Ore 3:56. Sveglia a quest'ora di notte. Non riuscirò mai a smettere di sognare quella donna maltrattata nei peggiori modi. Non ce la faccio più. Perché proprio a me?! Cerco di riaddormentarmi. Inutile. Cerco di svegliare Akane, nel letto accanto al mio. Non si sveglia. Vado in camera di mio padre, neanche. Do una piccola occhiata ad una cornice sul pavimento della stanza. Era rotta, e c'era una foto che ritraeva gli stessi individui che ho sognato, erano sposati. Ad un certo punto sento mio padre muoversi dal letto, io cerco di scappare in camera senza farmi vedere. Ritorno a letto. Leggo il manga che mi ha regalato Akane. Non posso ancora credere di aver trovato un'amica come lei. La mia vita è stata sempre un continuo ciclo pieno di bullismo e solitudine, della quale non so neanche spiegare il motivo. Io voglio solo cercare di rimediare a quello che mi sta succedendo. Io sto solo peggiorando le cose. Non voglio che Kitsune diventi mia nemica, al club Sakura mi ha raccontato di lei, e di quanto possa essere vendicativa. Ho paura. Dopo quello che mi ha fatto ieri, non voglio pensare a quello che mi succederà oggi, e domani, e dopodomani, e per altri 3 anni consecutivi. Passo l'intera notte a vedere qualche anime, so che me ne pentirò, ma ora ho bisogno di calmarmi. Stanno succedendo troppe cose in quello che è il mio ciclo vitale di sofferenza. Passano le ore, quando si fanno esattamente le 5 di mattino, preparo la mia colazione: toast. Non ho molta fame, quindi mi accontento anche solo di uno di questi. Akane si sveglia a causa dei vari rumori provocati da me, ma mio padre no, del resto lui ha il sonno pesante. Lei si avvicina a me e mi chiede:
-Perché sei stata sveglia tutta la notte?-
Spalanco gli occhi.
- Scusa, ma tu non stavi dormen- mi interrompe Akane.
-Fingevo. Volevo vedere cosa avresti fatto. Ti comporti come se mi stessi nascondendo qualcosa.-
-Non nascondo niente.-
-E questo?- Dice mostrandomi il diario.
- Co-come hai fatto?! Ora non vorrai più essermi amica, vero?-
-No. A dire il vero non l'ho neanche letto. Ma non ho bisogno di farlo, perché so già che ti serve a scaricare tutto lo stress che incontri nella vita. Portalo a scuola. E mostralo a quelli che sarebbero i nostri amici, magari farai capire che riponi molta fiducia in loro.-
-Ne sei sicura?-
-Guardami in faccia. Sono più che sicura.-
Entrambe sorridiamo. Prendo il diario e lo metto nella cartella.
-Ora sarebbe meglio se tu recuperassi qualche ora di sonno.- disse Akane.
-...Ok. mi svegli tu, chiaro?-
-Ovvio.-
Alla fine riuscii effettivamente ad addormentarmi, e andò tutto bene quella mattina finché non arrivai in classe. Sul mio banco c'era uno di quei fiori che in Giappone sono usati quando un tuo compagno di classe muore. Lo presi per buttarlo, ma Akane mi fermò.
-Non farlo. La gente deve avere prova di tutto questo.-
-Capisco...allora io vado a scrivere sul diario, ci vediamo in classe.-
Andai nel cortile principale, dove si trova una fontana sull'esatto centro, molta gente va lì per parlare o giocare all'ora di pranzo. Mi sono seduta per terra, sull'erba, e ho iniziato a scrivere sul diario.Non bastavano i miei problemi con il bullismo, ovviamente. Quella Kitsune Suzuki me ne sta creando già troppi. Ma come ciliegina sulla torta non potevano mancare i miei incubi su una figura maschile che picchia e violenta una donna. In poche parole sto passando un brutto periodo, ma almeno mi sono finalmente fatta degli amici, Akane è molto simpatica e ha un sacco di cose in comune con me, Sakura è gentile, ama la letteratura e i manga shoujo. Satoshi è...carino, disponibile, e lo ringrazio ancora per avermi soccorso. Non credo di avere una cotta per lui, non mi sono mai innamorata nella mia vita, e non lo farò ora. Mi chiedo ancora se sia stato un rischio portarti qui. Io devo andare.
Tua Watanabe Yui-chan.Suonò la campanella. Entrai in classe, e tutti quanti si girarono verso di me, prof compresa. Ero arrivata in ritardo.
-Scusi il ritardo..Sensei.-
-Non fa niente Yui-chan, stavamo giusto parlando del fiore sul tuo banco.-
Ero tesa, sapevo che se avessi detto che quella che l'aveva fatto era Kitsune, me l'avrebbe fatta pagare. Ero diretta verso il banco, la prof tolse il fiore dal mio banco, lo prese e lo mise sopra la cattedra. Mi sedetti, e ricominciarono a parlarne. Del fiore, intendo. La prof si rivolse a me dicendo:
-Yui-chan, hai qualche idea su chi potrebbe essere stato a mettere il fiore sul tuo banco? Hai subito qualche atto di bullismo nei tuoi primi giorni di scuola?-
Non sapevo se dirle la verità o meno. Guardai Akane, e lei annuì, come se sapesse cosa le stessi per chiedere.
-Sì..In realtà pensi sia stata Kitsune Suzuki. Ho subito vari atti di bullismo per mano sua, solo ieri. Ha spinto me ed Akane giù dalle scale dopo l'ora di pranzo, il che ci ha fatto ricavare molti lividi sulle braccia, sulle gambe, e dietro la schiena. Dissi mentre mi alzai la manica e mostrai i lividi ed i cerotti. -Di certo non la voglio accusare per questo, ma notando ciò che mi ha fatto ieri ed è l'unica con la quale ho avuto divergenze, sospetto sia stata lei.-
-E perché pensi ti abbia bullizzata?-
-Si sarà voluta vendicare di ieri mattina. Mi sentivo male e vomitai sulla sua divisa, per sbaglio. Non volevo di certo farlo apposta, è successo e basta.-
-Kitsune-chan, è vero quello che dice?-
-Sì. Posso giurare di aver fatto questo con le mie amiche, della quale non farò nome perché la colpa è solo mia, le ho costrette ad aiutarmi a vendicare la mia divisa. Ieri mi sentivo fiera di quello che avevo fatto, ma posso giurare che oggi mi sento dispiaciuta per Akane-chan e Watanabe-san, con la quale vorrei scusarmi. Ho tutte le responsabilità per le loro ferite, ma sono certa di non essere stata io a procurarmi il fiore che stamattina si è trovato sul banco di Yui-chan, e non so chi possa essere stato.-
-Bene Kitsune-chan, ti meriti una sospensione, non presentarti a scuola per la prossima settimana. Detto questo, possiamo cominciare la lezione.-
Passarono le ore, ed io e Akane andammo a pranzare. Passammo quel tempo a parlare, quando qualcuno si presentò da noi.
-Ciao ragazze.- Era Kitsune.
-Uhm...ciao Kitsune-chan.-Dissi.
-Quello è bento?- disse indicando quello che Akane stava mangiando.
-Ti interessa?- disse Akane.
-Perché questo comportamento?-
-So che non eri sincera davanti la prof. L'hai fatto solo per ottenere il titolo di rappresentante di classe.-
-Ebbene, mi hai sgamata, ma questo non sarà per molto.- disse, prendendo il pranzo di Akane, buttandolo per terra, e dandole uno schiaffo sulla guancia. Poi prese me per i capelli, e schiaffeggiò pure me. Cominciammo a scappare, ma lei, più veloce, spinse Akane giù dalle scale. Corsi fino ad arrivare nel bagno. Ero l'unica ad avere la porta chiusa, quindi sapeva in quale entrare, per poi spingere la mia testa nel water. Anche se fu questione di qualche secondo, sentivo di non respirare. Passò qualche minuto, io andai in infermieria, e vidi che Akane era già lì. Ritornammo in classe, ma scorprimmo che la prof mancava.
Appena uscii dalla classe qualcuno mi prese per un braccio e mi portò nello sgabuzzino. Pensavo fosse Kitsune, ma in realtà era la prof di stamattina.
-Scusa Yui-chan per lo spavento. Ma ho bisogno di parlarti in privato.-
-Non fa niente Sensei, che mi deve dire?-
-Sei stata di nuovo bullizzata da Kitsune?-
-Beh..sì.-
-Io stamattina c'ero, e ho visto che è stata lei a mettere il fiore sul tuo banco.-
-Allora perché non- mi interruppe.
-Volevo vedere se lei fosse stata sincera. Questa sua settimana di sospensione è più che meritata. Se oggi ti darà ancora fastidio, riferiscimelo, sono nella sala professori.-
-Grazie Sensei.-
Uscii dalla stanza. Passai le ore a disegnare e ad anticiparmi alcuni compiti. Le ore passarono, e finalmente erano le 5: l'ora dei club scolastici! Pensavo di incontrare Akane lì, dato che l'ultima volta in cui ci eravamo incontrate era l'infermieria, e mi aspettavo di incontrarla in classe. Era lì con Satoshi, che mi aveva riferito che Sakura doveva ancora arrivare. Stavano parlando a proposito di Kitsune, io li ignorai ed iniziai a scrivere sul diario.Mi viene da ridere al pensare a quel che mi è successo oggi. Mi hanno tirato i capelli, schiaffeggiato, spinto la testa nel water, e tutto questo l'ha fatto Kitsune. Non riesco ancora a credere che l'abbiano sospesa, avrò una settimana scolastica NORMALE. Ora sono al club, Satoshi e Akane stanno parlando di lei mentre aspettano Sakura, e dato che non vorrei immischiarmi li sto ignorando. Questo è tutto per ora.
Tua Watanabe Yui-chan.-Sono arrivata!- disse Sakura.
-Ciao Haruka-san!- disse Akane.
-Ciao Akane. Allora...avete scritto qualche poema ieri?-
-In realtà no. Ero troppo stanco. Ma sono riuscito creare un gruppo di Whatsapp, con solo noi quattro.- disse Satoshi.
-Molto bene! Ehm...Potreste procurarvi delle penne?-
-Certo!- dissero Akane e Satoshi. Mi lasciarono da sola con Sakura, che si inginocchiò, e da lì cominciammo a parlare.
-È il tuo diario questo?-
-Sì. L'ho portato per mostrarti pur qualcosa. Non sono appassionata di letteratura, quindi ho optato per....questo.-
-Bene. Ora mi spieghi perché eri in disparte.-
-Loro due stavano parlando di Kitsune, che oggi mi ha bullizzato. Per rimanerne fuori ho iniziato a scrivere sul diario.-
-Va bene. Ora cominciamo a scrivere poesie.-
Infine, passammo una giornata come le altre.
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Creepy Diary of a Yangire
Mystery / ThrillerYui è una ragazza giapponese come tante. Ha pochi amici, non ha né sorelle né fratelli, e vive con il padre. Ama disegnare e leggere. È molto carina: ha i capelli castani avvolti in un codino, gli occhi scuri, e indossa gli occhiali. La sua vita sem...