo di un rasoio pronto a rompersi per farci perdere tutto.

La mamma era un costante «Jungkook esco, torno sta sera.» ecco cosa ci é toccato fare per una settimana e mezza.

E papà la stessa cosa, era sempre fuori per cercare di racimulare qualche yen ma ci furono tantissimi sacrifici visto che era quasi impossibile racimulare yen da quattro famiglie messe in croce che erano più povere di noi.

In questo piccolo periodo, grazie a dio, avevo almeno jimin vicino che mi aiutava a cercare quei cavolo di mille yen che non furono più ritrovati.

Ci eravamo arresi da qualche giorno visto che i nostri sforzi erano al vento ma fu proprio in quel momento che mi ricordai dove erano.

«JIMIN!» Urlai facendolo sobbalzare dal divano.

«Cosa?» Chiese preoccupato.
«Mi ricordo dove li ho messi jimin, presto corri!» Dissi correndo al piano di sopra seguito da jimin.

Corsi subito in camera mia e mi fiondai in ginocchio davanti al cassetto del comodino iniziando a frugare al suo interno.

Jimin appena mi vide corse anche lui da me e mi aiutó.
Svuotammo quel cassetto pieno fino all'orlo ma nulla.... Quei mille yen non si trovavano.

Mi rattristii e quel sorriso abbozzato sul mio viso svanì in un battito di ciglia.

Jimin mi massaggió la schiena mentre lacrime e lacrime rigavano il mio dolce viso.

«Dovremmo andarcene anche noi Jimin... non voglio abbandonarti.» Dissi piangendo disperatamente e jimin provó a farmi forza cercando di trattenere qualche lacrime.

«F-forza jungkook...ce la faremo vedrai.» Disse jimin asciugandosi qualche lacrima scesa.

Eravamo rimasti io e lui, gli unici due bambini in tutta seoul.
C'erano ancora una decina di famiglie che però non avevano figli.

«Mille Yen» TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora