Ieri notte...ho vomitato. Forse non si sarà capito il perché, beh, io lo so. No, non sono malata o altro, mi era solo apparsa nella mente l'immagine di una donna sanguinante ed un uomo che prese un coltello. Sono molto sensibile a scene che contengono anche solo una goccia di sangue. Io odio gli horror per questo motivo. Non per la paura, ma solo nel vedere i protagonisti e non, ricoperti in un bagno di sangue. Non so ancora perché tutto questo sta succedendo a me, persino stanotte mi sono svegliata 3-4 volte solo per andare a vomitare.Non so ancora la causa di queste mie infinite allucinazioni.Ora è mattina, e mi sto preparando per andare a scuola. Non vorrò assentarmi il secondo giorno. Akane sta già mangiando, perché al contrario mio, prima si veste e poi mangia. Ed io faccio tutto il contrario. Sentii una voce nel mentre mi preparavo.
-Yui, sei pronta?- disse Akane.
-Un attimo e vengo!- risposi.
-Ragazze, volete che vi accompagno?-
-No papà, faremo una passeggiata.-dissi.
Non appena fui pronta,presi la cartella ed io e Akane uscimmo di casa. Eravamo a metà strada quando lei mi fece questa domanda.
- Yui-chan, perché ieri notte eri nel corridoio?-
Non sapevo come dirle del mio diario, con tutti i miei segreti imbarazzanti che le avrebbero fatto cambiare idea su di me.
-Dovevo andare in bagno.-
-Ma se ci fossi andata ci saresti rimasta anche per vomitare,no?-
-No. È stato un colpo improvviso.-
Dopo quella frase, Akane mi guardò con faccia preoccupata.
-Sei sicura di voler andare a scuola?-
-Sì. Mi sento bene.-
-Se lo dici tu...-
Durante il tragitto, mi venne di nuovo il conato di vomito.
-Yui-chan, tu non puoi andare a scuola in questa condizione.-
-Sto bene, lo giuro.-
A quel punto incontrammo la ragazza di ieri, Kitsune.
-Ciao Watanabe-san!-
-Da quando non si saluta?-
-Da quando la gente legge fumetti erotici.-
-QUANDO VORRAI CAPIRE CHE I MANGA NON SONO TUTTI COSÌ?!- L'urlo di Akane si fece sentire per tutto il quartiere. A quel punto non riuscii più a trattenermi, e vomitai su Kitsune.
-Ewww ,Cioè, Yui-chan, stai bene con la testa?-
Akane mi prese per un braccio e mi portò via da Kitsune. Andammo in un vicoletto.
-Non parlare con lei. È un odiosa ragazza popolare. Vuole fare la simpatica con tutti. E tra l'altro, è stato bello vederla piena di vomito.- Mi fece un sorriso.
-È davvero così antipatica?- domandai.
-È una delle bulle.-
-Andiamo ora. Sono le 7:45.-
-Va bene.-
Arrivate in classe e posata la borsa, sentimmo dei passi. Era Kitsune. Aveva chiuso tutte le porte dell'aula. C'eravamo solo noi tre.
-Ragazze,vi piace la mia divisa? No? Mi sembra ovvio dato che QUALCUNO ME L'HA MACCHIATA DI VOMITO!-
Akane prese le mie difese.
-Non è mica colpa sua. È come dire che una persona mangia perché sta morendo di fame. È una cosa che il corpo non può controllare, così come la tua antipatia.-
-Al diavolo voi due!- disse mentre usciva dalla stanza. Ci accorgemmo che aveva riaperto le porte. Le lezioni andarono bene, soprattutto perché ora Akane è la mia compagna di banco. Arrivò l'ora di pranzo, io e lei ci sedemmo sulla panchina di ieri, e mi diede una cosa.
-Tieni. È un regalo da parte mia.- disse mentre mi porse un manga di AOT.
-Come fai a sapere che mi mancava?-
-Ho visto camera tua. Era l'anello mancante della collezione.-
-Ti ringrazio, vuoi un po' del mio bento?-
-No, me l'ha preparato tuo padre oggi.-
L'ora di pranzo andò molto bene, noi due mangiammo e leggemmo insieme il manga. Passò l'ora, e quando scendemmo le scale, qualcuno ci spinse, facendoci cadere da una lunghissima rampa di scale. Mi sanguinava il braccio, avevo un livido sulla gamba e tante ferite sulla mano. Ci girammo, e vedemmo Kitsune con le sue "amiche".
-Beh, come a me sta bene il vomito, a voi due sta bene il sangue.- disse.
Scesero le scale, e ci vide un ragazzo, preoccupato.
-Ehi, cosa vi è successo?- ci chiese.
-Kitsune Suzuki.- rispose Akane.
-Alzatevi, vi porto in infermieria.- disse lui.
Riuscimmo ad alzarci a malapena, ma lui ci diede una mano nel percorrere i corridoi.
-Ti ringraziamo.- dissi mentre noi due entrammo nella stanza. L'infermiera ci aveva curato tutte le ferite. Uscimmo, e vedemmo dei volantini sulla bacheca in corridoio. Citavano le parole:Ehi! Ti piacciono i manga? Ti piace leggere e scrivere? Bene! Perché non entri nel nostro club di letteratura?
Da parte di: Sakura Haruka-Akane, che ne dici di far parte del club di letteratura?- le chiesi.
-Eh? N-no, non mi convince.-
-Perché?-
-Ni-niente in particolare.-
All'improvviso capii tutto.
-Hai giocato a Doki Doki Literature Club?-
-Sì.-
-Dai, questa è la vita reale. Non un videogioco dove c'è una tizia che cancella i tuoi file di gioco.-
-Va bene. Allora andiamo.-
Ci dirigemmo verso l'aula e...studiammo cose anche molto facili. Finite le lezioni, ci mettemmo a lavare l'aula, dato che le scuole giapponesi non hanno i bidelli. E finito tutto, io ed Akane andammo nel club di letteratura. C'era solo una ragazza dagli occhi verdi e capelli...rosa, e il ragazzo che oggi ci aveva soccorso.
-Benvenute nel club di letteratura! Io sono Sakura Haruka, e lui è Satoshi Itou. Voi come vi chiamate?-
-Io sono Watanabe Yui, e lei è Akane Satou.-
-Bene. Menomale che ci siete! Il club è stato appena fondato e senza 4 membri, non può essere ufficiale!- disse Satoshi.- Mi siete familiari voi due...siete le ragazze bullizzate da Kitsune Suzuki?- chiese. Akane annuì.
-Parlate di Suzuki-san? La odio quella ragazza.- disse Sakura.-Ma non pensiamoci, dato che questo è il primo giorno, direi ditenerci in contatto scambiandosi i numeri di telefono! E magari conoscersi meglio.-
Le ore passarono, e posso dire di aver conosciuto le persone più gentili dell'istituto. Conoscono i manga come me, amano disegnare e leggere, e anche se ci ho rimesso qualche ferita, posso dire che questo è uno dei più bei giorni della mia vita. Akane dormì di nuovo a casa mia, e propose a mio padre se potesse rimanere a casa nostra per qualche mese. Lui le diede il permesso, e in meno di qualche ora lei diventò la mia compagna di stanza! Era notte quando tutte queste cose potessero essere solo un miraggio. Infatti sognai di nuovo quella donna e quell'individuo con un coltello sanguinante in mano...feci in fretta a dirigermi nel bagno e vomitare. Ne approfittai per aggiornare il mio diario.Questa giornata è stata stupenda. Escludendo il fatto che Kitsune Suzuki mi ha bullizzato perché le ho vomitato addosso, e che mi ha ricavato molti lividi, e che mio padre si è preoccupato manco stessi morendo, ho conosciuto un ragazzo molto simpatico, e una ragazza energetica quanto spiritosa, mi posso ritenere fortunata nell'aver avuto posto nel club di letteratura della scuola! Ora devo andare.
Tua Watanabe Yui-chan.Subito dopo, andai in camera e mi addormentai.
Chao! Volevo solo dire che sono felicia di aver potuto mettere una citazione a DDLC in questa storia!
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Creepy Diary of a Yangire
Mystery / ThrillerYui è una ragazza giapponese come tante. Ha pochi amici, non ha né sorelle né fratelli, e vive con il padre. Ama disegnare e leggere. È molto carina: ha i capelli castani avvolti in un codino, gli occhi scuri, e indossa gli occhiali. La sua vita sem...