Rivelazioni

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È l'alba di un nuovo giorno (Almeno per me). Sto ancora scrivendo lo script per i personaggi del mio manga, tutti molto particolari, nel bene, o nel male. Per ora il mio preferito è Sekai, una ragazza popolare ma molto simpatica, che ha avuto problemi da piccola che l'hanno portata a diventare una ragazza problematica. Lo so, sembra la solita storia con la tipa che si taglia e robe del genere, ma ci sarà un motivo per il quale ho lavorato allo script per settimane, no? Gli incubi sono sempre di più e le scene diventano cruenti mano mano che passa il tempo. Akane mi sta preparando la colazione (mio padre è all'ospedale, ricordi?), fuori sta piovendo a ridotto, e io sto...scrivendo su di te, mio caro quadernino dalla copertina nera pece. Spero che oggi la giornata si riveli meno "eccitante" di ieri, e dire che c'è gente che vorrebbe avere i problemi che ho io. E la sottoscritta, (come logico che sia) invidio loro per avere una vita normale e senza troppe "sorprese". A dopo.
                                Tua Watanabe Yui-chan.

Sistemo il tavolo. Ci sono gomme da cancellare, matite di ogni forma e spessore, pennarelli di colori infiniti che travolgono i miei disegni per i miei personaggi, o come una persona di internet chiamerebbe "O.C." che starebbe per "Own Character". Mentre poso, mi accorgo che un pennarello senza il tappo, va macchiare con una linea rossa il disegno di Sekai.
-MERDA!-
-Ebbene, ecco un'esemplare di Yui-chan che fa la sua prima imprecazione! Prendete spumante e vino!-
-Divertente. Non è la prima volta. E poi non stavi cucinando?-
-Ho quasi finito. In quanto a te, quand'è stata la tua prima imprecazione?-
-Sembrerà idiota, ma io imprecavo sempre nella mia mente.-
-Ah, beh, questo lo facevano un po' tutti. Ma questa è la tua e vera e propria imprecazione detta a voce?-
-In teoria...sì.-
-Bene! Mettetele una parrucca bionda e del trucco indecente, è pronta per fare la bulla!-
-Molto divertente. Comunque, come faccio con Sekai?-
-Uh, chi?-
-Il mio disegno.-
-Mettilo nella mia cartella, ci penserò io.-
-Va bene. E ah, stai attenta con i fornelli.-
Ritornai nella mia camera, ad osservare lo sfigurato disegno della povera Sekai. Lo metto nella cartella di Akane, e dopo qualche minuto riesco a posare tutto.
-Yui! È pronto!-
-Sì, Onee-san.-
-Come mi hai chiamata?-
-Onee-san. Per me sei come una sorella.-
-Mi sembra giusto.-
-Che hai preparato?-
-Latte caldo. Una mia "tradizione" di famiglia diceva che se un Satou preparava del latte caldo, chi lo beveva si liberava dei pensieri negativi.-
-Bene. La userò come un inizio per la trama di una creepypasta.-
-Zitta e bevi, baka.-
-Tu non mangi/bevi niente?-
-Uhm...Sì. Solo, devo ancora finire la mia poesia per il club di letteratura.-
-Se vuoi, me la fai leggere e poi vedo quali consigli ti posso dare.-
-Grazie! Vado e torno!-
Mentre bevo il latte caldo, sento una sensazione di calma e tranquillità. Credo che questa leggenda non sia del tutto falsa. Dopo qualche minuto, Akane ritorna.
-Ecco, leggila.-
La leggo, inquietante vuol dire poco per questa poesia.
-Uhm...secondo te va bene?- mi domanda Akane, speranzosa di ricevere una risposta positiva.
-Sì, andrebbe bene...in un cestino. Le tue storie sono belle, ma...non credi che potrebbero traumatizzare Satoshi e Sakura?-
-Andiamo cosa può-
-"MI PIACE L'ODORE DEL SANGUE CHE GOCCIOLA SULLE MIE BRACCIA". Io non sono nessuno per giudicare, se vuoi mostrarla a quei due, fallo pure.-
-Ok, e ridammela allora.-
Passando le ore a leggere manga e guardare anime in streaming, si fanno le 7.-

-Uhm...Akane, sei pronta?-
-Sì, andiamo.-
Dopo aver posato la borsa, io cerco di trovare un posto dove scrivere sul diario, accompagnata da Akane, ma lei si distrae e va a sbattere la sua testa con quella di...Satoshi?
-Uh, scusa. Andavo di fretta.-
-Scusa me, ero distratta. Ci vediamo al club!-
-Ciao Akane!-
Come dire...breve ma intenso. Dopo l'orario scolastico, io vado al club di letteratura. Sento qualcuno piangere dall'esterno della porta. Penso ad Akane, ma...lei aveva detto che andava in bagno, che si trova alla fine del corridoio, e non può essere Satoshi, quindi l'unica mia aspettativa è...
-S-Sakura?-
-Yui-chan...-
-È successo qualcosa?-
-Chiudi la porta, per favore.-
Eseguo l'ordine.
-Perché stai piangendo?-
Dopo qualche secondo passato a singhiozzare, Sakura si riprende.
-Non parlarne a nessuno, ti scongiuro.-
-Non lo dirò a nes-
-Ragazze, sono arrivato.- ci interrompe Satoshi.
-Uh, bene, manca solo Akane.-
-Presente! Allora, vogliamo scambiarci le poesie?-
-Uhm...Sì. Dato che sono io il capo, inizio per prima!- Sakura mostra la sua poesia prima a Satoshi, poi a me, ed infine ad Akane.

Sorridere non è un'azione.
È solo un modo per voltarsi alle spalle i problemi della vita.
I fiori non sono un oggetto.
Sono solo un modo per indicare il valore di un qualcosa, come l'olfatto.
Io non sono una persona.
Sono solo un modo per dare luce ai sorrisi della gente, e regalare dei fiori...a chi non è allergico!

Dopo averla letta attentamente, do la mia opinione.
-È stupenda, Sakura.-
-Grazie mille!-

Satoshi, ora tocca a te.-
-Scusa Sakura, non ho avuto la fantasia per creare qualcosa. Forse dovrei lasciare il club.-
-Non essere ridicolo, la prossima volta andrà meglio. Allora, vai tu Akane!-
-Uhm...sì.-
Akane passa la sua poesia prima a Sakura,  poi a Satoshi, ed infine a me. I due, a mio contrario, rimangono molto perplessi e sconvolti, beh, mi sembra ovvio dato che io l'ho già letta.
-Akane-chan...cerca di fare poesie meno...sanguinarie, va bene?-
-Concordo. A proposito, Yui-chan, tocca a te.-
-Non ne ho fatta nemmeno io una.-
-Non fa niente ragazzi, ma ricordatevi che domani ci divideremo in coppie per leggere manga insieme! Io sarò con Yui e Akane sarà con Satoshi!-
Akane arrossisce. Bene. Sto iniziando a shippare quei due.
-Bene, i-io devo andare a f-fare una cosa...-
Akane esce dalla stanza e io mi ricordo che oggi devo andare da Hinata.
-Uhm...anch'io devo andare...a domani!-
-Aspetta Yui, la tua cartella, il tuo diario...-
-Ah, grazie dell'avvertimento, Satoshi. Ti dispiacerebbe accompagnarmi verso la mia classe?-
-Certo che no! Sakura, ci vediamo domani!-
-Certo! A domani ragazzi!-
Io e Satoshi stiamo camminando in corridoio. C'è molto silenzio, quindi decido di parlare con lui.
-Satoshi-kun...-
-Sì, Yui?-
-Hai una cotta per Akane?-
-Perché questa domanda?-
-Beh, siete molto carini insieme, anche se non parlate molto.-
-Non importa. Io e lei non siamo compatibili.-
-Perché mai?-
-Io...A me piace un'altra ragazza. E non ti dirò chi è.-
-Ma io-
-Questa è la tua classe, vero?-
-...Sì, Satoshi.-
-Bene. Prendi la cartella e lascia l'edificio, sono quasi le 6.-
Faccio in fretta a prendere la mia cartella con il mio diario dentro, e salutare Satoshi, prima di raggiungere Hinata.
Corro il più veloce che posso, e finalmente arrivo nella sala d'attesa. Ci sono molte persone che sono tutte affollate verso la porta. All'improvviso una mano, da dietro, si appoggia sulla mia spalla.
-Tu sei Yui Watanabe?- mi domanda una voce maschile e assai profonda.
-S-sì, sono io.-
-La signora Hinata ti sta aspettando da un po'. Entra nel suo studio. Mi occuperò io delle persone.- e così fu. L'uomo mi portò nello studio, respingendo le varie persone.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 18, 2018 ⏰

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