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Explosions

Autore: Rota
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Viene investito da un bacio, appena aperta la porta. Urgente, strofinato sulla sua bocca - il solito sguardo intenso lo accompagna, e un corpo caldo che gli si avvinghia e lo spinge indietro, nella stanza avvolta dal buio.
Eijiro non vuole più saperne la ragione, intento a rispondere faticosamente a quell’attacco deliberato: Katsuki blocca tutti i suoi gemiti e li ingoia, avido, succhiandogli la lingua facendogli male.
Incontra il letto con i polpacci ed è un attimo prima che vi rimbalzi sopra, spinto. Non osa chiudere le palpebre o interrompere quel contatto tra le loro labbra; più che per paura, per assecondare il ritmo furioso sostenuto dal cuore, l’annullamento di ogni pensiero razionale.
Apre le gambe, quindi, accogliendolo esplicitamente.

Eijiro stringe le cosce contro la sua vita e si aggrappa alle sue spalle robuste, spingendosi nella sua bocca.
La schiena premuta contro il materasso è limitata dal suo peso e i muscoli tremano violentemente a causa delle mani che si muovono con esibita spudoratezza nelle mutande - Katsuki lavora a ben altri tipi di esplosioni, bagnato dal sudore di entrambi.
I suoi occhi chiari così attenti, aperti, lo rendono completamente cosciente del piacere che prova a ogni gesto del polso. Ringhia quando lo morde nel momento teso dell’orgasmo, denti premuti sulla pelle, ma si lascia poi capovolgere e abbracciare nel buio, nella risposta nuovamente dura di lui.
Gli ansimi non si acquietano ancora.

Sale la maglietta, a scoprire i muscoli - scende il suo viso, la lingua guizza percorrendo ogni contorno preciso.
Eijiro è sbrigativo quando Katsuki, perché poco sopporta la presenza dei suoi pantaloni. Quando li abbassa la lingua si ferma, secca per pochi istanti; il bacino viene alzato in un esplicito, invitante, incentivo.
Katsuki allora geme piano, perché la baldanza si scioglie al piacere. Percepisce la poca esperienza di Eijiro insuperabile, gli ricorda con volgarità soffiate come le sue guance si gonfino così bene riempite dal suo cazzo perché gli piace vederlo tutto rosso e pensare di comandare ancora. Poi la bocca di lui si riempie e Katsuki viene svuotato di parole e volontà, con solo tremore per tutto il corpo.

È mentre Eijiro gli sta vezzeggiando il ventre rilassato che Katsuki lo afferra per i capelli e reclama un altro bacio; più labbra e meno denti.
Lo guarda con lo stesso sguardo di chi ha ancora troppa libidine per accontentarsi di un paio di gemiti: lo richiama all’attenzione con un ginocchio, un segno sul collo.
Eijiro è stufo delle sue provocazioni e giù, nella sua gola, si spinge, denudandolo frettolosamente del resto dell’inutilità che lo veste.
Sui corpi nudi, sono ancora graffi e morsi, anche quando le dita raccolgono saliva e allargano nella preparazione fatta unicamente per scrupolo. L’ansimo ringhiato di Katsuki si tinge di soddisfazione al colpo di bacino li incastra, finalmente.
Si concentra, tutto, nella sensibilità accesissima.

Gli solleva le cosce, appoggiandole ai propri fianchi: le spinte forti di Eijiro si fanno più profonde, e Katsuki inizia a boccheggiare. Controllerebbe pure ogni minima variazione nella sua espressione, se solo ci riuscisse: il calore del corpo di lui scioglie la ragione, così che ogni volta che i suoi muscoli si contraggono è una fitta di goduria.
Niente preservativo, perché è quella la forma del bisogno di Katsuki. Sentirlo.
Eijiro lo chiama, balbettando il suo nome spettezzato. 
Katsuki ha l’espressione tesa che si apre al piacere e non trova più fastidiosi i suoni vischiosi che provengono dal basso. Non gli permette di usare il proprio nome per l’ennesimo orgasmo: lo bacia e lì entrambi sublimano la loro unione.